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Bando di concorso regione Campania 2019: invio domanda entro 8 agosto

Daniela Saraco 16 Luglio 2019
D. S.
05/08/2024

Ultime notizie sul bando di concorso della regione Campania 2019: news su come partecipare e come funziona l'invio della domanda che bisogna fare entro il giorno 8 agosto.



Sono stati pubblicati i primi due bandi del maxi concorso regionale in Campania per l’inserimento di circa diecimila nuove assunzioni a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione. I bandi informano sui  requisiti necessari per partecipare al concorso . Vediamo come  inviare la domanda entro l’otto agosto  e come prepararsi alle varie prove di ammissione.

Secondo quanto annunciato dal governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e dal Ministro Bongiorno, scattano le prime operazioni per attivare il Concorso regione Campania. Nei primi bandi, resi noti da Palazzo Santa Lucia, i posti da assegnare saranno, in totale, 2.175 da inserire subito dopo l’estate negli uffici di pertinenza.

Si arriverà, successivamente, all’inserimento di circa diecimila persone per diverse figure professionali negli uffici amministrativi di tutta la Regione.

Il primo bando di concorso della regione Campania 2019 prevede l’assunzione a tempo indeterminato per titoli ed esami, di 950 figure non dirigenziali appartenenti alla Categoria D. La distribuzione dei posti prevedrà la dislocazione di 328 posti presso la Regione Campania. 15 all’interno del relativo Consiglio Regionale. I restanti 607 presso diversi enti locali presenti sul territorio.

Il secondo bando prevede, invece, l’assegnazione di altri 1225 posti con contratto a tempo indeterminato. La distribuzione sul territorio prevede 187 posti presso la Regione Campania, 18 nelle sedi del Consiglio regionale della Campania e gli altri 1020 posti nelle sedi dei vari enti locali della Regione stessa.

Bando di concorso regione Campania 2019: come inviare la domanda e partecipare

Dopo diversi posticipi e tanti dubbi sui requisiti previsti per partecipare alle prove, prende finalmente il via il maxi concorso in regione Campania 2019 che offrirà migliaia di posti di lavoro in molti enti locali del territorio campano.

Partecipare al concorso Regione Campania 2019 costituisce una validissima opportunità lavorativa in un momento storico così critico ed incerto per il futuro professionale di moltissimi giovani.

Le  procedure concorsuali saranno gestite dalla Commissione RIPAM, che per l’espletamento delle fasi successive, si avvarrà del Formez PA.

L’invio della domanda per partecipare al concorso della Regione Campania, potrà essere inoltrato sul sito ripam.cloud, a partire dal dieci luglio  entro e non oltre  l’otto agosto.

Tramite il portale Riqualificazione.formez, o sul sito della Regione Campania, saranno disponibili  poi, le date e il luogo dove si svolgeranno le prime prove pre-selettive. Saranno fornite ai partecipanti , inoltre, ulteriori informazioni in merito alle varie fasi di prove e la pubblicazione dei nomi dei candidati risultati idonei ed ammessi alle prove seguenti.

La domanda secondo il bando di concorso regione Campania 2019, può essere inoltrata anche per categorie differenti. Per  l’invio della domanda non è necessaria la Pec. Basta un semplice indirizzo email. I soggetti interessati a partecipare al concorso, dovranno, innanzitutto, registrarsi al portale ripam.cloud.

Consigli per il corso concorso della regione Campania come prepararsi

Il bando di concorso regione Campania 2019 prevede una prova:

  • Preselettiva, distinta per ogni categoria di profilo;
  • Selettiva scritta, distinta per i profili professionali riservata ai candidati che avranno superato la prova preselettiva;
  • Fase di formazione e rafforzamento della durata complessiva di 10 mesi, distinta per i profili professionali, alla quale saranno ammessi i candidati secondo l’ordine della graduatoria provvisoria di merito.
  • Una prova orale, per ciascuno dei profili messi a concorso. Che dovrà essere sostenuta da coloro che avranno superato la verifica finale della fase di formazione e rafforzamento.
    All’esito positivo della prova orale, la commissione esaminatrice produrrà la graduatoria di merito sommando i punteggi conseguiti nelle varie prove.

La prova preselettiva si basa sul superamento di  un test in ottanta minuti, composto da ottanta quesiti a risposta multipla, di cui:

  • Cinquanta attitudinali consistenti in una serie di quesiti a risposta multipla per la verifica della capacità logico-deduttiva, di ragionamento logico-matematico e critico-verbale;
  • Trenta basati sulla conoscenza del diritto:
  • Costituzionale con particolare riferimento al titolo V della Costituzione;
    • Amministrativo con attinenza alla normativa in materia di accesso, trasparenza e anticorruzione, disciplina del lavoro pubblico;
    • Regionale e degli enti locali con richiamo  allo statuto e all’ordinamento della Regione Campania;
  • Geografia politica ed economica della Regione Campania.

Per prepararsi alle prove e cercare di ottenere il massimo del punteggio, bisogna, dunque, esercitarsi sulle materie sopra elencate. Oltre ai testi, che costituiscono un valido strumento per la preparazione alle prove, aggiornati. Inoltre, secondo le nuove tipologie di test, esistono una serie di simulatori on line.

I test richiedono  molto esercizio per essere risolti. Il consiglio quindi è quello di esercitarsi quanto più possibile!

© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto