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Sciopero 25 ottobre 2019: motivi degli scioperi di bus, treni, tram e aerei

Daniela Saraco 24 Ottobre 2019
D. S.
06/08/2024

Dai motivi dello sciopero 25 ottobre 2019 di bus, treni, tram e aerei alle modalità, orari e fasce di garanzia: ecco perchè venerdì ci sarà lo stop dei trasporti pubblici.



Sono previsti seri disagi in tutta Italia. Sono garantiti tram e bus fino alle 8,45 e poi dalle 15 alle 18. Le metropolitane sono attive  fino alle 18.Dal perché dello Sciopero scuola del 25 ottobre 2019 ai motivi per i quali i mezzi di trasporto come bus, tram, metropolitane, treni e aerei scioperano: orari e modalità.

Blocco generale: a rischio scuola e trasporti, grande preoccupazione per molti settori. Scopriamo subito chi e perchè aderisce alla grande manifestazione.

Venerdì è una giornata che vede protestare insieme i lavoratori di moltissime categorie, stanche e preoccupate per le attuali condizioni di lavoro, spesso anche molto incerte.

I sindacati Cub e Sgb hanno proclamato una manifestazione  generale di 24 ore per il 25 ottobre 2019. Hanno, inoltre,  comunicato che la contestazione  è  indetta per l’aumento dei salari, delle pensioni e salario medio garantito. Inoltre si vuole ridurre l’orario di lavoro a parità di salario,  superare il Jobs Act e i contratti precari.

Sono attese ventiquattro ore di stop che provocano non pochi disagi. Un’intera giornata che serve ai lavoratori per sottolineare ulteriormente le loro richieste e le loro condizioni. Lo stop riguarda, infatti,  tutti i lavoratori di tutte le categorie pubbliche e private. Inevitabilmente  tutta la nazione sarà  colpita dal blocco. I disservizi portano sempre gravi conseguenze, come  ad un aumento del traffico cittadino, alla non copertura di intere classi scolastiche, a ritardi e rallentamenti in tutte le categorie. Ventiquattro ore che si prospettano davvero difficili.

Sciopero generale del 25 ottobre 2019: motivi degli scioperi di bus, treni, tram e aerei

Il doppio sciopero dei  mezzi-servizi pubblici mette a rischio non solo l’intera circolazione di auto, treni, mezzi ma anche aerei e uffici pubblici, piuttosto che la scuola.

Lo sciopero generale  rischia di paralizzare l’Italia. Le associazioni sindacali CUB , SGB , SI-COBAS e USI-CIT  hanno ufficializzato e proclamato il blocco nazionale di tutti i settori privati e pubblici.

I dipendenti di ATAC, l’azienda dei trasporti del comune di Roma,  aderiscono  alla protesta a partire dalle 20 fino al termine del servizio, a mezzanotte; oltre a loro, saranno in sciopero anche tutti gli altri dipendenti delle società partecipate del comune, da AMA  a Roma Metropolitane . Inoltre  si  aggiunge  la manifestazione anti-Campidoglio contro il Sindaco Raggi. A Milano l’ATM  ha già avvisato che possibili disagi per lo stop dei mezzi possono  aversi dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 al termine del mentre dalle 18 fino a fine servizio per la sola metropolitana milanese. 

Modalità degli scioperi di bus, treni, tram e aerei: fasce di garanzia

Non solo , dunque, i mezzi pubblici sono  coinvolti nel maxi sciopero di venerdì prossimo: treni, aerei, lavoratori delle autostrade a anche scuole e università hanno  lo stop generale. Non si conoscono ancora dettagli precisi sui collegamenti funzionanti, al momento i dati ufficiali dello stato di agitazione sono quelli indicati sul sito web del Ministero dei Trasporti.

Come sempre, resteranno attive le fasce di garanzia previste normalmente in caso di sciopero: gli orari e le modalità saranno diversi a seconda dei settori.

Secondo quanto comunicato al momento dal Ministero, infatti, questi i principali disagi con relativi orari che si avranno in tutte le città d’Italia:

  • Trasporto aereo: dalle 00.01 alle 24.00 del 25 ottobre 2019;
  • Trasporto ferroviario: dalle 21.00 del 24 ottobre 2019 alle 21.00 del 25 ottobre 2019;
  • Tpl e marittimo: intera giornata di venerdì 25 ottobre 2019;
  • Autostrade: dalle 22.00 del 24 ottobre 2019 alle 22.00 del 25 ottobre 2019 

Previste le fasce di garanzie, dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 17.30 fino alle 20.

Si consiglia di verificare le modalità e gli orari degli scioperi e i mezzi garantiti sui siti web o ai numeri di telefono dei servizi informazione. Per ulteriori informazioni sugli scioperi dei trasporti in programma, segnaliamo la pagina dedicata sul sito web del Ministero dei Trasporti.

© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto