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Scuola prolungata fino a giugno o luglio: si e no, pro e contro

F. d. D.
25/12/2024

Governo Draghi, arriva la proposta della scuola prolungata fino a giugno o luglio: la reazione dei docenti, degli studenti, i pro e i contro, l'intervista al professor De Leo.


Scuola prolungata fino a giugno o luglio

Riapertura scuola

Al fine di recuperare le ore di lezione perse a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19, il governo guidato dal premier Mario Draghi ha lanciato una proposta: “prolungare” la scuola fino a giugno o luglio 2021.

L’ipotesi di andare a scuola fino a luglio 2021 si è posta da subito al centro di discussioni e polemiche: insegnanti, presidi e studenti, infatti, sono divisi tra opinioni differenti.

Tuttavia, pochi sono quelli a favore di una scuola prolungata a giugno 2021. La maggior parte, infatti, è contraria. Questo risulta chiaro anche dallo sciopero di parte del personale scolastico fissato per il 1 Marzo 2021.

Vediamo, assieme al professor Rocco De Leo, di fare chiarezza proprio sulla reazione del mondo della scuola nata dall’idea delle lezioni prolungate.

Scuola prolungata fino a giugno o luglio: l’opinione dei docenti, allungare il calendario scolastico

“La proposta di “allungare” il calendario scolastico fino al 30 giugno 2021 è stata al centro di numerosi dibattiti che vanno ben oltre il mondo della scuola”.

Afferma il professor Rocco De Leo, col quale cerchiamo di comprendere il punto di vista degli insegnanti.

“Certo, il Presidente Draghi avrà avuto informazioni precise su quanto si stia facendo ancora adesso per garantire un diritto all’istruzione valido ed efficace. Tuttavia, credo che vadano fatte delle distinzioni.” – Ci spiega il professore.

“Difatti, alcuni ordini di scuola terminano già le lezioni a fine giugno. Ampliare tale prolungamento anche alle Scuole Secondarie appare azzardato considerando sia i tempi per gli Esami conclusivi sia, per quanto riguarda il Secondo Grado, le specificità dei test universitari dei diversi indirizzi.”

Gli insegnanti, nello specifico, che opinione hanno in merito alla proposta di una scuola prolungata a giugno 2021 di Draghi?

Appare difficile che tale proposta possa essere accolta, soprattutto dalla componente docenti.“- Risponde il professor De Leo con decisione.

“Anche perché chi frequenta il mondo della scuola sa che tutti hanno fatto del loro meglio per portare avanti un’educazione di qualità nonostante le difficoltà legate alla pandemia. E’ stata spostata sempre di più l’attenzione sulle “competenze” – anche multimediali, in questo caso assolutamente amplificate dalla DDI – rispetto alle “conoscenze”.”

L’anno scolastico tra didattica a distanza e pochissime ore in presenza ha infatti messo a dura prova professori e studenti. Il professor De Leo ci consegna anche un’opinione sullo sciopero del primo Marzo.

“Lo sciopero del 1 marzo rappresenta senza dubbio un momento per far sentire la propria voce. Ma, probabilmente, con i dovuti distinguo, tutto rientrerà nelle tradizionali tempistiche. E, nonostante tutto, studenti e docenti potranno arrivare alla fine dell’anno scolastico in maniera soddisfacente.”-

Tuttavia, con l’ipotesi di scuola prolungata a luglio 2021, Draghi ha ricordato le ore di lezione perse a causa della pandemia. Chiediamo un’opinione al professore.

La scuola non ha “perso” né giorni né spirito di iniziativa, adattandosi ai continui cambiamenti determinati dal virus.“-

Come si arriverà quindi alla fine dell’anno, avendo lavorato in condizioni così difficili?

“In maniera stanca – perché la DDI è molto più complessa e richiede uno sforzo maggiore da parte di tutti gli attori in campo – ma con la certezza di aver fatto come sempre del proprio meglio nonostante tutto. E docenti e studenti non meritano altro.

Cosa ne pensano gli studenti di allungare il calendario

Gran parte degli studenti, specialmente i più grandi, del liceo, trova la proposta di Mario Draghi della scuola prolungata fino a giugno o luglio “fuori luogo”.

Uno degli esponenti della “Rete degli studenti”, infatti, dichiara che: “È bene riconoscere che la didattica a distanza non è scuola, ma gli studenti non sono stati un anno in vacanza.”

Il punto centrale attorno a cui ruota anche la protesta degli alunni, infatti, è principalmente quello in merito alla didattica a distanza e all’impegno relativo.

La DAD è ed è stata uno strumento di protezione necessario, con pro e contro riconosciuti da tutti, studenti in primis.

Per quanto non sia “scuola” nel senso tradizionale del termine, i ragazzi hanno fatto del loro meglio per seguire i programmi. Adattarsi ai cambiamenti nelle modalità di insegnamento e apprendimento non è stato facile e questo, a loro avviso, non deve essere sminuito.

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Flavia de Durante Laureata in Lettere Moderne con il massimo dei voti all'Università degli studi di Salerno. Da sempre amante della lettura, mi diletto a scrivere sin dalla prima adolescenza. Mi interessa esplorare il mondo circostante in tutte le sue sfumature ed in particolare l'animo umano e i rapporti interpersonali. I temi che maggiormente mi interessano sono quelli legati alla cultura, alla storia, al costume, all'ambiente, all'attualità. Vedo nel settore del giornalismo non solo la possibilità di trasmettere dati ed informazioni, ma anche una grande opportunità di acquisire nuove e varie conoscenze. La curiosità e la voglia di sapere sono i motori principali che mi hanno spinto a intraprendere questo percorso. Leggi tutto