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Piante per curare i polmoni: quali sono e controindicazioni

Redazione Controcampus 11 Gennaio 2021
R. C.
11/08/2024

Come pulire i polmoni con rimedi naturali, ecco l’elenco completo delle piante per curare i polmoni: quali sono, chi può usarle e come, controindicazioni e consigli.



Curcuma, liquirizia e zenzero sono alcune delle piante per curare i polmoni, grazie alle loro proprietà antibiotiche, antinfiammatorie anticatarrali, bechiche ed espettoranti, sono ottimi rimedi naturali per curare e alleviare i sintomi bronchite, polmonite e tumori.

Prima di capire come curarli con rimedi naturali, occorre capire che cosa sono i polmoni, anatomia, posizione e le patologie più comuni ad essi legati.

Sono i principali organi della respirazione dove avvengono gli scambi gassosi. Collocati nella cavità toracica hanno una forma conica e sono suddivisi in lobi, 2 per quello sinistro (per via del cuore) mentre 3 per quello di destra. Ogni polmone è rivestito da un foglietto sieroso chiamato pleura viscerale. Tra le patologie, sicuramente le più comuni sono:

  • Polmonite: infiammazione acuta del tessuto polmonare, può interessare solo uno o entrambi. Generalmente è causata da batteri o virus, raramente da funghi. I sintomi sono presenza di liquido, respiro affannoso, tosse, asma e febbre.
  • Bronchite: infiammazione della mucosa che riveste internamente le pareti dei bronchi. I sintomi sono la tosse, difficoltà respiratorie, naso chiuso, febbre e spossatezza. Può essere causata da smog o il fumo di sigarette, da virus o batteri.

Questi organi possono essere anche affetti da problemi oncologici. È quindi fondamentale rivolgersi al proprio medico per una corretta diagnosi, in quanto la distinzione delle diverse patologie è molto difficile se non si hanno conoscenze mediche.

Esistono rimedi naturali come piante per curare i polmoni dallo smog? La fitoterapia ci viene in aiuto con rimedi fitoterapici e cure naturali per i polmoni e respirare meglio, infatti alcune erbe officinali possono aiutare a fluidificare il muco e a ridurre la tosse.

Quali sono le piante per curare i polmoni e come usarle: elenco completo, chi e quando può usarle

Quali sono le migliori erbe e piante medicinali che fanno bene ai polmoni? Ecco la lista completa delle piante per curare i polmoni:

  • Curcuma: il migliore antibiotico e antinfiammatorio naturale per i polmoni. Ha proprietà immunostimolanti, antitumorali ed espettoranti. Consigliato in caso infiammazioni alle vie respiratorie (mal di gola, tosse, bronchite e polmonite) e raffreddore.
  • Zenzero: broncodilatatore naturale, aiuta a respirare meglio in caso di asma o di piccoli fastidi respiratori. Ha proprietà antibiotiche e antinfiammatorie e contribuisce a ridurre la nausea che accompagna la chemio.
  • Piantaggine: ha proprietà antinfiammatorie ed espettoranti. Utile in caso d’infiammazioni delle mucose che rivestono bocca, gola e vie respiratorie, in caso tosse, catarro bronchiale, bronchite cronica, allergia, sinusite.
  • Timo: grazie alle sue proprietà espettoranti, balsamiche, fluidificanti, antisettiche e antibatteriche aumenta la produzione di secreto bronchiale, facilitandone l’espulsione, contrasta tosse, asma e bronchite.
  • Liquirizia: tra le piante per curare i polmoni è tra le più efficaci. La sua radice ha un’azione espettorante, calmante e sedativa sulla tosse, in particolare contro la tosse grassa. Riduce l’infiammazione a carico dell’apparato respiratorio e allevia dagli spasmi bronchiali, bloccando i radicali liberi che causano l’infiammazione.
  • Eucalipto: ottimo in caso di infiammazioni dell’apparato respiratorio. Svolge un’azione disinfettante e stimola la respirazione e lenisce le irritazioni del setto nasale e della gola.
  • Farfara: ha proprietà bechiche, espettoranti, mucolitiche, fluidificanti. Ottima in caso di asma, bronchite e di altri disturbi polmonari come infezioni.
  • Lobelia: ottima per il trattamento dell’asma, contiene lobelina. Un alcaloide che fluidifica il muco, combattendo la congestione delle vie respiratorie e migliorando la salute dell’ apparato respiratorio.
  • Origano: ottima per rafforzare il sistema immunitario, decongestionante naturale ha effetti positivi diretti sul tratto respiratorio e nasale.
  • Menta: contiene mentolo, ha un’azione antiossidante, decongestionante, lenitiva e rilassa la muscolatura del tratto respiratorio consentendo di respirare meglio.
  • Salvia: ottima per i disturbi respiratori più comuni, contro il mal di gola e la tosse.

Le migliori erbe per i polmoni, quali sono e come usarle

Qual’è il più potente rimedio naturale per i polmoni, in realtà non ne esiste solo uno. Anzi, l’azione combinata e sinergica di più piante per curare i polmoni presenti nell’elenco favorisce il corretto funzionamento.

La piantaggine si trova in commercio come sciroppo, infuso, estratto o tintura madre. Il timo e l’eucalipto possono essere assunti sotto forma di infusi, inalati attraverso suffumigi. Oppure assunti in gocce sotto forma di gemmoderivati o estratti idroalcolici. La radice di curcuma e quella di zenzero vengono spesso usate insieme per preparare una tisana. Per respirare meglio, e hanno largo impiego in cucina come spezie per la preparazione di vari piatti.

Salvia così come il timo, la menta e l’origano tra le piante per curare i polmoni, sono più facilmente reperibili e coltivabili in vaso in appartamento o in giardino. L’olio essenziale di salvia può essere usato per l’inalazione di vapori, per dissipare sinusite e disturbi polmonari. Mentre viene usata sotto forma di infuso o tintura vinosa contro tosse e asma. La menta e l’origano possono essere utilizzati per preparare infusi o tisane sia puri che associata ad altre erbe. Oppure si possono trovare in erboristeria sia sotto forma di tintura madre che vinosa. La lobelia può essere acquistata in granuli o in gocce, esiste anche il tè di lobelia. Ma è difficilissimo da trovare in Italia. La farfara si trova facilmente come infuso ed è ottima per sedare le infiammazioni dell’apparato respiratorio.

Mentre se volete preparare una tisana disintossicante per ripulire i polmoni dalle tossine accumulate occorrono 15g di eucalipto, 15g di timo, 10g di fiori di lavanda, 10g di menta. Un cucchiaio di questa miscela va lasciato infondere in una tazza di acqua bollente per 10 minuti, 2-3 volte al giorno (lontano dai pasti) per almeno 10 giorni.

Quando usare le erbe e piante per curare i polmoni e controindicazioni

Le migliori piante per curare i polmoni naturalmente apportano tanti benefici alla salute e permettono di pulirli in modo naturale dal catrame, dall’inquinamento. Oltre che essere di aiuto per curare la bronchite, la polmonite e altre patologie.

Ma ma come tutti i rimedi naturali, non sono esenti da controindicazioni ed effetti collaterali, infatti alcune di queste piante, se non usate correttamente, possono essere addirittura tossiche.

Ecco perché  prima di utilizzare un qualsiasi rimedio naturale è opportuno consultare il proprio medico curante. Specialmente in caso di malattie pregresse, assunzione di farmaci o integratori alimentari, oppure in caso di allergia verso uno o più componenti che lo costituiscono. Le controindicazioni ovviamente variano da pianta a pianta. Ecco perché è fondamentale rispettare sempre le dosi consigliate senza esagerare.

Curcuma e zenzero sono sconsigliati se si utilizzano farmaci per il diabete, antinfiammatori e anticoagulanti, specialmente prima di un’intervento. Lo zenzero può provocare gastriti e ulcere se si superano le dosi giornaliere.

Non esistono particolari controindicazioni per l’assunzione della piantaggine. Si consiglia di evitarne l’uso in caso di allergia accertata verso le piante del genere Plantago. La liquirizia deve essere evitata da chi soffre di ipertensione, insufficienza renale, cirrosi epatica e diabete.

La lobelia, invece è una pianta da utilizzare con cautela e solo sotto consiglio del medico, in quanto i suoi principi attivi sono molto forti. Se assunta a dosi maggiori è altamente tossica e provocare vomito, nausea, diarrea, tachicardia, convulsioni e addirittura il coma. L’uso dell’origano è da evitare in caso di gastrite, ulcera peptica, dermatiti od ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.

Anche la mente deve essere evitata da chi soffre di gastrite, ulcere glaucoma e disfunzioni alla tiroide. Può produrre effetti collaterali come: irritazioni delle mucose, nausea, vomito vertigini ed aumento del reflusso gastroesofageo.

© Riproduzione Riservata
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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto