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Maxi concorso regione Campania: come prepararsi e cosa studiare

D. S.
17/11/2024

Ultime novità sul maxi concorso regione Campania: come funziona partecipare e inviare la domanda, date e scadenze, come prepararsi al concorsone e cosa studiare per superarlo.


Vincenzo De Luca sul Maxi concorso regione Campania

Vincenzo De Luca

Tantissimi i candidati che hanno presentato la domanda di partecipazione al concorso della regione Campania bandito da pochissimi giorni per un totale di 2175 posti alla RegioneMa come studiare per la prova preselettiva e come prepararsi alla risoluzione dei test Formez? Scopriamolo subito!

I primi classificati nell’ambito delle graduatorie definitive di merito relative ai profili messi a bando, saranno nominati vincitori e assegnati alle amministrazioni interessate per l’assunzione a tempo indeterminato.

Ma quante prove bisogna superare? Il maxi concorso è articolato in quattro fasi, ovvero:

La prova preselettiva, la prima e dunque la più importante che permette la partecipazione agli step successivi, prevede ottanta  domande da svolgere in ottanta minuti. Cinquanta riguardano  quesiti di natura logico-matematica-deduttiva o la comprensione di un testo. Le altre trenta domande si basano  su concetti di diritto costituzionale, amministrativo, regionale, geografia politica,regolamento e statuto della Regione Campania.

Come prepararsi per il maxi concorso regione Campania: cosa studiare e quali sono le materie

Non pochi gli argomenti da studiare, quindi. L’ esercitazione continua e costante può risultare    l’unico metodo per non trovarsi impreparati. Ma come prepararsi? In commercio esistono diversi strumenti per impegnarsi nel superamento delle prove preselettive. Le risorse più utilizzate sono manuali, app per android e software di simulazioni. Vediamo insieme come utilizzarle al meglio.

Per il primo bando del maxi concorso alla Regione Campania per titoli ed esami si prevede l’assunzione a tempo indeterminato di 950 unità di personale non dirigenziale di categoria D. Dei 950 posti banditi, 328 sono per inserimenti presso la Regione Campania, 15 presso il Consiglio regionale della Campania e 607 presso gli enti locali della Regione Campania.

I testi da superare si basano su quesiti saranno di tipo attitudinale per la verifica delle capacità logico-deduttive, logico-matematiche e critico-verbali e sul diritto in vari ambiti,ossia:

Come prepararsi per la prova scritta del concorso in Regione Campania

La prova scritta, invece, consisterà in un test di sessanta domande a risposta multipla. Le materie su cui verterà la prova sono differenti in base al profilo per cui ci si candida. La fase che segue è poi quella di formazione e rafforzamento.Infine, la prova orale,distinta per ciascun profilo, si basa su  un colloquio interdisciplinare sulle materie oggetto della prova scritta. E’ essenziale la conoscenza della lingua inglese, delle tecnologie informatiche e della comunicazione e del Codice dell’amministrazione digitale.

Per l’esercitazione ai test, tanti i siti gratuiti, le app e i software che mettono a disposizione la stessa tipologia di quiz proposti al concorso. Esercitarsi con questi quiz è dunque indispensabile per avere una possibilità di successo. In questo modo si ottiene:

Dichiarazioni di Vincenzo De Luca su maxi concorso regione Campania

Grande svolta per la Regione Campania con l’attivazione del primo bando per il maxi concorso. Il presidente della Regione Campania,Vincenzo De Luca, ha dichiarato “Ad ottobre tremila campani potranno essere avviati al mondo del lavoro; il che vuol dire che cambieremo la vita a tremila persone. In dodici ore alcune migliaia i candidati iscritti sulla piattaforma.Non sono profili generici” – Comunica ancora De Luca a sindaci e sindacati – Ma una esigenza reale. Questo piano nasce infatti da una indagine conoscitiva sui vuoti di organico che si sarebbero venuti a creare da qui a tre anni negli enti pubblici.Stiamo ringiovanendo e qualificando la Pubblica amministrazione, un passo storico”.

Per far parte di questo cambiamento storico, dunque, prepararsi al superamento della prova preselettiva senza perdere nenache un giorno di studio!

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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto