Non esistono in commercio prodotti o farmaci per curare il Coronavirus, ne tanto meno kit di prevenzione ossigenatore per contrastare il Covid-19. E’ tutto un inganno, una frode che lascia intendere che l’utilizzo di tale kit sia utile per evitare il contagio. Lo afferma il Codacons e segnala speculazioni ad Antitrust e Polizia Postale.
Dilagano su internet fake news e tentativi di frode durante l’allarme mondiale e lo stato di Pandemia comunicata da OMS causa Covid-19. Il pericolo aumenta. Oltre alle numerose truffe a tema Coronavirus che nei giorni scorsi hanno visto protagonisti anziani ingannati porta a porta da sciacalli e ladri, continua sul web la pericolosa divulgazione di prodotti e notizie assolutamente poco attendibili.
Si tratta stavolta di un kit da ordinare comodamente online. Una volta arrivato a destinazione, conterrebbe una serie di strumenti utili per contrastare il contagio dal virus. E’ estremamente facile in un momento delicato come questo credere alle fandonie che circolano in rete come quella della vitamina C antivirus, soprattutto quando la quarantena obbliga ad avere come unico punto di riferimento televisione e social network.
Mai abbassare la guardia allora. Mantenere come uniche fonti attendibili i siti governativi ufficiali e le voci dirette di virologi e specialisti attivi. Solamente loro potranno dirci come prevenire ed evitare il dilagarsi della malattia.
Ma quali sono le maggiori frodi e bufale a tema Coronavirus da evitare sul web e via mail e cosa dice la denuncia del Codacons dopo la scoperta del kit anti contagio Covid-19?
Nuove truffe sul web a tema Coronavirus: Codacons sui kit prevenzione contro Covid-19
E’ di oggi 13 Marzo 2020 il comunicato ufficiale del Codacons. Si tratta della denuncia alle nuove e ultimissime truffe sul web a tema Coronavirus. Il nuovo antidoto miracoloso sarebbe un ossigenatore venduto come “kit di prevenzione” contro Covid-19. Il prezzo si aggirerebbe intorno ai 1000 euro e consiste in un prodotto diffuso in modo totalmente ingannevole. Lascerebbe infatti intendere che il suo corretto utilizzo elimini la possibilità di essere contagiati dal virus. A questo, si sono aggiunti dei gruppi chiusi su Facebook che vendono e spediscono in tutta Italia mascherine, ormai introvabili in giro, alla cifra di 20 euro l’una. Una vera e propria speculazione ai danni della paura dei cittadini e le limitazioni agli spostamenti.
Oltre alle frodi online, si moltiplicano anche quelle porta a porta. Sciacalli con la scusa di finti tamponi, si introducono nelle case degli anziani per commettere furti o chiedere denaro. Citofonano dicendo di essere dipendenti dell’ASL e di essere incaricati di fare il tampone domiciliare. Il Codacons ha allora incitato a prestare la massima allerta per evitare inganni di questo tipo in un momento tanto particolare. Ha poi presentato un nuovo esposto ad Antitrust, Guardia di Finanza e Polizia Postale, affinché intervengano per chiudere le pagine web dove si ripetono truffe ai consumatori. La richiesta è quella di avviare le dovute indagini nei confronti degli speculatori.
Come evitare le frodi a tema Coronavirus sul web e via mail
Il comunicato del Codacons è chiaro e incisivo. Bisogna immediatamente segnalare e denunciare tentate truffe sul web a tema Coronavirus. Vale anche per quelle porta a porta e via mail. La prima cosa, fondamentale è rimanere lucidi e diffidare da ogni falso mito che circola in rete. Nessuna vitamina al momento, kit miracoloso o mascherina fai da te guarisce dalla malattia o ne previene il contagio. Il sito del Ministero della Salute e della Protezione Civile informano costantemente circa le notizie utili e il decalogo aggiornato dei comportamenti da seguire per prevenire la diffusione del Covid-19. Qualsiasi altra fonte, costituisce qualcosa di non ufficiale e quindi da non prendere in considerazione.
Anche per la questione tamponi, non esistono assolutamente medici, infermieri o volontari che porta a porta li eseguono a casa di anziani o a bambini. Stesso discorso per le mascherine fai da te in casa con materiali improbabili data l’assenza in farmacie e negozi. Vengono infatti vendute a cifre esorbitanti su gruppi fantasma presenti su Facebook, Instagram e Whatsapp. Anche mail in arrivo da mittenti sconosciuti e di dubbia provenienza a tema Coronavirus con ultime notizie, cure miracolose o dubbie richieste, rappresentano una truffa da segnalare alle forze dell’ordine e non considerare per evitare di essere ingannati nel peggiore dei modi.