Cavatelli fatti in casa: come fare, ricetta impasto e video preparazione
Redazione Controcampus 27 Maggio 2020
R. C.
28/07/2024
Consigli per fare i cavatelli fatti in casa: come fare, video ricetta con preparazione impasto a mano e con la macchina, con la lista degli ingredienti, cosa serve, come condirli e quali errori non bisogna mai fare.
Foto ricetta cavatelli fatti in casa
La pasta in casa è una tradizione italiana antica e diffusa.
E la ricetta dei cavatelli fatti a mano rappresenta uno dei patrimoni più preziosi della nostra cultura culinaria. Ci sono tante varianti rispetto alla ricetta originale: con uova o senza, con farina di semola o farina 00.
Come pure se l’impasto è fatto a mano o con il Bimby, può incidere sul risultato finale.
Ma alle raccomandazioni delle nonne, ai loro consigli su come fare l’impasto dei cavatelli fatti in casa e come cuocerli, oggi possiamo aggiungere anche i segreti e trucchi dei grandi chef. Fare la pasta in casa in modo facile e veloce è possibile.
Anche per i principianti o gli studenti alle prime armi, che vogliono riscoprire il piacere di gustare un buon piatto di pasta, come quello che faceva la mamma la domenica.
Ma prima di metterci a impastare i cavatielli, capunti, cavati o i cingul, secondo i nostri bellissimi dialetti, meglio fissare alcune regole fondamentali che riguardano le ricette di pasta fresca. Se volete realizzare un buon prodotto, non improvvisate, usando la prima farina che vi capita tra le mani. Certo, la ricetta cavatelli con farina 00 è la più comune.
Ma come abbiamo anticipato, ci sono tante varianti, e tante ricette con cavatelli veloci da poter realizzare anche durante la settimana, tra un corso e l’altro, o per una buona cena. Quindi, è necessario precisare che la ricetta perfetta è quella che varia secondo il proprio gusto personale. Ed in base alle proprie preferenze, bisogna usare farina di semola di grano duro o farina 00. Il nostro esperto ci spiega in una ricetta passo passo con foto come fare, segreti e trucchi per cavati veloci e buonissimi in un video tutorial.
Ricetta cavatelli fatti in casa: quale farina usare per la pasta fresca, tra farine o semola
Impasto
Con uova o con acqua? Farina 00 o di semola? Cavatelli molisani, pugliesi o lucani? Corti o lunghi? La ricetta dei cavatelli fatti a mano è facilissima. Eppure, se non si conoscono le regole per fare la pasta in casa, si rischia di sbagliare poi tutto. Iniziamo dalla scelta della farina più adatta per la pasta fresca. La scelta della farina andrà ad incidere sulla manipolazione dell’impasto e sulla tenuta in cottura. Se volete realizzare un formato più sottile, allora è meglio usare la farina 00 o una farina bianca, quindi la ricetta senza semola.
Ma se volete un gusto più deciso, allora è migliore la farina di semola. In generale, nella ricetta dei cavatelli freschi fatti in casa la farina da usare è una miscela di farina 00 e semola.
La farina di semola di grano duro: assorbe poca acqua, quindi l’impasto della pasta fresca potrebbe risultare troppo duro. E’ molto tenace e presenta un’estendibilità minore, ma conferisce un aspetto ruvido e poroso alla pasta.
La farina di grano tenero: assorbe molta acqua, ha una buona estendibilità ed una tenacità medio-bassa, risultando facile da lavorare nella realizzazione della sfoglia e da cuocere.
La soluzione è quindi utilizzarle entrambe, in percentuali diverse per ottenere un impasto equilibrato e facile e veloce da gestire. Ma cercate di non comprare farine a caso. Fra le tante farine di grano tenero che affollano lo scaffale del supermercato, quelle in cui è presente la dicitura “per sfoglia” sono le più adatte. E vi renderanno il lavoro dell’impasto facile e veloce. Tecnicamente si tratta di farine che hanno un livello di residuo cenerino minimo, e consentono di realizzare ottimi risultati.
La ricetta di base della pasta fresca all’uovo prevede la farina tipo 00 e l’uso delle uova: per 100 grammi di farina, va’ aggiunto 1 uovo. Ma gli ingredienti della ricetta originale dei cavatelli è con farina e acqua, senza uova. Questa ricetta prevede l’utilizzo di un pizzico di sale e acqua tiepida, per facilitare l’idratazione dell’amido. Questo è anche l’impasto di pasta fresca senza uova da cui si ottengono orecchiette, bucatini, fusilli, strozzapreti. Ora che abbiamo capito come scegliere gli ingredienti, passiamo all’azione. Vediamo come fare i cavatelli fatti in casa passo passo, con foto e video tutorial.
Carmine Santoro, titolare di un’attività di ristorazione di successo, che ha risposto a tutte le nostre domande e curiosità. I cavatelli freschi sono un formato antichissimo, nato nel 1200 presso la corte di famiglie nobili. Ma oggi consentono la realizzazione di tante ricette facili e velocissime: con zucchine, o salsiccia, asparagi, cozze, fagioli o anche al sugo per i cavati al forno. Vediamo come si fanno i cavatelli a mano, la video ricetta, l’impasto a mano o con la macchina e come condirli.
Come fare i cavatelli: ricetta impasto facile e veloce a mano
Foto preparazione cavatelli fatti in casa
I cavatelli sono un formato di pasta fresca di semola tipica delle regioni del Molise e della Pugllia, diffusa però in tutto il Sud Italia. Campania, Sicilia e Basilicata: cosa hanno in comune tutte queste regioni? Il Sole.
Per la riuscita di un buon impasto, scegliete un luogo asciutto e non troppo areato, almeno durante la lavorazione.
Altrimenti la pasta si seccherebbe troppo e si formerebbero le tipiche screpolature o crosticine.
Abbiamo chiesto al nostro esperto, i segreti della ricetta cavatelli fatti in casa. “La ricetta tradizionale prevede i seguenti ingredienti: 350 grammi di farina 00, 150 grammi di semola di grano duro rimacinata, 300 grammi di acqua tiepida e 20 grammi di olio extravergine di oliva, da inserire nell’acqua”.
Ma qual è il procedimento per poter fare un buon impasto a mano, senza usare la planetaria o l’impastatrice professionale? “Dunque, innanzitutto, bisogna disporre le due farine diverse setacciandole insieme. Poi, occorre aggiungere l’acqua dove bisogna aver già messo i 20 grammi di olio di oliva. A questo punto, è importante mescolare e impastare energicamente per circa dieci minuti e far riposare nel canovaccio solo venti minuti”.
Ingredienti ricetta cavatelli con Bimby e non: come fare la pasta in casa
Foto cavatelli fatti in casa
Passiamo, invece, alla preparazione dell’impasto aiutandoci con una planetaria. Qual è la ricetta cavatelli con Bimby? Ingredienti e dosi per fare i cavati con Bimby o altra impastatrice possono variare? Lo abbiamo chiesto al nostro esperto, Carmine. Qual è il procedimento per fare la pasta fresca con l’impastatrice? “La prima cosa da fare è inserire nel cesto prima le due farine e mescolarle a bassa velocità. Poi, occorre aggiungere un po’ alla volta l’acqua, a cui avete già unito i 20 grammi di olio d’oliva”.
“Nel momento in cui l’impasto ha iniziato ad assumere una buona consistenza, occorre aumentare la velocità della macchina e lavorarlo per altri 3 minuti. A questo punto, bisogna togliere il tutto dall’impastatrice e farlo riposare in un canovaccio umido per trenta minuti”. Chi segue la ricetta Bimby per cavatelli freschi, deve usare la velocità Spiga, tipica per la lavorazione degli impasti.
Come si fa la forma dei cavatelli? “Il procedimento è molto semplice. Una volta fatto e riposato l’impasto, bisogna ricavare listarelle da frazionare in pezzi da un centrimetro, da cui poi ricavare i veri cavatelli”.Qual è il tempo di cottura dei cavatelli freschi?“La cottura dei cavatelli fatti in casa prevede l’immersione in acqua bollente e salata per circa 10 minuti“.
Ricette veloci per cavatelli freschi: quali sono le più facili, semplici da fare in poco tempo? I nostri utenti raccomandano speck e rucola, salsiccia e funghi, o gorgonzola e noci. “Di variabili ce ne sono tante. I più famosi sono i quelli al ragù, ovvero alla sorrentina, con sugo San Marzano e mozzarella di bufala, ripassati al forno. Io, personalmente, apprezzo molto le ricette estive, come quella sfiziosa con fiori di zucca a vongole”.
Per chiudere, abbiamo chiesto al nostro Carmine quali sono gli errori da non commettere mai:“L’errore che non bisogna fare è quello di avere fretta. E’ necessario attendere che l’impasto riposi il tempo giusto e far asciugare i cavatelli per 3 ore prima di cuocerli”.
Trucchi e consigli su come fare i cavatelli fatti in casa
Gli ingredienti per l’impasto dei cavatelli fatti in casa sono:
350 grammi di farina 00
150 grammi di semola di grano duro rimacinata
300 grammi di acqua tiepida
20 grammi di olio extravergine di oliva
Il procedimento passo passo, è il seguente:
Se si vuole fare l’impasto a mano, occorre unire le due farine diverse dopo averle setacciate.
Poi, occorre aggiungere l’acqua dove bisogna aver già messo i 20 grammi di olio di oliva.
Impastare energicamente per circa dieci minuti e far riposare nel canovaccio per venti minuti.
Se, invece, si ha a disposizione la planetaria o l’impastatrice professionale bisogna unire le due farien e aggiungere un po’ alla volta l’acqua, con l’olio.
Quando l’impasto ha iniziato ad assumere una buona consistenza, occorre aumentare la velocità della macchina e lavorarlo per altri 5 minuti.
A questo punto, bisogna togliere il tutto dall’impastatrice e farlo riposare in un canovaccio umido per trenta minuti.
Per dare la forma dei cavatelli, tagliare l’impasto a listarelle di un centimetro ciascuna, da cui si ricava il classico cavatello.
Per la conservazione dei cavatelli freschi: potete tenerli in frigorifero, per un massimo di 4 giorni. Ma i cavati freschi si possono anche congelare. Anzi, saranno ancora più buoni perché questo processo aiuta ad eliminare la farina in eccesso. Mettete la vostra pasta fresca per una mezz’ora ben separata su un vassoio, e poi chiudetela in un sacchetto da frezeer. In questo modo non si attaccherà.
Video tutorial cavatelli fatti in casa: preparazione facile e veloce
Scheda del piatto cavatelli fatti in casa
La tradizione tipica delle nostre terre, unita allo studio e all'innovazione dei nostri tempi: i cavatelli realizzati in casa richiamano l'atmosfera delle antiche masserie di montagna, riprodotta nelle nostre casa in tempi moderni. Un formato versatile e facile da realizzare, che richiama il tempo che fu.
Tempo di preparazione
30 minuti
Difficolta
bassa
Ingredienti
350 grammi di farina 00
150 grammi di semola di grano duro rimacinata
300 grammi di acqua tiepida
20 grammi di olio extravergine di oliva
Scheda del piatto cavatelli fatti in casa
La tradizione tipica delle nostre terre, unita allo studio e all'innovazione dei nostri tempi: i cavatelli realizzati in casa richiamano l'atmosfera delle antiche masserie di montagna, riprodotta nelle nostre casa in tempi moderni. Un formato versatile e facile da realizzare, che richiama il tempo che fu.
Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it.
Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione
Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico.
Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali
Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata.
Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto
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