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Chi era Filippo Raciti: età, figlia, moglie e causa morte, per Le Iene

R. C.
16/11/2024

Ispettore capo della Polizia, chi era Filippo Raciti, biografia, moglie, figlia, vita privata, causa morte, storia e la verità raccontata da Le Iene sul poliziotto.


Foto per capire chi era Filippo Raciti

Foto per capire chi era Filippo Raciti

Ispettore Capo della Polizia di Stato, vi era entrato all’età di 19 anni nel 1986 come allievo ausiliario.

Ha perso la vita in circostanze non del tutto chiare, è morto dopo il derby siciliano Palermo-Catania nel 2007, durante scontri che ci furono dopo il derby.

Una morte tragica che all’epoca fermò il calcio italiano e che è stata oggetto di numerose inchieste e indagini.

Della vicenda si è occupata anche la trasmissione di Parenti Le Iene con una serie di servizi e testimonianze esclusive come tante altre del programma, ricorderemo il caso di Don Gabriele Martinelli.

Dopo le novità emerse proprio nel programma di Italia uno si parla di una possibile revisione del processo con nuove indagini.

Ma non vogliamo raccontarvi la verità del poliziotto solo ipotizzando la causa della morte come vista nel video Le Iene, Filippo Raciti chi era, saranno anche le testimonianze della moglie e figlia a dircelo.

Chi era Filippo Raciti: biografia, origini, età, moglie, figlia vita privata e causa morte del poliziotto

Partiremo da una breve biografia che ci racconta chi era Filippo Raciti prima di trovare la morte in quel fatale incidente: vita privata, moglie e figli dell’ispettore capo della Polizia.

E’ nato a Catania il 17 gennaio del 1967, morto il 2 febbraio del 2007 all’età di 40 anni.

Nel giugno del 1986, all’età di 19 anni era entrato in Polizia come allievo agente ausiliario. Svolse la maggior parte della sua carriera all’esterno, impegnato in servizi di ordine pubblico.

Dal dicembre del 2006 era stato trasferito presso il X Reparto Mobile dopo aver prestato servizio per due anni presso la Questura di Catania, all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.

L’11 maggio del 2007 è stato insignito della medaglia d’oro al valor civile alla memoria. Inoltre gli sono stati intitolati gli stadi di Reggio Calabria e di Pistoia. Nel 2009 è stata anche organizzata una maratona in suo onore.

Per quanto riguarda la sua vita privata, sappiamo che è stato sposato, Filippo Raciti e la moglie Marisa Grasso dal loro matrimonio avevano due figli Fabiana e Alessio.

I fatti del derby, Raciti: causa morte e verità della procura

Le persone che lo conoscono sanno chi era Filippo Raciti poliziotto dedito al suo lavoro, è anche per questo che non ci si arrende sulla storia dell’incidente e ancora oggi si cerca la verità e causa della morte. Ma vediamo i fatti di cronaca come raccontati dalla procura.

Il 2 febbraio del 2007 al termine del Derby siciliano che vedeva scontrarsi in campo Catania e Palermo, una frangia di ultras catanesi scatenò una serie di incidenti.

La polizia intervenne per sedare gli ordini. Quella sera in servizio c’era anche l’ispettore Capo della Polizia di Stato, che finì per perdere la vita.

Stando alle indagini la causa della morte fu un trauma epatico, che gli sarebbe stato causato dall’impatto di un corpo contundente non individuato.

A processo finirono all’epoca un minorenne Antonio Speziale e un ragazzo di ventitré anni  Daniele Natale Speziale, ritenuti i responsabili della sua morte.

Speziale Antonio fu condannato a otto anni di reclusione e tornerà libero il 15 dicembre 2020. Natale invece si trova in regime di semilibertà dal 2018.

Le Iene Filippo Raciti chi era prima e dopo i servizi del programma

In un primo momento si avvalorò l’ipotesi che il poliziotto fosse stato investito da un Land Rover Discovery, Filippo Raciti sarebbe stato investito dai suoi colleghi che facevano retromatrcia, mentre lui era sceso dall’auto a causa del denso fumo.

Quest’ipotesi fu avvalorata sia dalle dichiarazioni dello stesso autista del Discovery, che dal ritrovamento da parte dei RIS di frammenti di vernice di colore azzurro. Una vernice compatibile con i colori del veicolo sulla maschera antigas e sugli scarponi dell’ispettore.

Di questa tragica vicenda si sono occupate anche Le Iene con una serie di servizi e testimonianze esclusive realizzate da Ismaele la Vardera.

In uno dei servizi si parla addirittura di un’intercettazione registrata nel carcere di Catania. A parlare sono tre persone che rivelano l’esistenza di un video. Questo racconterebbe un’altra versione dei fatti. I tre parlano anche della possibile esistenza di un testimone.

Nell’ultimo servizio del 19 novembre si approfondisce l’ipotesi non avvallata durante il processo secondo cui il poliziotto potrebbe essere stato investito da un mezzo della polizia. La testimone ha raccontato a Ismaele La Vardera di aver sentito un poliziotto durante i funerali dell’ispettore dire al padre. “Signor Raciti, le dobbiamo porgere le scuse in quanto Polizia perché è stata una manovra errata di un collega. Nel fare la manovra l’ha beccato in pieno”.

Che la teoria dell’investimento sia nuovamente da considerare? L’avvocato di Speziale intanto ha affermato che dopo anni di silenzi il suo sogno sarebbe che fosse la stessa Procura di Catania a chiedere la revisione del processo. Una richiesta che è stata rigettata già una volta dalla Corte di Cassazione il 7 febbraio del 2014.

Chi ha ucciso Filippo Raciti: chi era per Servizio Pubblico

Anagrafica Principale
Ispettore Capo della Polizia di Stato, vi era entrato all'età di 19 anni nel 1986 come allievo ausiliario. Ha perso la vita in circostanze non del tutto chiare negli scontri che ci furono dopo il derby siciliano Catania-Palermo.
Nome e CognomeFilippo Raciti
Data di nascita17/01/1967
Luogo di nascitaCatania
ProfessioneIspettore Capo polizia
Breve BiografiaIspettore Capo della Polizia di Stato, vi era entrato all'età di 19 anni nel 1986 come allievo ausiliario. Ha perso la vita in circostanze non del tutto chiare negli scontri che ci furono dopo il derby siciliano Catania-Palermo.
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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto