Il nuovo esame di Stato 2019 presenta diverse novità. Tra le più significative, c’è l’abolizione della terza prova, i cambiamenti del tema e la nuova prova orale. Cambiamenti significativi che da un lato hanno semplificato alcune fasi della Maturità delle scuole superiori. Ma dall’altro hanno reso più complessa la gestione dello studio, con l’introduzione di una seconda materia durante la seconda prova, ad esempio.
Gli studenti che sosterranno l’esame di maturità 2019 per la prima volta, hanno potuto consultare alcune “tracce svolte” sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Si tratta di quadri di riferimento nello svolgimento degli scritti, che illustrano sommariamente come saranno strutturate le prove per i diversi indirizzi di studio.
Le prime indicazioni erano state fornite già nel decreto 62 del 2017. Ma ora che le date dell’esame di Stato 2019 si fanno sempre più vicine, è arrivato il momento di testare le nuove tipologie di svolgimento degli scritti ideati dal Ministero.
Come anticipato, non c’è più òa terza prova, quella che veniva elaborata dai commissari interni ed esterni. Le prove scritte che concorreranno alla formazione del voto o punteggio finale, sono solamente la prima prova e la seconda prova. Le tracce da quest’anno sono decise solamente dal Miur. Gli studenti saranno valutati quindi per lo svolgimento delle stesse prove scritte nazionali.
Date della Maturità 2019: quando si svolgono le prove scritte e orali degli esami di stato
I maturandi dovranno fare i conti con le novità introdotte dal Ministero già durante la prima giornata d’esame. Infatti alla prima prova scritta non ci sarà più il tema di storia e le tracce saranno sette, riferite a tre tipologie di prove.
- 2 tracce di analisi del testo;
- 3 tracce di testo argomentativo;
- 2 tracce per il tema di attualità.
Le tracce dell’analisi del testo verteranno su argomenti trattati nei programmi scolastici dopo l’Unità d‘Italia. Il nuovo tema argomentativo sostituirà il saggio breve e per il tema di attualità gli studenti potranno scegliere tra due diversi argomenti.
Le date della maturità 2019 sono uguali in tutta Italia e sono stabilite dal Miur. Il Miur ha fissato pertanto solo le date della prima e della seconda prova. Gli esami orali, invece, variano da scuola a scuola, in base al tempo necessario alle commissioni per la correzione delle prove scritte. In ogni caso, l’inizio della prova orale sarà certamente anteriore agli anni passati, non essendoci più la terza prova.
La data della prima prova 2019 è stata fissata il 19 giugno, mentre la data seconda prova 2019 si svolgerà il 20 giugno. La prima prova del 19 giugno è composta da 7 tracce: gli studenti ne dovranno scegliere una in base alle proprie capacità.
Novità MIUR degli esami di stato 2019 per prima e seconda prova
La seconda prova sarà invece multidisciplinare per tutti gli indirizzi di studio che hanno più di una materia caratterizzante. Ai licei classici sarà proposto un testo in prosa con informazioni sintetiche sull’opera, preceduto e seguito da parti tradotte per consentire una migliore comprensione e interpretazione del brano e alla collocazione storico-culturale.
Il Ministero potrebbe optare per una seconda prova mista, che inserirebbe più materie caratterizzanti il percorso di studio degli studenti. Quindi al Classico potrebbe esserci sia il latino che il greco. Mentre allo Scientifico, la struttura della prova prevede la soluzione di un problema a scelta del candidato tra due proposte e la risposta a quattro quesiti su otto (da poter scegliere, ovviamente). E, anche in questo caso la prova potrebbe riguardare entrambe le discipline caratterizzanti, cioè la matematica e la fisica.
I criteri di ammissione all’esame delle superiori funzioneranno in modo diverso dalla maturità dell’anno scolastico 2018-2019. Per essere ammessi al nuovo esame di Stato non sarà più necessario avere la sufficienza in tutte le materie, ma basterà la media del sei, a cui contribuirà anche il voto in condotta. Non ci sono novità, invece, circa la composizione delle commissioni che saranno ancora miste, composte da tre commissari esterni, tre interni e un presidente di commissione esterno.