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Quale università scegliere dopo il liceo scientifico: facoltà e lavoro

Daniela Saraco 6 Luglio 2020
D. S.
31/07/2024

Indicazioni per sapere come e quale università scegliere il liceo scientifico: cosa studiare e cosa diventare, sbocchi professionali previsti.



Le informazioni necessarie per chi vuole iscriversi all’università con la maturità scientifica, orientamento, corsi di laurea e opportunità di lavoro o di studio post diploma.

Ottenuta la maturità scientifica, gli studenti si trovano di fronte ad una scelta importante: continuare gli studi o lavorare? Per chi vuole proseguire lo studio, le facoltà universitarie sono tantissime e la scelta non si lega per forza a ciò che si è studiato a scuola. Il liceo scientifico affina le capacità analitiche, quindi è possibile affrontare qualsiasi studio successivo.

Le facoltà universitarie ad ambito scientifico sono sicuramente la scelta più semplice da fare, ma non la regola. Quale università scegliere, dunque, dopo il liceo scientifico? Ingegneria, Fisica, Economia, Chimica, Medicina o Veterinaria sono le scelte preferite di molti studenti. Questo perché si ha familiarità con le materie che questi corsi richiedono per uno studio efficace.

Difatti la matematica è la prima materia che viene in mente quando si parla di liceo scientifico. Per questo, la scelta più naturale di molti diplomati ricade su corsi di laurea scientifici. Ma anche nel campo medico-sanitario è applicata la formazione scientifica. Un altro ambito che può essere preso in considerazione è quello dei corsi di Laurea di economia.

In questa facoltà le materie principali sono appunto matematica generale, matematica finanziaria e statistica. Dunque, lo studente ha già maturato una significativa formazione in tali discipline.

Alla domanda: quale università scegliere dopo il liceo scientifico, le risposte  sono tante! Vediamole nel dettaglio.

Quale università scegliere dopo il liceo scientifico: facoltà appropriata e corso di laurea più giusto

Quale università scegliere dopo il liceo scientifico?  A risponderci è la Preside Rita Cerchia: “Per gli studenti che devono scegliere il corso di laurea è molto importante il periodo dell’orientamento. Lo scopo è di indirizzare  gli studenti verso al scelta universitaria, anche in vista dei futuri sbocchi professionali. Ho fatto parte delle prime commissioni dell’orientamento da capo di istituto di una scuola superiore. Per il liceo scientifico, per esempio, la facoltà più appropriata è matematica e fisica.”

La Preside prosegue: “Il liceo scientifico permette, comunque, l’iscrizione a qualsiasi  facoltà. In cinque anni di studio , lo studente ha competenze in ambiti differenti . Se l’orientamento ha aiutato a capire di allontanarsi dall’ambito scientifico, si può optare per altri corsi.”

Facoltà universitarie, diplomati scientifico: adatte o semplici

Quale università scegliere dopo il liceo scientifico? Per un diplomato al liceo scientifico le strade sono tante. La preparazione acquisita  permette di affrontare qualunque corso di laurea. Ma esiste un corso più appropriato e semplice?

A risponderci è la Preside Cerchia: Sicuramente le materie scientifiche sono alla base del corso di studi. Di conseguenza scegliere matematica e fisica facilita il percorso universitario.”

La Preside conclude: “Il liceo scientifico avvicina anche al mondo della ricerca, delle possibilità, delle scoperte. Non sono pochi gli studenti, infatti, che scelgono di approfondire l’ambito medico o biologico. Altri, invece, si appassionano alla tecnica matematica, scegliendo poi la facoltà di ingegneria. Soprattutto per gli sbocchi lavorativi in grado di offrire questo corso.”

Elenco facoltà universitarie per diplomati liceo scientifico e sbocchi

Il  liceo scientifico  apre le strade a molte  facoltà . I cinque anni di studio specializza, infatti, in diversi ambiti, anche quelli apparentemente molto lontani dalle materie scientifiche.  Molto dipende dalle attitudini degli studenti per la scelta della facoltà. Di solito, le università scelte da chi ha frequentato il liceo scientifico sono :

  • medicina e chirurgia;
  • scienza e tecnologia;
  • matematica e fisica;
  • informatica;
  • ingegneria;

E chi non vuole iscriversi all’università? Per i diplomati al liceo scientifico che vogliono lavorare subito,  gli sbocchi professionali previsti sono:

  • consulente o assunto come specialista informatico;
  • addetto al back-office;
  • tecnico manutentore;
  • addetto al laboratorio;
  • assistente in studio medico, architettonico, ingegneristico e nel campo della biologia.
© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto