• Bruzzone
  • Boschetti
  • Buzzatti
  • Rinaldi
  • Romano
  • De Luca
  • Ferrante
  • Baietti
  • Cacciatore
  • Leone
  • Grassotti
  • Dalia
  • de Durante
  • Cocchi
  • Ward
  • Antonucci
  • Casciello
  • Alemanno
  • Pasquino
  • Liguori
  • Carfagna
  • Quarta
  • Coniglio
  • Valorzi
  • Catizone
  • Bonetti
  • Quaglia
  • Mazzone
  • Meoli
  • Tassone
  • Paleari
  • De Leo
  • Califano
  • Crepet
  • Napolitani
  • Rossetto
  • Algeri
  • Miraglia
  • Barnaba
  • Scorza
  • Bonanni
  • Andreotti
  • Gnudi
  • Chelini
  • Romano
  • Gelisio
  • Santaniello
  • di Geso
  • Falco

Green pass università per docenti e studenti per lezioni ed esami

Flavia de Durante 13 Agosto 2021
F. d. D.
29/07/2024

Come funziona il green pass obbligatorio all'università per studenti e docenti: regole della certificazione verde e misure di prevenzione per lezioni ed esami universitari.



Da settembre nuove regole per lezioni ed esami, sarà necessario avere la certificazione verde in tutti gli atenei: ecco le news, da quando, le proteste e che succede a chi non ce l’ha.

Dopo numerose ipotesi sul rientro a scuola e all’Università, finalmente arrivano notizie ufficiali. Il nuovo anno accademico e lavorativo, da settembre, si aprirà con tante novità. Tra queste, prima di tutto, la necessità di avere sempre con sé la ormai nota certificazione verde. Sia nel mondo del lavoro che in quello di studio. Per i ragazzi più giovani e per gli universitari. Il green pass, infatti, diventerà obbligatorio dal 1° settembre a scuola e all’università, gli studenti e i docenti dovranno esibirlo per partecipare a lezioni ed esami.

A dirlo è il Consiglio dei Ministri del 5 agosto che, in merito al green pass a scuola e Università, ha sancito con un decreto legge l’introduzione della certificazione verde Covid-19 obbligatoria. Per assicurare la ripartenza delle attività didattiche in presenza. Ad illustrare le novità, Roberto Speranza, Ministro della Salute. Patrizio Bianchi, Ministro dell’Istruzione. E Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture.

L’obiettivo del paese è ritornare, lentamente, alla normalità. Specialmente con scuola e università. Per farlo, un grande passo sarà proprio tornare alle attività in presenza. Lasciando in un cassetto dei ricordi della mente DAD e lezioni a distanza.

Per fare questo, ovviamente, è stato necessario introdurre nuove abitudini. E ulteriori misure di sicurezza. Di fatti, oltre al pass, saranno obbligatori i dispositivi di protezione, come le mascherine. E il controllo della temperatura corporea prima di accedere ai locali di studio.

Approfondiamo regole e novità per il green pass obbligatorio all’Università per docenti e studenti, da quando e cosa stabilisce il decreto, come si svolgeranno lezioni ed esami. A parlarcene, la professoressa Caterina Miraglia.

Green pass università per docenti e personale amministrativo: scarica guida e regole PDF

Il green pass obbligatorio all’università per docenti e studenti sarà un documento necessario per accedere in tutti gli atenei a lezioni ed esami. Sarà richiesto e controllato all’ingresso degli edifici. Probabilmente, attraverso il Qr Code. Consulta qui le nuove regole predisposte per il green pass al l’università da settembre 2021.

Ricordiamo che per ottenerlo si possono seguire più strade. Sarà il Ministero della Salute a rilasciarlo. Attraverso una mail o tramite le apposite App. La certificazione verde si avrà dopo la vaccinazione. Dopo l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido nelle ultime 48 ore (con risultato negativo!). O a seguito di una guarigione dal Covid-19 avvenuta negli ultimi sei mesi.

Perché mettere l’obbligatorietà della certificazione verde all’università? Lo scopo è garantire non soltanto il rientro a settembre. Ma anche la possibilità di restare per tutto l’anno negli atenei ed edifici scolastici. Senza il timore di finire nuovamente a prendere appunti davanti ad un pc nella propria stanza.

“Io credo che sia assolutamente giusta l’introduzione di questa misura. Non si tratta di fare alcuna discriminazione. Qui si parla di rispetto assoluto di un bene primario, che è quello della collettività. Non si va a lenire l’interesse individuale. Poiché stiamo parlando della sicurezza di tutti, della comunità. Non si può assolutamente immaginare che ci siano persone che si rifiutano o si oppongono a questo. Né tra i docenti, né tra gli studenti.”- Afferma con decisione la professoressa Miraglia.-

“I docenti, prima di tutti, devono proteggere gli studenti. E i ragazzi, a loro volta, devono maturare un senso di responsabilità. Non possono essere un veicolo di trasmissione per il resto delle persone che frequentano gli ambienti universitari. Né, soprattutto, possono rappresentare un pericolo per coloro che non possono, ad esempio, ricevere il vaccino.”– Continua la docente.-

“La certificazione verde non rappresenta un divieto che limita la libertà individuale. Si parla di una regola generale volta a proteggere tutti. Senza alcuna discriminazione. Specialmente negli spazi universitari che devono essere, giustamente, frequentati da docenti e studenti in totale sicurezza. Ripeto, trovo sia assolutamente giusto questo obbligo del green pass nell’università!”

