• Baietti
  • Rossetto
  • Bonetti
  • Leone
  • Casciello
  • Buzzatti
  • Chelini
  • Gelisio
  • Carfagna
  • De Leo
  • Liguori
  • Crepet
  • Bruzzone
  • Alemanno
  • Quaglia
  • Coniglio
  • Falco
  • di Geso
  • Dalia
  • Cacciatore
  • Meoli
  • Bonanni
  • Algeri
  • Romano
  • Boschetti
  • Ferrante
  • Andreotti
  • Catizone
  • Pasquino
  • Quarta
  • Cocchi
  • Romano
  • Paleari
  • Miraglia
  • Ward
  • Scorza
  • Barnaba
  • Gnudi
  • Valorzi
  • Tassone
  • Napolitani
  • Antonucci
  • de Durante
  • Rinaldi
  • Grassotti
  • Mazzone
  • De Luca
  • Califano
  • Santaniello

Algoritmo Google: cos’è, come funziona ed elenco aggiornamenti

Martina Sapio 2 Marzo 2021
M. S.
29/07/2024

Cos'è l'algoritmo google e come funziona nella ricerca, storia, situazione attuale, come influisce sulla SEO ed ed elenco aggiornamenti: il punto dell'esperto Giuseppe Liguori.



Google, resta il motore di ricerca più studiato dai SEO specialist e molta attenzione c’è sugli aggiornamenti degli algoritmi dai quali dipende il posizionamento in serp dei risultati di ricerca, in organico e news.

Da Panda, passando per Pinguin fino ad arrivare a Medical e Bert, sono tanti gli update lanciati dall’azienda di Mountain View che come sempre ha deciso le sorti di editori online, giornali e pagine web.

In linea di massima le regole basilari non sono mai cambiate, per sapere con certezza cosa fare in caso di aggiornamento come funziona l’algoritmo, basta seguire tre principali regole: contenuti unici e di qualità, buona esperienza di navigabilità e qualità dei link.

Abbiamo visto nel corso della storia siti conquistare nuovi e migliori posizionamenti della Serp, altri, scendere. Tutto dipende dalla cosiddetta indicizzazione del sito o pagina web, dalla SEO utilizzata. E non da meno dalle regole segrete dei motori di ricerca e principalmente di Mountain View.

In passato si parlava di penalizzazioni ricevute da Google, pensiamo alla keyword stuffing. Di buona ottimizziate del sito web. Di Seo di qualità. Tutto questo per migliorare l’indicizzazione del proprio sito o pagina da fornire all’algoritmo Google, ma come fare, come funziona e cosa è cambiato con le ultime novità come Discovery?

Per un’analisi più approfondita della questione abbiamo chiesto l’opinione di un esperto in materia, Dottor Giuseppe Liguori, Seo Specialist.

Storia algoritmo Google: cos’è, come funziona e chi è il suo inventore, da Panda e Penguin a Bert

La prima cosa che dobbiamo sapere è che oggi non esiste una strategia per ingannare l’algoritmo Google, ne’ tantomeno una guida o ricetta. Alla sua nascita lo si poteva ingannare con strategie quali ad esempio l’uso ripetuto e massiccio di parole chiavi, keyword anche nascoste nel testo. Oggi un’azione di queste non farebbe altro che danneggiare nel posizionamento in SERP.

Ma partiamo dalle origini, inventore della tecnologia in questione è Larry Page, uno dei due fondatori dell’azienda.  Questo strumento ha compiuto passi da gigante negli anni.

Della sua storia ed evoluzione, come e quando è stato inventato a quale scopo e come funziona oggi, il punto dell’esperto Seo Specialist, dottor. Giuseppe Liguori.

Le origini di Google risalgono al 1995, quando alla Stanford University avviene l’incontro tra i fondatori Larry Page e Sergey Brin. Lavorando insieme nella camera presso lo studentato, Page e Brin realizzarono un progetto di motore di ricerca che sfruttava i link per determinare l’importanza di singole pagine nel World Wide Web. Quindi per stabilire quale fosse la “migliore” da mostrare agli utenti.” – Fa sapere Giuseppe Liguori -.

Poi continua: “Inventarono il PageRank, algoritmo Google per valutare le singole pagine web, per assegnargli un “peso” che determinasse in maniera maggiormente meritocratica l’importanza di una pagina. Così mentre i vecchi motori di ricerca potevano essere facilmente ingannati ripetendo tantissime volte una parola chiave, con il nuovo algoritmo i siti ricevevano autorevolezza anche grazie alla rete di link tra i vari siti.”

Quando venne fondata la società, la parola Google è sembrata da subito perfetta per rappresentare metaforicamente la vastità del Web. Il nuovo termine era stato scelto come gioco di parole dall’espressione matematica googol (il numero 1 seguito da 100 zeri).” Spiega l’esperto – “Dalla sua creazione ci sono state innumerevoli migliorie, ma di base, il successo è stato proprio quello di creare un sistema diverso e migliore per organizzare e catalogare i siti web.”

Cosa fare in caso di aggiornamenti update e codici di Google

Frequenti sono gli aggiornamenti dell’algoritmo Google dai quali dipende indicizzazione di un sito o pagina web e posizionamento dei risultati di ricerca, come fare per migliorare rispetto ad un update e la cosa a cui la SEO mira.

