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Concorsi scuola secondaria: Bussetti promette entro il 2019, news

Daniela Saraco 8 Agosto 2019
D. S.
25/08/2024

Ultime notizie sui concorsi nella scuola secondaria per l'anno 2019: il Ministro Busetti assicura il bando nei prossimi mesi, ecco gli aggiornamenti sull'uscita del bando e quanti posti disponibili.



Il ministro all’Istruzione Marco Bussetti conferma l’attivazione dei bandi per i concorsi di scuola secondaria entro fine anno. Ha anche  annunciato la presentazione in Consiglio dei Ministri di  un decreto ad hoc. Difatti, lo schema di decreto legge è già stato inviato da giorni a Palazzo Chigi per l’istruttoria preliminare per essere approvato negli incontri prima della pausa estiva.

Le importanti  novità del MIUR non sono volte solo alle procedure per i concorsi di scuola secondaria, primaria e infanzia, ma a misure regolamentari per il precariato, per il trasporto scolastico, per la sicurezza degli edifici scolastici e l’antincendio. E per i precari cosiddetti storici?

Niente paura! Il decreto del MIUR, infatti,  prevede due misure: l’avvio di percorsi abilitanti speciali ed il bando di un concorso riservato. In effetti, tre i punti cardinali da risistemare,ovvero:

  • I PAS

Saranno banditi entro il 2019 e permettono, a chi ha già insegnato a lungo da precario, di ottenere l’abilitazione.

  • Il concorso

Sarà bandita una procedura concorsuale straordinaria per la stessa categoria di docenti, sempre entro fine 2019. Le assunzioni saranno circa 24 mila, mentre altre 24 mila saranno riservate ai laureati. Per un totale di 48 mila assunzioni per la scuola secondaria.

  • Vecchi concorsi

Il Ministro  assicura che saranno assunti   anche i vincitori dei vecchi concorsi, per scorrimento delle vecchie  graduatorie. Difatti, nello schema di decreto è stata inserita  una norma che ne proroga la validità di un altro anno.

News sui concorsi scuola secondaria entro il 2019: concorso scuole secondarie di I e II grado

Il Ministro Bussetti ha anticipato la volontà di avviare in tempi brevi il concorso per le scuole secondarie di I e II grado. Quindi, il concorso sarà bandito entro la fine del 2019. Saranno effettuate circa 24 mila assunzioni, tra i docenti che abbiano almeno tre anni di servizio negli ultimi otto, nella cosiddetta terza fascia. Altre 24 mila assunzioni saranno poi riservate ai laureati. In totale  48 mila posti per la scuola secondaria, ovvero metà dei posti riservati ai precari con 36 mesi di servizio e metà con procedura ordinaria per i laureati con 24 CFU.

Potranno partecipare, pertanto, al concorso docenti 2019 ordinario tutti i candidati in possesso della laurea magistrale ma privi di abilitazione. A questo requisito, bisogna però aggiungere il possesso dei 24 CFU, ovvero crediti formativi universitari nelle discipline antro-psico-pedagogiche, come previsto dal D.L. 59/2017.

Le indicazioni, dichiarazioni e promesse di Bussetti del MIUR

Il Miur è pronto a bandire entro fine 2019 il concorso straordinario  per tutti coloro che hanno all’attivo tre anni di servizio sia nella scuola statale che paritaria. Come spiegato dal ministro Marco Bussetti, l’obiettivo è quello immettere tanti docenti in ruolo e di potersi abilitare per entrare nella 2° fascia di graduatorie di istituto. “Questa proposta legislativa riveste carattere di straordinaria necessità ed urgenza, dobbiamo rimediare alla storica carenza di personale docente abilitato all’insegnamento nella scuola secondaria e ovviare alla carenza di personale di ruolo nelle scuole statali”, le parole di Bussetti. Il Ministro  ha inoltre  affermato che la proposta è nelle mani del Presidente del Consiglio e che confida possa essere inserita “in un provvedimento legislativo urgente” da sottoporre all’esame di uno dei prossimi CdM.

© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto