Nel dopoguerra è tra i principali artefici della ricostituzione dell’organizzazione giovanile, la FGCI.
Ebbe un ruolo molto importante nel movimento comunista internazionale con il processo di distanziamento dall’Unione Sovietica e l’elaborazione del modello dell’eurocomunismo.
Allo stesso tempo tenta di realizzare, collaborando con Aldo Moro, il compromesso storico. Personaggio molto popolare, rispettato dagli avversari e amato dai propri militanti, al suo funerale partecipò più di un milione di persone. In seguito alla sua scomparsa, alle elezioni europee del 1984, per la prima e unica volta il PCI supera la Democrazia Cristiana.
Scarica la mappa concettuale e gli appunti su Enrico Berlinguer con analisi del testo, utili per i compiti in classe e le interrogazioni.
Chi era Enrico Berlinguer: storia, trama e analisi del testo per compiti ed esami – scarica PDF
Enrico Berlinguer è nato il 25 maggio 1922 a Sassari. Suo padre è l’avvocato Don Mario Berlinguer, Nobile e Cavaliere antifascista e ufficiale durante la Prima guerra mondiale.
Nell’agosto 1943, a 21 anni, si iscrive al Partito Comunista Italiano, poco fuori Sassari.
Il 23 giugno 1944 Mario Berlinguer porta Enrico alla riunione del governo; qui incontra per la prima volta Togliatti. Il giovane dà una buona impressione di sé, e in poco tempo ottiene un impiego nel PCI nel movimento giovanile.
Tra il dicembre 1945 e il gennaio 1946 Enrico viene eletto nel Comitato centrale. Nel 1946 è a capo della delegazione che visita l’Unione Sovietica.
Tra il 4 e il 10 gennaio 1948 si svolge il VI Congresso del PCI: Enrico viene eletto nella Direzione. L’anno successivo viene ricostruita la Federazione Giovanile Comunisti Italiana: Enrico ne è il segretario.
Nel 1950 Enrico è segretario della Federazione Mondiale della Gioventù Democratica, con sede a Budapest. Nel 1952 si conclude il mandato di Enrico, che tuttavia continua a militare nell’organizzazione.
Tra il 30 gennaio e il 4 febbraio 1960 si svolge a Roma il IX Congresso: Enrico entra a pieno titolo nella Direzione. Alle elezioni del 19 maggio 1968 la Direzione del PCI candida Enrico come capolista nel Lazio. Paradossalmente il suo voto risulta essere l’unico contrario alla candidatura.
Il 7 giugno 1984 Enrico tiene un comizio a Padova, in vista delle successive elezioni europee. Durante l’intervento viene colpito da un ictus; tuttavia continua il discorso fino alla fine.
Enrico Berlinguer è morto il giorno 11 giugno 1984, a causa di un’emorragia cerebrale. Il corteo con la bara, accompagnato dalla musica dell’Adagio, sfilò dalla sede del PCI a piazza San Giovanni.
Riassunto breve e frasi del Berlinguer, citazioni e aforismi famosi
Raccolta delle più belle frasi di Enrico Berlinguer, citazioni da condividere su Facebook e aforismi famosi del segretario del Partito Comunista Italiano.
- Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e con gli oppressi, non c’è più scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull’ingiustizia;
- I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela;
- Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno;
- Io le invettive non le lancio contro nessuno, non mi piace scagliare anatemi, gli anatemi sono espressioni di fanatismo e c’è troppo fanatismo nel mondo;
- Il comunismo è la trasformazione secondo giustizia della società;
- Una società più austera può essere una società più giusta, meno diseguale, realmente più libera, più democratica, più umana;
- I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le istituzioni a partire dal governo, gli enti locali, gli enti di previdenza, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la Rai tv, alcuni grandi giornali;
- La questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico;
- Sul sole dell’avvenire oggi discutono più gli scienziati che i comunisti;
- Il rispetto delle alleanze non significa che l’Italia debba tenere il capo chino;
- L’esperienza compiuta ci ha portato alla conclusione che la democrazia è oggi non soltanto il terreno sul quale l’avversario di classe è costretto a retrocedere, ma è anche il valore storicamente universale sul quale fondare un’originale società socialista.
Mappa concettuale di Enrico Berlinguer per esami e compiti a scuola
Anagrafica Principale | |
A soli 21 anni si iscrive al Partito Comunista Italiano, iniziando così la sua carriera nel mondo della politica. Con gli anni scala le vette arrivando a detenere a pieno titolo la direzione del PCI. Ebbe un ruolo molto importante nel movimento comunista internazionale con il processo di distanziamento dall'Unione Sovietica e l'elaborazione del modello dell'eurocomunismo. Muore l'11 giugno 1984, a causa di un'emorragia cerebrale. | |
Nome e Cognome | Enrico Berlinguer |
Data di nascita | 25/05/1922 |
Luogo di nascita | Sassari |
Professione | Funzionario di partito |
Anagrafica Principale | |
A soli 21 anni si iscrive al Partito Comunista Italiano, iniziando così la sua carriera nel mondo della politica. Con gli anni scala le vette arrivando a detenere a pieno titolo la direzione del PCI. Ebbe un ruolo molto importante nel movimento comunista internazionale con il processo di distanziamento dall'Unione Sovietica e l'elaborazione del modello dell'eurocomunismo. Muore l'11 giugno 1984, a causa di un'emorragia cerebrale. | |
Nome e Cognome | Enrico Berlinguer |
Data di nascita | 25/05/1922 |
Luogo di nascita | Sassari |
Professione | Funzionario di partito |