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Come lavorare alle poste con o senza laurea: requisiti e stipendio

Daniela Saraco 19 Giugno 2019
D. S.
15/08/2024

Consigli per sapere come lavorare alle poste come portalettere, sportello e come impiegato, con o senza laurea: requisiti e stipendio, sezione lavora con noi e invia curriculum.



Uno dei lavori più ricercati dagli italiani è quello del postino, per cui la ricerca di bandi e concorsi a poste italiane è sempre molto alta.

Per questo vogliamo offrirvi utili consigli per sapere come lavorare alle poste con o senza laurea: requisiti necessari per diventare porta lettere con la terza media o fare il postino allo sportello con diploma. Infine il concorso per fare l’impiegato, funzionario, dirigente e direttore di ufficio postale. Le assunzioni possono essere con contratto a tempo indeterminato, come spesso accade per lo sportello, e a tempo determinato o part time, come invece accade per i portalettere. Questo è soprattutto legato alle esigenze di personale assente, picchi di stagione, necessità di risorse umane per specifici uffici e zone.

Le selezioni sono attive su tutto il territorio nazionale. Si rivolgono a candidati diplomati o laureati e non è richiesta esperienza. La raccolta delle candidature avviene online, tramite la sezione web Poste Italiane Lavora con noi.

Come lavorare alle poste con o senza laurea: requisiti per fare il portalettere o postino

I nuovi posti di lavoro per portalettere prevedono, ogni anno,  l’inserimento mediante contratti a tempo determinato, per il periodo primaverile, estivo, autunnale o invernale. Si tratta di un lavoro temporaneo a carattere stagionale e il contratto ha una durata di 3 mesi circa. Lo stipendio non viene precisato ma si aggira intorno ai 1.100 Euro al mese.

Per lavorare come postini per poste Italiane è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere diplomati o laureati, in particolare possedere un diploma di scuola media superiore con voto minimo 70/100 oppure diploma di laurea, anche triennale, con voto minimo 102/110;
  • patente di guida;
  • idoneità alla guida del motomezzo aziendale (generalmente è il motorino Piaggio liberty 125 cc);
  • certificato medico di idoneità generica al lavoro rilasciato dalla USL/ASL di appartenenza o dal proprio medico curante;
  • per la sola provincia di Bolzano, patentino del bilinguismo.
    Non sono richieste conoscenze specifiche.

Per proporre la candidatura basta inviare la propria domanda tramite la sezione Lavora con noi sul Sito di Poste Italiane entro e non oltre la scadenza fissata e cliccare il tasto “ candidati”.

È possibile esprimere una sola preferenza per quanto riguarda l’area territoriale in cui si vorrebbe lavorare.Le Risorse Umane Territoriali di Poste Italiane contatterà i candidati  per la presentazione di un test di logica che può essere svolto sia in una delle sedi aziendali che online. In caso di esito positivo del test, il candidato dovrà presentarsi per un colloquio e per la prova d’idoneità alla guida .

Stipendio direttore, impiegato e cassiere alle poste quanto si guadagna

In Italia non esiste il salario minimo, così come avviene in Europa, bensì dei minimi sindacali fissati dai contratti collettivi.

Dopo il rinnovo del contratto Poste Italiane nel 2018 che ha visto accesi confronti tra i sindacati e l’ azienda,entrano in vigore importanti novità per gli stipendi dei lavoratori.

Nel testo del rinnovo del CCNL è stata formalizzata l’indennità di cassa, che verrà erogata ad importo pieno, nei confronti degli Operatori di Accoglienza (ODA) e Operatori Postemobile. Prevista la cessione solidale delle ferie e in materia di malattia viene introdotto un ulteriore anno di aspettativa gestionale, allargato il novero delle gravi patologie. In tema di maternità e paternità, il congedo parentale potrà essere fruito anche a ore, con estensione del trattamento di miglior favore (80%) sino al sesto anno di vita del bambino, e non più sino al terzo. Stabilite, inoltre, nuove regole in termini di assunzioni con contratto a tempo determinato e di passaggi professionali.

Come tutti gli stipendi, anche quelli degli operatori di Poste Italiane varia a seconda del ruolo che si occupa. Lo stipendio medio mensile in Poste Italiane parte da circa €1.000 per un lavoro da Operaio/a ed arriva a  €2.300  circa per chi ricopre il ruolo  da Direttore.

Inoltre, esistono una serie di benefit da aggiungere alla quota mensile stipendiale,ovvero:

  • TFR;
  • tredicesima;
  • quattordicesima;
  • buoni pasto di 5 euro;
  • maturazione di 2 giorni di ferie ogni 30 di lavoro.

Se siete interessati a lavorare con Poste Italiane, consultate, periodicamente, il sito Lavora con Noi di Poste Italiane per proporre la vostra candidatura!

© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto