Come studiare bene e velocemente a scuola: tecniche per memorizzare
R. C.
17/10/2024
Ecco come studiare bene e velocemente a scuola, come fare i compiti e memorizzare gli argomenti per prepararsi correttamente all'interrogazione: il Prof De Leo.
Metodi per studiare e memorizzare, strategie e trucchi per ripetere velocemente quanto letto, possono rivelarsi molto utili nel proprio percorso formativo. Con il giusto metodo di studio, saprete come studiare bene e velocemente all’università e alle superiori, ma anche per la patente o per un concorso. Chi apprende le giuste tecniche non dovrà cercare inutilmente su Wikihow come studiare per il test di medicina o di professioni sanitarie, perché riuscirà autonomamente a studiare come Hermione Granger. Insomma, avere un buon metodo di apprendimento è una chiave che apre moltissime porte!
Ma come si fa a studiare quando si lavora, quando si è stanchi o semplicemente non si ha voglia? Grazie ai consigli del Professor Rocco De Leo saprai come studiare con voglia anche una materia che non ti piace e capirai come studiare al meglio ed efficacemente a scuola, all’università e alle scuole superiori.
Come studiare bene e velocemente a scuola: fare i compiti e prepararsi all’interrogazione
I consigli per studiare bene e velocemente li fornirà chi ha votato la propria vita alla studio. Chi meglio di un professore, di un insegnante, può aiutare gli studenti a trovare il proprio metodo di studio? Vediamo alcuni trucchi e strategie per studiare e memorizzare bene tutto.
“Sicuramente il metodo di studio più adatto varia in base alla persona. Non esiste uno stile di apprendimento universale che vada bene per tutti. Molti studi, anche oggi, parlano di intelligenze multiple. Ognuno ha tempi e modalità di apprendimento differenti.” – spiega il Professore Rocco De Leo. Quindi, il primo passo, è imparare a capire il proprio ritmo di apprendimento. E di conseguenza mettersi alla prova con le tecniche per studiare velocemente.
“Chiaramente, una forte indicazione viene data anche dalla scuola e dai docenti. Già a partire dalle scuole elementari, è bene abituarsi a dedicare del tempo allo studio. Sotto questo punto di vista, una famiglia che sappia comprendere le difficoltà del ragazzo, valorizzando le intelligenze multiple è sicuramente un valore aggiunto. Dall’altro lato, però, c’è sempre la scuola. Compito della scuola è quello di colmare i vuoti della famiglia, laddove ce ne siano, sempre nell’ottica della corresponsabilità. C’è bisogno, insomma, di un lavoro di squadra. L’obiettivo è che il ragazzo arrivi alle scuole superiori con una forma mentis già ben strutturata.“- chiarisce l’insegnante -.
“Personalmente, non richiedo mai uno studio mnemonico. Ciò che conta, soprattutto oggi, è l’essere competenti, più che conoscenti. Non ha senso accumulare nozioni se non si è capaci di metterle in pratica. I ragazzi non devono essere abituati a ripetere a memoria quello che viene detto. Le loro teste non sono contenitori da riempire, bensì forme da plasmare, e non si plasma con la ripetizione.”– continua il docente -. La meccanica memorizzazione non aiuta, quindi, a sviluppare le proprie conoscenze. Per studiare bene e velocemente occorre innanzitutto comprendere, fare propria una informazione.
“Molti ragazzi, poi, tendono ad avere timore delle interrogazioni. Bisognerebbe richiedere partecipazione e coinvolgimento continui. L’interrogazione, così, diventerebbe solo il coronamento di un percorso. Se durante le spiegazioni e le varie attività scolastiche i ragazzi si mostrano attenti e partecipi, non avranno nulla da temere all’interrogazione. Purtroppo, molti studenti si lasciano prendere dall’ansia all’interrogazione. Alcuni ragazzi, infatti, ottengono ottimi risultati parlando da posto, ma questi risultati diventano scarsi quando sono chiamati alla cattedra.”- spiega il professore Rocco De Leo -.
Tecniche per memorizzare gli argomenti a scuola
Ma per studiare bene e ricordare tutto, ci sono consigli e trucchi che vale sempre la pena mettere in pratica.
“A mio parere, le mappe sono un ottimo strumento. Sia le mappe scritte che, naturalmente, quelle multimediali. Io stesso ho fatto spesso lavorare i ragazzi fornendo delle indicazioni su come si crea una mappa. Non è raro, infatti, che una mappa sia anche strutturata male. Magari i nodi non vengono rispettati e le nozioni fondamentali non vengono prese come punti di partenza. Esistono anche molti siti, come Mindmup, che aiutano sotto questo punto di vista.” -consiglia il prof De Leo.
“Per quanto riguarda il buon vecchio riassunto, invece, sembra che sia un po’ passato di moda. Consiglio di realizzare dei riassunti, magari, attraverso la tecnologia. Un altro consiglio che mi sento di dare è quello di registrarsi mentre si espongono gli argomenti studiati. Leggendo e riascoltandosi, sicuramente sarà più semplice anche memorizzare.” – aggiunge l’insegnante -.
“Un’altra tecnica utile è l’apprendimento cooperativo. Studiare in gruppo è utilissimo, purché non sfoci nella perdita di tempo. Questo dipende senza dubbio dai membri del gruppo. È importante che ci sia almeno un membro con buone capacità di leadership. Avrà il compito di guidare il gruppo, così da ottenere risultati concreti. Questa soluzione tuttavia non è sempre la migliore. Ci sono degli obiettivi che è meglio raggiungere da soli. Altri, invece, non si potrebbero mai raggiungere senza il lavoro di squadra.” – afferma il professore De Leo -.
“Personalmente, non ho mai registrato una lezione durante il mio percorso universitario. Questo perché credo che su un’ora o due di lezione universitaria, i nuclei fondanti siano ciò che si riesce a mettere per iscritto. Insomma, i famosi appunti. Questi possono fungere da parole chiave. Lo studente, giunto a casa, potrà rielaborarle, magari facendo anche altre ricerche personali.”
I consigli per sapere come studiare bene e velocemente a scuola
L’apprendimento inizia già in classe, prestando la massima attenzione in momenti precisi. Per sapere come studiare bene e velocemente tutto, non bisogna sottovalutare il lavoro di chi può introduci ai nuovi argomenti.
“Naturalmente, la presenza e la partecipazione in classe sono fondamentali. Consiglio di seguire le lezioni il più possibile e di essere presenti, sempre. Un fattore importantissimo per ottenere grandi risultati, poi, è la passione. Bisogna essere appassionati e provare interesse per ciò che si fa. Solo così si potrà ricevere una significativa spinta a dare il massimo. Dopodiché è fondamentale l’organizzazione. I tempi sono frenetici e avere una calendarizzazione di ciò che si deve fare giorno per giorno è ottimale.” – spiega il professore di scuola -.
“Come già noto, è meglio non distrarsi durante lo studio. Tuttavia, non credo che spegnere i cellulari sia sempre la risposta giusta. Molti dei miei studenti, ad esempio, hanno ottenuto ottimi risultati studiando attraverso il cellulare durante il lock-down. La tecnologia può essere uno strumento utile, a seconda dell’uso che ne viene fatto.” – continua l’esperto in materia scolastica.-
“Lo studio è importante, ma va affiancato dal supporto di un buon docente. Con l’aiuto di docenti competenti anche i ragazzi che hanno riportato debiti formativi possono ottenere la sufficienza e persino puntare all’eccellenza.” – aggiunge il professore.-
“Ai ragazzi che devono affrontare materie ostiche, che magari non amano particolarmente, consiglio di fare comunque un tentativo. Poi, se proprio non si riesce a venirne a capo, non bisogna avere paura di cambiare prospettive. È dal cambiamento, infatti, che nascono progresso, miglioramento e maturazione.” -conclude il prof Rocco De Leo -.
Mostrarsi interessati e partecipi.
Essere presenti alle lezioni.
Provare a realizzare mappe concettuali multimediali o riassunti.
Registrarsi mentre si espone e riascoltarsi.
Prendere appunti.
Evitare inutili distrazioni.
Sperimentare con l’apprendimento cooperativo.
Provare interesse o passione per ciò che si studia.
Non demordere.
Organizzare lo studio attraverso una calendarizzazione.
Redazione Controcampus
Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro.
Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte.
Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto.
Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo.
Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics).
I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
La Storia
Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione.
Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani.
Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it.
Dalle origini al 2004
Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero.
Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore.
Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi:
Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione
Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia
Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno.
Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure.
Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10.
Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze.
Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50.
Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta.
Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali.
Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp.
È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia.
Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze.
La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico.
Dal 2005 al 2009
A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono:
Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali
Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria
Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo.
Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata.
Dal 2009 ad oggi
Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale.
Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto