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Bambini davanti alla tv e cartoni: regole, ore e danni nel tempo

Martina Sapio 9 Marzo 2021
M. S.
31/07/2024

Regole per bambini davanti alla tv a guardare cartoni, quante ore possono trascorrere, conseguenze e danni per i piccoli che passano molto tempo davanti alla televisione.



E’ la Fondazione Veronesi a dichiararlo, i bambini piccoli sempre davanti alla televisione possono avere aver conseguenze, cognitive e comportamentali, e consiglia 2 ore al giorno.

I dati e racconti dei pediatri purtroppo ci riportano una realtà ben diversa, con un fattore spesso in comune, il poco tempo che un genitore può trascorrere con il figlio. Basti pensare che secondo un sondaggio, il 63% dei bimbi si addormenta davanti alla televisione a vedere cartoni o video.

Sentiamo parlare di bambini che davanti alla tv mangiano, si addormentano o smettono di piangere e gridare, dall’altra parte genitori che trovano nella televisione, nei video e cartoni, l’unica soluzione possibile. Ma è davvero così? E se si quali sono le regole, limiti e modalità per evitare danni psicologici?

Sicuramente il profilo da analizzare è duplice, in senso medico ed in senso psicologico. In entrambi i casi, infatti, ci sono vantaggi e svantaggi per chi decide di affidare il proprio figlio ai cartoni animati per lunghi periodi di tempo.

In ogni caso è sempre fondamentale conoscere rischi, pericoli e conseguenze come i tic dei bambini sempre davanti alla tv, a guardare cartoni, questo per evitare problemi psicologici più gravi. A far luce sulla questione l’opinione della professionista pediatra, dottoressa Tiziana Romano, e della psicologa Anna Quaglia.

Bambini davanti alla tv a guardare sempre cartoni: regole, quante ore possono vedere la televisione

La questione del lasciare i bambini davanti alla tv e cartoni animati per molte ore e per farli mangiare o addormentare è vessata. Da una parte, sicuramente la televisione rappresenta un modo per intrattenere i piccoli ed avere le mani libere. Non è infrequente che siano addirittura neonati a stare davanti alla televisione. Dall’altra parte, però, non si può ignorare che l’abitudine, prolungata nel tempo, possa causare danni a livello medico e psicologico.

Quasi il 30% dei minori tra i 3 e i 10 anni guarda i cartoni animati per più ore al giorno. È una percentuale rilevante, che porta a porsi delle domande legittime, a livello medico prima di ogni altro.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di lasciare i bambini davanti alla televisione per un periodo prolungato di tempo?

La prima, importante considerazione da fare nell’approcciare al problema, è che gli adulti cercano nella televisione una distrazione. Mentre i bimbi, spesso, guardando la tv, cercano di capire il mondo.” In questo senso, la Dott.ssa Tiziana Romano sottolinea la prima e fondamentale premessa del discorso.

“Di qui, intuitivo, il possibile effetto distruttivo di programmi di pessima qualità che infondono princìpi sbagliati, spesso violenti. Quasi sempre con messaggi non decodificabili da soggetti di età inferiore ai 10 anni.”

È bene ricordare che il piccolo può arrivare a confondere la violenza vera con quella televisiva, a identificarsi in personaggi violenti. A considerare l’aggressività come il metodo migliore per gestire le situazioni in cui si trova in difficoltà. Alcuni studi parlano addirittura di diretta correlazione tra violenza in televisione e aggressività del bambino.

“Sicuramente, però, come nel caso dei dispositivi tecnologici in genere, non bisogna demonizzare la tv. Ci sono programmi educativi, sia divulgativi sia interattivi, che possono tenere alta l’attenzione del bambino e veicolare insegnamenti sia pratici che morali.”  

Sottolineando, come già avevamo premesso, che il problema non è dei bambini davanti alla tv a guardare cartoni animati o video, ma quante ore devono passare, cosa devono vedere, e in che modo. E’ importante scegliere programmi educativi e affiancare i figli cercando anche di spigare li dove necessario.

Quante ore al giorno lasciare il bambino davanti alla tv

Come abbiamo appena detto conta la qualità dei programmi da far vedere, conta il limite di ore per cui si possono lasciare i bambini davanti alla tv a guardare cartoni animati o video.

Cosi come per l’uso degli smartphone che non devono essere lasciati usare sotto una certa età, ci sono divieti di utilizzo anche in questo caso. L’OMS ha pubblicato una nota a riguardo sostenendo addirittura il divieto assoluto per i bambini da 0 a 2 anni di passare del tempo davanti ad uno schermo. In questo senso si faceva riferimento non solo a televisioni, ma anche a cellulari o tablet.

Per i bimbi da 2 a 4 anni, invece, il limite massimo viene posizionato a massimo un’ora al giorno. Al di là dei numeri, però, bisogna anche pensare come queste ore devono essere organizzate e strutturate. Per esempio, è necessaria qualche tipo di precauzione? Serve la partecipazione di un adulto? 

“Il ruolo dell’adulto è sempre centrale. La tv, gli smartphone e i computer non sono mai un’alternativa al nostro tempo per i bimbi, ma solo, e limitatamente, un aiuto.”. Chiosa la pediatra Tiziana Romano -.

“Bisogna controllare i programmi visionati dai bambini. Solo una percentuale di bambini che va dal 15% al 30% nelle varie casistiche, guarda la tv insieme o sotto la supervisione dell’adulto.”

Concludendo, la pediatra ci spiega dei problemi medici che possono sorgere se si supera il limite delle poche ore al giorno dei bambini davanti alla tv, come tic calo della vista e udito.

Guardare la tv tante ore al giorno (più di un’ora al giorno) può provocare problemi oculistici. (Questo) soprattutto per la consuetudine, spesso riscontrata, di avere maxischermi non adeguati alle proporzioni della stanza.

Precisa la pediatra Romano, per poi sottolineare “(In questo senso) non vengono rispettate le normali distanze dallo schermo per una visione in sicurezza.” Infine, “Spesso i bimbi lasciati davanti alla tv mentre l’adulto è impegnato a fare altro, alzano oltremodo il volume per superare il rumore di fondo della casa. Questo ha ripercussioni sia sul livello di attenzione e concentrazione, sia a livello uditivo.”

I danni dei bambini davanti alla tv e cartoni animati per molte ore al giorno

Innumerevoli sono i casi di genitori che lamentano di figli che strizzano gli occhi davanti alla tv. Ancora di più, in maniera quasi preoccupante, casi di bambini diventati obesi davanti alla televisione a guardare cartoni animati.

Ma i problemi e conseguenze del lasciare i bambini davanti alla tv non sono solo quelli citati, essendoci rischi anche psicologici di carattere cognitivo e comportamentale.

“Lo stare davanti alla televisione causa tutta una serie di problematiche, legate all’essere troppo indolenti”. – Ci fa sapere la psicologa Anna Quaglia, spiegandoci nel dettaglio quali sono i rischi a livello psicologico -.

“Cercare sempre di ritardare quello che è necessario fare in quel momento, procrastinare gli appuntamenti, gli impegni. Essere meno dediti agli impegni, essere meno attivi in generale. Quindi ci troviamo di fronte a bambini che spesso sono pigri, oziosi. Questo perchè il corpo si abitua al non movimento, cioè ad una posizione statica.” Sostiene la psicologa.

“Al di là di tutti i problemi di salute, tra cui l’obesità, sicuramente rispetto al problema mentale quello che abbiamo è avere dei bambini che sono anestetizzati, cioè non hanno più voglia poi alla fine di muoversi. Sicuramente per quanto riguarda i programmi non c’è dubbio alcuno che i piccoli devono vedere solo i cartoni animati e i programmi educativi fatti apposta per la loro fascia d’età.”

“Quindi il genitore deve assolutamente visionare ed essere costantemente guardiano di ciò che vede il piccolo. Soprattutto se questo non vede la televisione, ma utilizza dispositivi elettronici come tablet e cellulare. Perché con questi dispositivi può avere accesso a youtube e quindi avere accesso ad una quantità di contenuti illimitata. A differenza di un canale fatto apposta per lui, dove ci sono dei programmi studiati per quella fascia di età.”

© Riproduzione Riservata
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Martina Sapio Studentessa di Giurisprudenza alla Federico II di Napoli, scrivo per la sezione Attualità e vedo nel giornalismo il modo migliore di mettere in pratica le mie conoscenze. Ho sempre amato scrivere così come ho sempre amato informarmi sul mondo che mi circonda, sul suo modo di cambiare e di evolversi. Per questo ho deciso di iniziare ad esplorare questo mondo. Capire da quali meccanismi è mossa la nostra società. Mi interesso in particolar modo di politica e di tematiche economiche, sia di carattere nazionale che internazionale, di come queste costanti influenzino tutti noi. Nello scrivere cerco di essere quanto più diretta e chiara possibile: un lavoro di ricerca e di rifinitura che ha come obiettivo la sola, vera informazione. Leggi tutto