Certificazione verde per studenti per lezioni ed esami: guida

Il Ministro Speranza, come abbiamo visto, ha presentato l’obbligatorietà del green pass a scuola e nell’università dichiarandolo una necessità.

“Ci impegniamo a lavorare con tutte le energie di cui disponiamo perché la scuola possa riaprire in sicurezza. E in presenza, da settembre. E disponiamo il pass obbligatorio per tutto il personale scolastico. La stessa misura è disposta per l’Università“.

Non rispettare l’obbligatorietà della certificazione verde negli ambienti universitari verrà considerato come assenza ingiustificata. Per quanto riguarda il personale, dal quinto giorno sarà predisposta la sospensione dell’incarico. E della retribuzione.

Come si dovranno comportare studenti e docenti ora che il green pass sarà obbligatorio all’università da settembre per esami e lezioni? Sicuramente, prima di partecipare ad una lezione, un incontro o un esame, dovranno dimostrare di essere in possesso della certificazione verde. Sarà un requisito indispensabile.

Inoltre, sono stati confermati alcuni obblighi e regole:

  • l’utilizzo delle mascherine come dispositivo di sicurezza. (fatta eccezione per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con le mascherine.)
  • il divieto di accesso agli edifici universitari a chi ha sintomi respiratori. O una temperatura superiore ai 37 gradi e 1/2.

Un nodo ancora irrisolto resta quello dei trasporti pubblici locali. Di fatti, questi non sono interessati dall’obbligo della certificazione verde. Che invece tocca quelli a lunga distanza. Questi mezzi locali, però, sono largamente frequentati dagli studenti, universitari e non.

Questa è una grave mancanza, al momento. Se si sceglie di prendere un provvedimento, bisogna omogeneizzarlo alle diverse categorie. Ad esempio, si poteva pensare all’organizzazione di un trasporto dedicato. O inserire dei controlli adeguati. Andrebbe studiato un piano apposito. Per una programmazione seria per regolamentare questo punto.”- Fa sapere Caterina Miraglia.-

Cosa ne pensano i docenti e studenti sui green pass università

In un clima di proteste e opposizione, cosa ne pensano docenti e studenti del green pass all’università, per accedere a lezioni ed esami? L’oggetto di cui si discute di più e legato alla questione vaccini.

“Nella stragrande maggioranza i professori hanno scelto di vaccinarsi. I docenti e il personale tecnico-amministrativo è stato messo, almeno qui nel salernitano, nelle condizioni ottimali per farlo. Le vaccinazioni sono state ben organizzate e c’è stata un’adeguata informazione in merito. Quindi, quasi tutto il personale universitario ha aderito alla campagna vaccinale.”- Spiega, concludendo, la professoressa Miraglia.-

“Lo abbiamo sempre detto! Se in una stanza sono presenti 150 persone, tutte vaccinate, il rischio di prendere il virus è minimo. Perciò credo sia fondamentale far sentire sicuri gli studenti. Soprattutto in un ambiente come l’università. Che dall’inizio dell’emergenza sanitaria è stata sempre penalizzata. Avere il pass è cosa buona e giusta! Non solo perché tutti desiderano tornare negli Atenei per seguire corsi ed esami. Ma anche per restituire ad ognuno degli studenti un briciolo di normalità. Purtroppo persa in questi anni.”- Afferma anche Marina, studentessa all’Università di Salerno.-

“Sono abbastanza favorevole al pass nelle università. Gli atenei sono luoghi di grandi assembramenti e interazioni sociali. Ed è giusto che tutti coloro che li frequentano siano protetti. Voglio tornare alla vita universitaria! Avere contatto con i colleghi, con i professori. In qualità di studente, mi sentirò maggiormente tutelata. Nel sapere che chi mi sarà intorno sarà certamente in possesso della certificazione.”- Dice anche Carmen, studentessa della Federico II.-

© Riproduzione Riservata
© Riproduzione Riservata
Flavia de Durante Laureata in Lettere Moderne con il massimo dei voti all'Università degli studi di Salerno. Da sempre amante della lettura, mi diletto a scrivere sin dalla prima adolescenza. Mi interessa esplorare il mondo circostante in tutte le sue sfumature ed in particolare l'animo umano e i rapporti interpersonali. I temi che maggiormente mi interessano sono quelli legati alla cultura, alla storia, al costume, all'ambiente, all'attualità. Vedo nel settore del giornalismo non solo la possibilità di trasmettere dati ed informazioni, ma anche una grande opportunità di acquisire nuove e varie conoscenze. La curiosità e la voglia di sapere sono i motori principali che mi hanno spinto a intraprendere questo percorso. Leggi tutto