Ma quindi è possibile apportare migliorie ad un certo sito al momento di implementazione di questi aggiornamenti? 

Il motore di ricerca aggiorna i suoi algoritmi molto spesso e sempre in un’ottica migliorativa verso la comprensione da un lato di cosa chiede l’utente. Dall’altro di cosa può offrire un sito web. Tuttavia nel momento in cui si verificano degli aggiornamenti algoritmici importanti anche i SEO più bravi spesso non sanno come intervenire.”  – Fa sapere Giuseppe Liguori -.

Tranne alcuni casi particolari come G. Panda e G. Penguin che hanno avuto un impatto su aspetti ben definiti, ora gli update non influiscono su un aspetto specifico. Da un lato ci sono delle implementazioni. Ma nella maggior parte delle situazioni dobbiamo solo tenere gli occhi aperti nelle pagine dei risultati e tenere sotto controllo la situazione.”

E quali sono le modifiche da apportare per posizionarsi meglio in caso si aggiornamento dell’algoritmo Google o per non scendere nei posizionamenti di ricerca? In prima istanza se un update fa salire o scendere il nostro sito è bene non farsi prendere dal panico (o dall’entusiasmo). Inizialmente meglio non intervenire. Concentriamoci a studiare il sito per capire quali pagine sono state premiate e quali invece hanno subìto una perdita di traffico. – Dice Giuseppe Liguori –

“Spesso nei primi giorni dall’arrivo di un update la situazione può essere molto instabile e proprio per questo è buona regola aspettare la fine del rilascio completo prima di intervenire.

“Le riviste di settore e i blog possono essere un valido strumento per documentarsi sugli update. Per capire come si stanno muovendo gli esperti del settore. Solo quando abbiamo le idee più chiare è il momento di agire.”

Elenco aggiornamenti algoritmo Google: quali sono dall’inizio a oggi

A partire da Panda e Penguin, l‘algoritmo Google search ha vissuto numerosi cambiamenti dietro ai quali addetti ai lavori non sempre hanno avuto risposte certe sul come funzionasse poi posizionamento, indicizzazione e Seo. A darci qualche chiarimento l’espetto Giuseppe Liguori.

Negli anni l’azienda di Mountain View ha migliorato sempre di più e via via abbiamo assistito a piccole grandi rivoluzioni a livello di update. Da un lato offrivano a chi digitava delle risposte sempre più pertinenti. Dall’altro hanno imposto un cambio di ottimizzazione e strategie continuo a chi possedeva un sito.” 

Uno dei primi grandi update ad aver stravolto i risultati dei motori di ricerca (in gergo SERP) distruggendo interi business è stato il Florida Update del 2003.” – Fa sapere il Dottor Liguori. –

Dopo questo sono seguiti due grandi update, aggiornamento algoritmo Google Panda e Penguin. Il primo entrò in funzione il 24 febbraio 2011 ed è stato incredibile il modo in cui si proponeva di identificare in maniera molto migliore la “qualità” di un contenuto. Poco dopo con G. Penguin è cominciata la battaglia ai link non naturali.

I grandi update successivi sono proseguiti con Hummingbird che ha introdotto il concetto di “intenzione di ricerca” perché finalmente si è riusciti a interpretare il senso della frase.” senza interruzioni: “Poco dopo nel 2015 c’è stato il debutto di RankBrain che ha aiutato il motore di ricerca a comprendere il significato delle ricerche fatte dagli utenti.”

“Possiamo considerarlo come il predecessore di Google Bert. (Questo è) l’aggiornamento che nel 2019 ha permesso di allontanare definitivamente il motore di ricerca dalla semplice analisi dalle parole chiave per lanciarlo verso la capacità di comprendere le sfumature del linguaggio naturale.” – Resta inteso il suo limite di intelligenza artificiale e non umana. –

È bene ricordate che questi sono solo alcuni dei grandi aggiornamenti, ma ogni anno assistiamo a migliaia di piccoli o medi nuovi update. È stato annunciato che nel 2019 gli aggiornamenti dell’algoritmo sono stati circa 3000. Quello che fa l’azienda di Mountain View è semplicemente stare al passo con i tempi e con lo sviluppo dell’innovazione.” – Sottolinea – “Da un lato la tecnologia migliora sempre di più, dall’altro gli utenti sono più esperti e attenti.” – Conclude il dottore Giuseppe Liguori.-

© Riproduzione Riservata
© Riproduzione Riservata
Martina Sapio Studentessa di Giurisprudenza alla Federico II di Napoli, scrivo per la sezione Attualità e vedo nel giornalismo il modo migliore di mettere in pratica le mie conoscenze. Ho sempre amato scrivere così come ho sempre amato informarmi sul mondo che mi circonda, sul suo modo di cambiare e di evolversi. Per questo ho deciso di iniziare ad esplorare questo mondo. Capire da quali meccanismi è mossa la nostra società. Mi interesso in particolar modo di politica e di tematiche economiche, sia di carattere nazionale che internazionale, di come queste costanti influenzino tutti noi. Nello scrivere cerco di essere quanto più diretta e chiara possibile: un lavoro di ricerca e di rifinitura che ha come obiettivo la sola, vera informazione. Leggi tutto