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Saldi estivi 2019: date degli sconti estate e calendario per regione

Daniela Saraco 2 Luglio 2019
D. S.
31/07/2024

Iniziati con anticipo i saldi estivi 2019: date di quando iniziano e finiscono e calendario salvi estate per ogni regione e grandi città, outlet e centri commerciali.



Gli sconti di fine stagione il periodo tanto atteso  è ormai arrivato, con anticipo quest’anno rispetto alla data indicata del 6 luglio.

I saldi estate 2019 infatti sono iniziati in Campania sabato 29 giugno: grandi città come Napoli, Caserta, Avellino e Salerno sono partiti cono gli sconti. La stessa cosa hanno fatto centri commerciali e outlet dove è possibile trovare sconti già dal 50%, si pensi uno per tutti alla reggia outelet di Caserta o al Village.

Facciamo un giro immaginario tra le città più ambite di Italia  e scopriamo  tutte le date di inizio saldi. Partendo da  Milano, la data inizio saldi è il giorno 6 luglio e  la data di chiusura stabilita è domenica 25 di agosto.

Nella città di Firenze, i saldi iniziano nello stesso periodo degli altri capoluoghi di regione e si concludono il 1 settembre. A Torino gli  acquisti scontati iniziano a  luglio fino all’ ultimo giorno di agosto, Roma, lo shopping  in saldo parte il 6 luglio fino al 15 di agosto. A Napoli, così come in tutta la Campania, i saldi estate sono già iniziati il 29 luglio in anticipo e finiscono il 30 di agosto.

L’importanza di sapere esattamente la data degli sconti di fine stagione permette di prepararsi per tempo ad acquistare quei capi e quegli oggetti desiderati  a lungo durante l’anno.

Secondo i dati stimati dall’ Ufficio Studi di Confcommercio, quest’ anno per l’acquisto di capi scontati, ogni famiglia italiana spenderà poco meno di €230, per un valore complesivo intorno ai € 3,5 miliardi.

Quando iniziano i saldi estivi 2019: calendario per regione, citta, outlet e centro commerciale

Gli sconti su capi di abbigliamento, elettronica e prodotti utili per il mare, iniziano generalmente a metà Luglio. Molte persone, in partenza per le tanto attese vacanze estive, aspettano prezzi a ribasso per acquistare nuovi costumi, teli mare o solari abbronzanti. Risparmiare su tanti prodotti, permette di arricchire, per esempio, il proprio guardaroba e di poter acquistare due prodotti al costo di uno.

Per quanto riguarda la moda, ci sono dei must have che non hanno tempo. Per esempio c’è un grande ritorno per le camicie che  comunque, se vi piacciono, possono essere indossate anche in autunno.

Nell’era digitale, anche gli acquisti, spesso, avvengono sul web con molti sconti tutto l’anno proposti da innumerevoli siti. Questo ovviamente, comporta meno affluenza nei negozi e minor possibilità di vendita.

Quest’anno, anche a causa del lungo periodo di pioggia che ha rovinato già gli acquisti primaverili, i commercianti, i gestori di lidi e ristoranti, piuttosto che di locali notturni, hanno perso molti introiti.

I titolari di negozi, quindi, sperano che con l’inizio dei saldi estivi 2019 si possa smuovere qualcosa. Proprio per far fronte all’elevato calo delle vendite  in tutta Italia sono di fatto già partiti i saldi estivi, con numerosi negozi e catene commerciali che hanno anticipato gli sconti attraverso promozioni speciali e svendite, allo scopo di attirare clientela e recuperare gli affari persi.

Consigli per acquistare durante gli sconti di fine stagione

Il calendario dei saldi estivi è deciso dalle singole Regioni, che hanno pubblicato le date previste, ma anche gli obblighi di legge cui tutti i commercianti devono sottostare. Difatti,  ogni articolo in saldo deve essere  esposto con il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso.  I prodotti in saldo, inoltre,  devono essere esposti in un luogo diverso rispetto alla merce non in saldo. Infine, ancora più importante, “se il prodotto risulta difettoso, il consumatore può richiedere la sostituzione dell’articolo stesso o il rimborso del prezzo pagato dietro presentazione dello scontrino, che occorre quindi conservare”.

Onde evitare di incappare nel commerciante furbetto, elenchiamo dei consigli utili  per gli acquisti con gli sconti ed evitare le truffe:

  • Controllare bene il capo per accertarsi che non presenti difetti di fabbricazione. Non tutti i negozi effettuano cambi durante i periodi si promozione per cui è bene controllarlo prima dell’acquisto
  • Il cartellino deve riportare il prezzo di partenza, la percentuale di sconto e  il prezzo finale
  • Quando si va ad acquistare, ci si potrebbe dover trovare a percorrere chilometri, a spogliarsi e vestirsi velocemente in camerino. Quindi sono d’obbligo scarpe e vestiti comodi;
  • La percentuale  di sconto aumenta verso la fine dei saldi. Attenzione però,  si rischia di non trovare più la taglia giusta.

Calendario saldi estivi 2019 per ogni regione aggiornato con data inizio

Ogni regione ha un calendario di date leggermente diverso: infatti i periodi di inizio e fine saldi, estivi e invernali sono stabiliti da Comuni e Regioni.

Gli sconti all’inizio sono generalmente intono al 20-30%, per poi arrivare intono al 40-50%. È preferibile quindi diffidare da sconti eccessivi, in quanto probabilmente si tratta di capi di collezioni precedenti che non dovrebbero essere presenti nei negozi, se non espressamente indicato. Ultimamente si sta anche diffondendo l’usanza di giornate “ fuori tutto”, che nella data stabilita, raggiungono percentuali di sconto altissime.

  • Abruzzo: 6 luglio – 29 agosto
  • Basilicata: 2 luglio – 2 settembre
  • Calabria: 6 luglio – 1° settembre
  • Campania: 29 giugno – 28 agosto
  • Emilia Romagna: 6 luglio – 30 agosto
  • Friuli-Venezia Giulia: 6 luglio – 30 settembre
  • Lazio: 6 luglio – 15 agosto
  • Liguria: 1° luglio – 14 agosto
  • Lombardia: 6 luglio – 3 settembre
  • Marche: 6 luglio – 1° settembre
  • Molise: 6 luglio – 30 agosto
  • Piemonte: 6 luglio – 26 agosto
  • Puglia: 6 luglio – 15 settembre
  • Sardegna: 6 luglio – 30 agosto
  • Sicilia: 1° luglio – 15 settembre
  • Toscana: 6 luglio – 30 agosto
  • Umbria: 6 luglio – 30 agosto
  • Valle d’Aosta: 6 luglio – 20 agosto
  • Veneto: 6 luglio – 31 agosto
  • Provincia autonoma di Bolzano: 5 luglio – 17 agosto
© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto