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Origini Covid: dov’è nato il Coronavirus e quando, scienza e segreti

Redazione Controcampus 25 Novembre 2020
R. C.
30/07/2024

Quali sono le origini del Covid 19: dov'è nato il Coronavirus e quando, scienza e segreti con il parere del sociologo e scrittore Giorgio Baietti.



L’emergenza sanitaria globale determinata dal Covid-19, ha sollevato numerose questioni, come i dubbi relativi all’origine del coronavirus che ha scatenato la pandemia.

La ricerca scientifica non è ancora riuscita a dare una spiegazione in merito a dov’è nato SARS-CoV-2. Determinando quindi una forte incertezza, che ha dato adito alla nascita di teorie disparate, come quelle complottiste.

E nonostante il Coronavirus sia in atto ormai da diversi mesi nel mondo, si susseguono ancora voci poco chiare circa la sua nascita ed il conseguente sviluppo. Una nube di mistero avvolge dunque le origini del Covid-19: quando nasce e come, o ancora da dove viene la Sars-Cov-2. Una serie di quesiti a cui dare una risposta certa e definita non è semplice, motivo per cui si sono concretizzate diverse teorie in merito. Alcune di stampo economico, altre prettamente scientifiche, che avrebbero influito sulla diffusione di tale patogeno e della conseguente pandemia.

Tra le leggende sui pipistrelli o i mercati orientali, passando per i laboratori di Wuhan, sono emerse le storie più disparate.

Cerchiamo per tanto di fare chiarezza a tal proposito coinvolgendo il parere autorevole del sociologo e scrittore Giorgio Baietti.

Profilo da sempre interessato ai misteri e a ciò che è poco chiaro o conosciuto di fenomeni storici e non solo. Presente in programmi quali “Voyager”, “Rebus” o ancora “Mistero”, questi ci ha aiutato a comprendere meglio le dinamiche legate alle origini del Covid tra scienza e segreti.

Un focus inoltre anche su come e dove è iniziato a diffondersi in Italia il Coronavirus, per toccare anche una realtà a noi più vicina.

Quali sono le origini del Covid 19: come nasce e da dove viene la Sars-Cov-2, tra scienze e misteri

Diamo inizio alla nostra analisi partendo da quali sono le origini del Covid 19: come nasce e da dove viene la SARS-CoV-2. Una controversia legata alla nascita del Coronavirus che coinvolge una serie di elementi differenti: luoghi, animali, laboratori e perchè no anche segreti. Un dibattito acceso che non ha trovato ancora una spiegazione univoca, come testimoniato anche dalla volontà di indagare ulteriormente da parte dell’Oms. Cerchiamo per tanto di fare luce sulla questione grazie alle indicazioni dello scrittore e sociologo Giorgio Baietti:

“Mi ha colpito molto in proposito la questione legata ai pipistrelli, che non sono quasi per nulla presenti nella zona di Wuhan. Poi è emersa la motivazione di carattere economico per cui la Cina sarebbe l’unica nazione con il PIL in crescita. Credo però che la reale indicazione rispetto alle origini del Covid sia storica, richiamando le grandi epidemie del 900’. Queste sono nate quasi sempre in Oriente; mi è capitato infatti di leggere su una rivista scientifica che nei secoli passati si è verificata un’infezione particolare trasportata dalle ali degli uccelli. Il virus veniva dunque veicolato dai volatili che trasmigravano successivamente verso Occidente. La presenza di questi ultimi in loco era dovuta anche alle condizioni climatiche di forte umidità, favorevoli alla conseguente insorgenza di patogeni” – spiega lo scrittore Baietti –

“Quindi – prosegue – probabilmente anche nel caso del Coronavirus, come successo poi per la spagnola o ancora l’asiatica, si può pensare che la nascita sia connessa a quei luoghi. Io spero che sia questa la reale motivazione e non che ci sia dietro un qualcosa di natura scientifica e dunque chimica. Poiché qualora fosse stato realizzato in laboratorio tale virus sarebbe da considerarsi come un’arma. Un elemento, dunque, che le diplomazie mondiali, specie quella americana, avrebbero però già sedato. Per tanto tenderei ad escludere una simile ipotesi”.

Dov’è nato il Covid: mercato di Wuhan o laboratorio

Spostiamo ora l’attenzione su dov’è nato il Coronavirus: pipistrelli, mercati e laboratori di Wuhan sono stati al centro delle varie teorie di origini del Covid. Ma può esserci di più, qualcosa che richiama sì la scienza ma anche dei segreti ancora non svelati. Del resto la nascita e lo sviluppo del Covid ha compiuto un viaggio lungo dall’Oriente all’Occidente interessando vari luoghi. Motivo per cui sarebbe piùttosto fattibile pensare a pezzi del puzzle storico di tale fenomeno ancora non incastrati. Seguiamo in proposito ancora una volta le parole di Giorgio Baietti:

“Quella dei mercati orientali è una teoria da tenere in considerazione riguardo la nascita del virus e che tira in ballo anche l’alimentazione che si pratica in quei luoghi. Molto innovativa e che guarda al futuro ma che al contempo si basa su materie prime particolari, vedesi le cavallette ad esempio. Ciò poi si collega direttamente al nostro Paese e in particolare alla Lombardia che è la regione che intrattiene il maggior numero di scambi economici con i cinesi e dove c’è la presenza asiatica maggiore” – sostiene Baietti –

“Per quanto concerne i segreti connessi al Coronavirus – continua – e alla pandemia l’unica cosa che mi ha fatto riflettere è l’anno e la data in cui si è verificato questo fenomeno. Il 2020 che è un numero se vogliamo palindromo e che può apparire come una sorta di avviso emblematico, ma è una curiosità più che un dato concreto o un mistero”.

Quando è nato il Coronavirus e quando è iniziato in Italia

Proseguendo sempre sull’indirizzo delle origini del Covid, dunque quando è nato, incentriamo il focus questa volta su quando è iniziato in Italia. Che si sia sviluppato o meno da Oriente, la Sars-Cov-2, o Coronavirus, che dir si voglia, si è poi propagata in Europa e in America. Condizioni, queste, che hanno trasformato l’iniziale epidemia in una pandemia toccando diverse nazioni mondiali in maniera anche molto incisiva. Tra queste è rientrata e rientra tutt’ora il nostro territorio, che vede crescere sempre più il numero di contagiati. Con una sorta di flashback facciamo però un passo indietro e approfondiamo la questione legata al quando è nato tale fenomeno virale in Italia. Lo facciamo sempre tramite il parere dello scrittore Baietti:

“Si dice che tale virus sia già arrivato in Italia nell’Ottobre del 2019, ma posso dire che dati alla mano in quel periodo nelle mie zone non c’è stato alcun caso. Quei mesi sono stati normalissimi, quindi credo che l’inizio sia riconducibile a Febbraio/Marzo 2020. C’è anche da dire che la Lombardia così come le zone limitrofe sono interessate da un ambiente umido che può agevolare l’insorgere del patogeno. Per lo stesso motivo mi ha sorpreso molto la Calabria, come le altre zone di mare, dove il clima è totalmente differente e si presta meno dunque alla proliferazione batterica essendo un ambiente più salubre”. 

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto