Prima di approfondire il significato dell’articolo 11 con una spiegazione semplice adatta ai bambini, leggiamone il testo estratto dalla Costituzione:
“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.”
Si parla di guerra nell’articolo 11, il riassunto che ne segue, ricorda che questo, così come l’intera Costituzione Italiana, nacque all’indomani della seconda guerra mondiale. L’intero mondo usciva da un periodo buio, caratterizzato da armi, dolore, distruzione e morte. Parlare di pace, oltre che essere necessario e naturale, era di primaria importanza per ristabilire delle basi solide per ogni parte della società.
Non solo l’Italia, infatti, diede vita a leggi opposte alla guerra, in ogni sua forma. Anche la Francia, ad esempio, nel 1946 stabilì che “La Repubblica non intraprenderà alcuna guerra a scopo di conquista. E non impiegherà mai le sue forze contro la libertà di alcun popolo”. Ad oggi gran parte dei paesi europei possiede, comunque, un articolo/legge che manifesta la decisa opposizione alla guerra.
Dato il suo particolare significato l’articolo 11 della Costituzione Italiana spiegato ai bambini in modo semplice, a scuola oppure a casa, rappresenta una importante lezione di senso civico, perché riassume l’orientamento bellico dell’Italia, che ripudia sempre la guerra. Ma come aiutare ragazzi e bambini a comprenderne il senso?
Ad illustrarci il significato dell’articolo della Costituzione sulla guerra, l’Avvocato Marialuigia Ferrante. A seguire, il parere della Preside Maria Giovanna Falco su come educare i bambini alla pace.
Articolo 11 Costituzione Italiana spiegato ai bambini in modo semplice: perché l’Italia ripudia la guerra
Cosa dice l’articolo 11 della Costituzione e come si piò spiegare in modo semplice che l’Italia ripudia la guerra? Ascoltiamo il commento dell’Avvocato Marialuigia Ferrante sul significato e l’importanza del principio costituzionale.
“L’articolo undici della Costituzione è un articolo davvero importante. Questo afferma che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alle libertà di altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Questo significa, dunque, che il nostro paese è dichiaratamente contro la guerra.”- Principia l’Avvocato Ferrante.-
“Vi è un vero e proprio ripudio verso la guerra. I costituenti affermarono questo concetto in maniera molto netta in risposta alle esperienze belliche della prima e della seconda guerra mondiale. Il principio costituzionale si basa sul rifiuto della guerra in tutte le sue forme. Principalmente si riferisce alla forme di guerra offensiva e difensiva.“
“Nella seconda parte, poi, l’articolo dispone che l’Italia accetta limitazioni di sovranità qualora queste fossero necessarie a garantire il mantenimento della pace tra popoli. Queste limitazioni, che possono verificarsi all’interno dello Stato, possono pesare sul paese intero o sui cittadini. E suddette limitazioni fanno riferimento alle norme imposte alla luce di interessi europei, superiori.”- spiega con precisione l’Avvocato.-
“A questo proposito, ci si ricollega al principio di supremazia del diritto comunitario. Cosa si intende? In sintesi, l’Italia, aderendo ad accordi internazionali, può limitare la propria sovranità per fare degli accordi di pace. O meglio, per assicurare la pace internamente al paese e nei rapporti con altri stati. Viene sottolineato, nell’articolo, che questo può verificarsi in condizioni di parità tra i paesi: ossia, soltanto se vi sono limiti equivalenti tra gli stati che si accordano. E, inoltre, ovviamente, questi accordi non devono interferire in modo alcuno con i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione.”
“Cosa dice, dunque, in sintesi, l’articolo 11 della Costituzione riassunto in poche parole? L’Italia rinuncia alla guerra contro gli altri popoli, sia come strumento di conquista che di offesa. Inoltre, pur essendo uno stato indipendente e libero, si apre alla possibilità di auto-limitarsi nella propria sovranità per garantire la pace interna e tra stati.”- Conclude l’Avvocato.-
Come spiegare la guerra ai bambini senza spaventarli
Come spiegare l’articolo 11 della Costituzione italiana ai bambini in modo semplice, come educarli all’idea che l’Italia sia un paese che ripudia la guerra?
“E’ sempre importante parlare di guerra e pace ai bambini nelle nostre scuole, menzionando anche l’articolo 11 della costituzione italiana. Un accorato appello è venuto anche dal Ministro Bianchi. <<La scuola italiana è fondata sulla nostra Costituzione e alla base della nostra Costituzione c’è la pace, che è un valore irrinunciabile – dichiara il Ministro -. Le nostre scuole da sempre mettono al centro del percorso educativo questi temi e, responsabilmente, educano le nostre ragazze e i nostri ragazzi a una cittadinanza consapevole e al rifiuto della guerra. Sia la Pace il tema della nostra riflessione comune e del nostro ‘essere scuola’ insieme.>>”- Ci dice la Preside Falco, sottolineando che, nello spiegare ai bambini l’articolo 11 della costituzione, bisogna educare al perché sia importante la pace, anziché perché sia sbagliata la guerra.-
“Ciò che alla base della nostra democrazia è la consapevolezza che la guerra, in tutte le sue forme, non è mai un’opzione possibile. La guerra non è mai una scelta fra le altre. La verità ancora più profonda è che l’Italia PROMUOVE LA PACE e l’EDUCAZIONE ALLA PACE.”
“Non basta dire di no alla guerra, ma serve dire SI ALLA PACE. Non basta parlare della guerra, ma è necessario scegliere la pace. Fare disegni, cartelloni e arcobaleni di cui riempire i corridoi delle scuole non basta: è indispensabile assumere uno stile di vita che dica senza ombra di dubbio da che parte stiamo. Come farlo in concreto?”
Il significato dell’articolo 11 della Costituzione a partire dalla famiglia
“I primi passi di quelli che saranno uomini e donne di pace”- ci dice la Preside.-“Si percorrono in famiglia fin dai primi mesi di vita. A volte non ci accorgiamo di quanto le piccole cose siano fondamentali. Bambini che sono abituati ad avere tutto, e più di tutto, diventeranno uomini e donne capaci di prendere ogni cosa come diritto. È importante, a partire dalla prima infanzia, educare i bambini alla condivisione, all’accoglienza dell’altro, alla familiarità con chi è “estraneo”.”
“Un altro elemento di riflessione sull’educazione dei nostri figli e alunni è una logica della competizione. Le mamme (e anche i papà!) alimentano una perpetua gara al più bello, più bravo, più veloce, più grande. Sembra che per definirsi un bambino debba essere obbligatoriamente “più” di qualcun altro. Questi bambini diventeranno uomini e donne sempre in lotta per superare l’altro. È importante, altresì, educare il nostro sguardo di educatori e di genitori a vedere i piccoli SEMPRE all’interno di una comunità, mai come isole a sè stanti.”
“In una comunità si devono trovare “compromessi” e non ragioni assolute, si devono creare soluzioni ai problemi, senza alimentare l’idea di un diritto incondizionato. Se volessi pensare ad un esempio banale, mi viene in mente che quando si litiga per un giochino, spesso la soluzione di un genitore è quella di comprarne un altro uguale, in modo che ognuno abbia il suo, ma questo non aiuta a comprendere che siamo fatti per vivere insieme e a “dividere” i beni.”
“Tanti piccoli gesti formano il cuore dei bambini che un domani riempiranno il mondo di ciò che hanno imparato. La scuola, in questo scenario, sostiene e promuove l’educazione alla pace, alimentando tutti gli aspetti sopra elencati.”- Commenta la Falco, riferendosi ai principi enunciati dall’articolo 11 della costituzione e come spiegarlo ai bambini.-
Articolo 11 costituzione spiegato ai bambini e il seme della pace
“C’è un ultimo aspetto che vorrei sottolineare. Non so se avete mai pensato al perché l’arcobaleno è scelto come simbolo di pace. Come da Genesi 9,11-13, l’arcobaleno segna il ponte fra Dio e l’uomo. È il perdono che ci è stato dato e che si perpetua di generazione in generazione. Mette nel nostro cuore questo seme di Pace.”-Ci racconta la Preside.-
“Al di là del nostro credo e della nostra religione, abbiamo tutti quel seme di pace che viene dal perdono. Siamo fatti di cielo…sempre. Perdonare è il primo passo per costruire la pace. Sappiamo insegnarlo a chi oggi si affaccia alla vita?”