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Quale università scegliere dopo enogastronomia e ospitalità alberghiera

D. S.
15/11/2024

Consigli e indicazioni per sapere quale università scegliere dopo il professionale enogastronomia e ospitalità alberghiera: cosa studiare e cosa diventare, sbocchi professionali previsti.


Quale università scegliere dopo enogastronomia e ospitalità alberghiera

Enogastronomia e ospitalità alberghiera

Le informazioni necessarie per chi vuole iscriversi all’università con la maturità alberghiera, i corsi appropriati e opportunità di lavoro o di studio post diploma.

Gli studenti diplomati all’alberghiero sono sicuramente appassionati di cucina, sala o ricevimento. Quale università scegliere, dunque, dopo il professionale enogastronomia e ospitalità alberghiera? Quali sbocchi professionali sono previsti?

Chi scegli di frequentare un istituto superiore alberghiero ama i lavori che riguardano la ristorazione ed il turismo. L’istituto professionale  prepara i propri studenti ad inserirsi nel mondo del lavoro. Difatti, alla base di questo percorso di studi ci sono stage lavorativi presso alberghi, ristoranti e bar.  Il diploma alberghiero racchiude numerose competenze specifiche. Gli studenti studiano le  tecniche e le normative che riguardano l’organizzazione e la gestione di aziende ristorative. Ma gli studenti che vogliono continuare a studiare? Quale università scegliere dopo il professionale enogastronomia e ospitalità alberghiera?

E’ possibile seguire numerose strade. Questo perché è necessario acquisire conoscenze specifiche per rendere più appetibili le proposte lavorative. Oltre i corsi di laurea tradizionali, esistono corsi post-diploma organizzati da enti privati. Gli studenti possono scegliere un corso post diploma per acquisire conoscenze specifiche e professionali.

Molti studenti non aspettano il diploma iniziano a lavorare da subito. Con il tempo e l’esperienza, però, è  possibile diventare più bravi e chiedere una giusta remunerazione. Solo dopo il diploma, infatti,  è possibile candidarsi in aziende di produzione pasti e catering, mense aziendali e aziende per la ristorazione collettiva. Vediamo quale università scegliere dopo il professionale enogastronomia e ospitalità alberghiera.

Quale università scegliere dopo il professionale enogastronomia e ospitalità alberghiera

Non tutti gli studenti si accontentano del diploma. I più ambiziosi, infatti, vogliono proseguire gli studi e specializzarsi nei vari settori turistici o alimentari. Quale facoltà scegliere dopo l’alberghiero?  Molto dipende dall’ambito che ha interessato di più lo studente. La Preside Rita Cerchia, già membro della Commissione Orientamento spiega: “Gli studenti dell’alberghiero decidono di specializzarsi in un settore già al terzo anno. Occorre, innanzitutto, chiarire che l’offerta formativa prevede tre diverse articolazioni: enogastronomiaservizi di sala e di vendita e accoglienza turistica. Questo permette agli studenti di specializzarsi nell’ambito di loro interesse.”

La Preside continua:” Per gli appassionati del turismo, il corso di laurea più appropriato è sicuramente Scienze del turismo. Per gli appassionati di cucina, invece, le opportunità sono numerose. Esistono, infatti, molti corsi post diploma utili ad acquisire maggiori competenze. Inoltre il corso di laurea in Scienze Gastronomiche del dipartimento di Scienze dell’Alimentazione dell’Università di Parma è indicato per i neo diplomati alberghiero.”

Facoltà universitarie per diplomati a enogastronomia e ospitalità alberghiera: lama più appropriata o semplice

Quale università scegliere dopo il professionale enogastronomia e ospitalità alberghiera? A risponderci è la Preside Cerchia: ” Tutto dipende dal settore preferito dagli studenti. Infatti alcune facoltà sono fatte a pennello. Tra queste, c’è l’Università degli studi di scienze gastronomiche.  Esiste anche il corso di laurea in scienze gastronomiche . Ci sono numerosi corsi specializzanti , come Management Alberghiero; Food & Beverage Junior Manager; Tecnico di amministrazione, finanza e controllo di gestione; Management Turistico.”

La Preside conclude:” Inoltre, è bene ricordare le scuole di formazione della Cucina Italiana a livello internazionale. Ogni anno formano cuochi, pasticceri, sommelier, manager di sala e della ristorazione.”

Elenco delle facoltà universitarie per diplomati dell’Istituto professionale enogastronomia e ospitalità alberghiera e sbocchi lavorativi

Gli studenti che vogliono proseguire gli studi possono iscriversi ai seguenti corsi di laurea:

I diplomati che, invece, vogliono immettersi nel mondo del lavoro hanno non poche possibilità. Con il diploma alberghiero è possibile occupare molti ruoli professionali. Tra i principali ci sono:

La passione per la cucina, l’accoglienza ed il turismo, possono incentivare la nascita di professionisti molto richiesti nel mercato del lavoro. Inoltre, l’interesse per l’enogastronomia, ultimamente è aumentato grazie anche ai programmi televisivi capitanati da chef rinomati

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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto