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Specializzazione medicina 2020: bando postecipato a causa Coronavirus

Daniela Saraco 3 Giugno 2020
D. S.
08/08/2024

Novità specializzazione in medicina 2020 ai tempi del Coronavirus: con il nuovo Decreto si sblocca l’abilitazione dei medici, l’esame di Stato sarà abolito e bando postecipato a causa Cioronavirus.



Sono tanti i cambiamenti causati dall’emergenza sanitaria.

Così come si è modificata  la vita delle persone negli affetti e nelle abitudini, sta cambiando anche il comparto scuola e università alle prese con nuove modalità di studio e lavoro.

Da parte del governo, non sono poche le novità introdotte per gli studenti che devono ottenere la Specializzazione in medicina 2020.

Possono, infatti, dire addio all’esame di Stato in Medicina perché  la laurea diventerà abilitante. Questo perché servono medici in corsia  e anche i neolaureati in questo momento possono tornare utili in reparto.

Di conseguenza, dal momento dell’entrata in vigore,  i laureati che avevano concluso il corso e aspettavano  di sostenere  l’esame, saranno automaticamente abilitati.

Negli ospedali italiani c’è carenza di  medici. In particolar modo il percorso  tra la laurea e la specializzazione in medicina è lungo ed impegnativo. Queste difficoltà, di fatto, bloccavano molti studenti al conseguimento dell’abilitazione.  Fino ad oggi, infatti,  dopo la sessione di laurea, gli aspiranti medici dovevano sostenere un esame di Stato. Dunque, dovevano affrontare  una parte pratica , ovvero il Tirocinio  valutativo e una teorica. L’anno scorso  l’ex ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli aveva proposto di accorciare i tempi, consentendo di anticipare all’interno dei corsi il tirocinio. L’emergenza sanitaria ha sbloccato la situazione per l’urgente necessità di camici bianchi.

Infatti, il provvedimento abilita i neolaureati, che avrebbero dovuto fare l’esame nelle scorse settimane, abilitandoli  automaticamente  alla professione. E per gli altri studenti? Vediamo nel dettaglio le novità per la specializzazione in medicina 2020.

Novità specializzazione in medicina 2020: tirocinio più breve a causa del Coronavirus

Gli studenti hanno dovuto sospendere  i tirocini come esplicitato nelle disposizioni ministeriali da coronavirus. Per i neolaureati, però, l’emergenza sanitaria ha portato non poche novità. Ma andiamo per ordine.

Da questo momento in poi il conseguimento della laurea magistrale in Medicina e Chirurgia abilita alla professione di medico-chirurgo con l’acquisizione del giudizio di idoneità. Come si ottiene? Svolgendo il tirocinio pratico-valutativo. La vera novità riguarda le modalità del Tirocinio che può essere svolto durante il Corso di Studi. Inoltre il Governo sta lavorando per rilanciare il ruolo della formazione medica con una serie di riforme. Quali? La più importante è l’abolizione dell’esame abilitante.

Per entrare concretamente in vigore, la laurea abilitante ha bisogno delle modifiche ai regolamenti didattici sia da parte del Miur sia da parte degli atenei. Il ministero ha provveduto, emanando il decreto 8/2020. Quando saranno emanati i decreti dalle università, i laureati in medicina e chirurgia saranno a tutti gli effetti medici abilitati. Quindi come si svolgerà il tirocinio per la specializzazione in medicina 2020?

A risponderci è la Dottoressa Pucillo: “Una delle  novità  introdotte a causa dell’emergenza è  di permettere agli specializzandi e ai medici iscritti al corso di formazione specifica in medicina generale di  essere assunti a tempo determinato dal Servizio Sanitario Nazionale. Difatti  il periodo di attività lavorativa è riconosciuto come formazione.  I benefici di questa iniziativa sono stati particolarmente utili durante la pandemia, periodo  in cui sono venute a galla tutte le pecche del nostro sistema sanitario, in primis la mancanza di personale medico specializzato, risultato di anni di tagli finanziari.

Come cambiano gli esami di specializzazione per medici causa Covid-19

Spiegato come cambierà il tirocinio per la specializzazione in medicina 2020, proviamo a capire come cambieranno gli esami. Le  prove erano  programmate a fine luglio ma sono state rimandate. Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha comunicato un incremento di 4.200 contratti di formazione medica specialistica per l’anno 2019/2020 tra le misure previste nel nuovo decreto legge 19 maggio 2020.

Inoltre ha comunicato che il concorso nazionale di ammissione dei medici alle Scuole di specializzazione di area sanitaria per l’a.a. 2019/2020 si svolgerà martedì 22 settembre 2020. Cambieranno, dunque, gli esami a causa dell’emergenza sanitaria? Il bando uscirà nei prossimi mesi e avrà delle modifiche rispetto agli anni precedenti. In particolare ci saranno le seguenti novità:

  • iscrizione alla prova;
  • struttura e modalità del test;
  • scadenze per l’iscrizione e data di pubblicazione della graduatoria.

Per sapere le caratteristiche del test bisognerà comunque aspettare il bando. L’unica certezza comunicata dal Miur è l’incremento di posti disponibili per le scuole di specializzazione in area sanitaria.

© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto