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Responsabilità penale del docente e dirigente scolastico per Covid

R. C.
19/10/2024

Ecco cosa prevede la responsabilità penale del docente e del dirigente scolastico quando uno studente si ammala per Covid-19 e in caso di contagio da Coronavirus: il punto dell'avvocato Cecchino Cacciatore.


Responsabilità penale del docente e dirigente scolastico per Covid

Docente scuola coronavirus

La riapertura della scuola è stato oggetto di numerosi dibattiti. Seppur sia presente una normativa indicata dal Miur, un “protocollo di sicurezza” delle scuole contro il Coronavirus, sono tanti i dubbi che attanagliano il personale scolastico, sul quale ricadono nuove responsabilità. Si tratta di nuove regole, obblighi e norme anti Covid, che se non rispettare, non solo mettono a rischio la sicurezza degli studenti, ma comportano anche pene e sanzioni. La responsabilità penale del docente con il Covid-19, ma anche dei presidi o dirigenti scolastici, entro quali limiti ricade? Certamente la responsabilità civile e penale dei presidi è diversa da quella di docenti e professori e personale ATA.

Ed in caso di contagio a scuole da parte degli studenti, docente e preside hanno entrambi responsabilità penali diverse, in relazione alle funzioni svolte all’interno dell’istituto scolastico. La disciplina normativa in  materia di sicurezza anti Covid-19 aiuta a fare chiarezza. E per sapere cosa  deve fare uno studente in caso di contagio a scuola, o un genitore se il figlio è  stato contagiato in classe, ci siamo rivolti ad un professionista. Se non sono rispettate le norme anti Covid a scuola, bisogna far valere i propri diritti. Lavvocato penalista Cecchino Cacciatore e il praticante avvocato Costantino Luciano hanno fatto chiarezza circa la responsabilità penale e civile del docente in materia di sicurezza specifica in ordine all’emergenza epidemiologica.

Coronavirus, responsabilità penale del docente a scuola su alunno contagiato da Covid-19

Cosa devono fare professori e presidi per evitare di essere denunciati e chiamati a rispondere in sede penale in caso di infortunio da Covid di uno studente?

“Possiamo leggere la risposta nella nota esplicativa del 20.08.2020 inviata dal Ministero dell’Istruzione. Vi è scritto che gli obblighi da parte del Dirigente Scolastico sono assolti e, pertanto, quest’ultimo non sarà punibile, in caso di attuazione delle misure previste dai Protocolli di sicurezza. Meritevoli di attenzione sono le linee guida operative per la gestione di casi e focolai di SARS CoV-2 elaborate dall’Istituto Superiore di Sanità (n. 58/2020). Queste sono anche richiamate dall’art. 1, comma 4 lett. a del DPCM del 7 settembre 2020. Pertanto, l’adempimento dei doveri d’ufficio da parte dei Dirigenti Scolastici rappresenta, di fatto, la garanzia rispetto a qualsivoglia diffida.” -spiegano l’avvocato Cecchino Cacciatore e il praticante avvocato Luciano Costantino.

Come devono comportarsi docenti e dirigenti scolastici in caso uno studente si ammala di Covid 19, quale responsabilità penale in capo al preside e professore a scuola?

L’attuazione pedissequa delle linee guida può ridurre il rischio di trasmissione in ambito scolastico. Tuttavia, non può azzerarlo. Ciò che è importante è la conformità della proprie condotte alle linee guida. Non vi è dunque una “obbligazione di risultato”, bensì una “obbligazione di mezzi”. A tal proposito, le linee guida hanno delineato vari moduli di gestione. Questi variano a seconda del soggetto che presenta l’insorgenza di una sintomatologia (alunno o personale scolastico). Non solo, dipendono anche dal luogo in cui questo accade (scuola o a casa).” – chiariscono l’avvocato Cacciatore e il suo collaboratore –

Obblighi del docente sul dirigente scolastico in caso di Covid

Cosa accade qualora uno studente si ammala di Covid e dunque nel caso di contagio da Coronavirus di in alunno a scola, cosa deve fare un professore.

“L’operatore scolastico dovrà segnalarlo al “referente scolastico covid-19”. Quest’ultimo chiamerà i genitori. L’alunno attenderà in un’area predeterminata e separata con mascherina chirurgica (se ha un’età superiore ai 6 anni e se la tollera). Qui sarà assistito da un operatore scolastico, anch’esso con mascherina chirurgica. Una volta prelevato l’alunno, bisognerà pulire e disinfettare l’area di degenza. I genitori, poi, dovranno contattare il Pediatra di Libera Scelta o il Medico di medicina generale. Questi valuterà clinicamente il caso. In caso di prescrizione del test diagnostico, il medico lo comunicherà al Dipartimento di Prevenzione. Questo, poi, provvederà all’esecuzione.” -spiegano prontamente l’avvocato Cecchino Cacciatore e il collaboratore del suo studio legale Costantino -.

“Se il test è positivo, si notifica il caso. Si avvia la ricerca dei contatti. Prendono avvio le azioni di sanificazione straordinaria della struttura scolastica. Il referente scolastico fornisce al Dipartimento di Prevenzione l’elenco dei compagni di classe. Dovrà anche riferire su quali insegnanti sono stati a contatto con il ragazzo nelle 48 ore precedenti all’ insorgenza dei sintomi. I contatti stretti saranno posti in quarantena per 14 giorni dalla data dell’ultimo contatto con il caso confermato. Se il tampone è negativo, l’alunno dovrà ripetere il test a distanza di 2-3 giorni. Dovrà restare a casa fino a guarigione clinica e a conferma negativa del secondo test. Nel caso in cui l’alunno presenti una sintomatologia Covid-19 a casa, l’alunno deve restare nella stessa. I genitori provvederanno a completare la procedura di cui sopra.” – fanno sapere i professionisti in materia penale -.

Cosa accade se a presentare sintomi da Covid è un operatore scolastico in questo caso cosa deve fare un preside in qualità di dirigente di lavoro?

“Dovrà indossare la mascherina, tornare a casa e completare la sopraindicata procedura. Se l’operatore scolastico presenta sintomatologia covid a casa dovrà contattare il medico. Poi dovrà comunicare l’assenza dal lavoro per motivi di salute con certificato medico e completare l’iter.” – chiarisce l’avvocato Cacciatore. –

Responsabilità penale del dirigente scolastico per contagio da Covid

Si incorrerà in responsabilità penale a scuola in caso di:

“Come descritto anche nella Circolare INAIL n. 22 del 20 maggio 2020 il dirigente scolastico potrà essere indagato al fine di verificare il rispetto delle linee guida.” – fanno sapere gli avvocati penalisti –

Quando si può dire che c’è responsabilità penale del dirigente scolastico?
“Nel caso in cui, se il dirigente scolastico avesse adottato i dovuti accorgimenti, quel determinato caso o contagio non si sarebbe verificato.”

Naturalmente, la situazione sarebbe stata differente se sotto accusa ci fosse stato un datore di lavoro, piuttosto che un dirigente scolastico.

“Si consiglia al personale scolastico di mantenere alta la soglia di attenzione. È fondamentale attenersi pedissequamente alle linee guida. Inoltre, consigliamo di aggiornarsi costantemente per eventuali modifiche delle procedure. Queste,infatti, sono suscettibili di evoluzione a seconda delle esperienze empiriche e scoperte scientifiche.”– conclude l’avvocato Cecchino Cacciatore ed il suo collaborare Costantino Luciano -.

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Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto