Vacanza a Bologna: cosa fare e dove andare, cosa vedere e quando
Redazione Controcampus 1 Aprile 2019
R. C.
06/08/2024
Ecco come organizzare una vacanza a Bologna: breve guida per sapere cosa fare e dove andare nella città Dotta, idee e consigli su cosa vedere e quando visitarla per un soggiorno indimenticabile.
Bologna
Se ti stai chiedendo cosa fare a Bologna in un fine settimana in famiglia o con amici, sei nel posto giusto.
Qui troverai tanti consigli su dove andare a dormire per una vacanza economica e cosa vedere a Bologna, sia di giorno che di sera, in estate o in inverno.
Grazie ai suoi quasi 40 km di portici, è visitabile in qualsiasi periodo dell’anno.
Cosa fare in vacanza a Bologna? In questo articolo troverai le risposte che cerchi.
Nella citta Dotta potrai trovare mille cose interessanti da vedere, piazze, chiese e musei, sia in centro che nei dintorni, e tante cose da fare per divertirti in compagnia, sia di giorno che di sera.
Se il tuo obiettivo è una vacanza studio o un viaggio della maturità, questo città è il luogo giusto.
La città è sede dell’Università più antica del Mondo Occidentale e offre agli studenti tante occasioni per studiare e divertirsi.
Sei un appassionato di buon cibo e ottimi vini ma non sai dove andare a mangiare e cosa mangiare a Bologna durante la tua vacanza? Qui troverai gli spunti giusti per scegliere i locali dove assaggiare la cucina tipica romagnola ascoltando l’incantevole voce di Lucio Dalla.
Vacanza a Bologna: cosa fare in estate e autunno, dove andare, studenti, famiglia, coppia
Ecco cosa fare in vacanza a Bologna, cosa vedere in città e dintorni e quando visitarla, in base ai suoi 3 appellativi: la Dotta, la Rossa e la Grassa.
La Dotta perchè qui è nata la prima Università Italiana. Se sei uno studente universitario che sta pensando di oraganizzare una vacanza studio, Bologna ospita la più antica Università del Mondo Occidentale, l’Alma Mater Studiorum, nata nel 1088. Attualmente vede la presenza della sede centrale, e di altre sedi periferiche sul territorio romagnolo: Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini.
Poichè si tratta di una città universitaria, è l’ideale per gli studenti che vogliono organizzare una vacanza per festeggiare la maturità; potranno trovare comode sistemazioni dove andare a dormire, a prezzi economici, anche nel centro della città. E di certo non mancherà il divertimento a Via del Pratello, una famosa strada situata nel centro storico della città.
La Rossa per il colore caratteristico dei suoi edifici che potrai ammirare una volta arrivato in cima alla Torre degli Asinelli.
La Grassa fa riferimento alla tradizione culinaria e più in generale dell’Emilia Romagna. Famosa per essere la città della mortadella, dei tortellini, delle lasagne e del lambrusco, la cultura gastronomica di questa regione italiana si basa molto su insaccati, salumi e formaggi come lo Squacquerone.
Sono tante le cose da fare e da vedere a Bologna e dintorni. Fuori città possiamo ammirare dei panorami mozzafiato grazie alle splendide colline e ai caratteristici calanchi argillosi. In primavera o in estate è possibile organizzare dei pic-nic romantici o delle escursioni a piedi o in moto.
Cosa vedere e cosa fare per le vacanze a Bologna in un fine settimana
Vista dall’alto
Cosa vedere a Bologna in un weekend o in un giorno? Da visitare è sicuramente la casa museo di Lucio Dalla e la sua Piazza Grande, che nello specifico è Piazza Cavour.
Assolutamente da non perdere è una passeggiata a Piazza Maggiore, luogo simbolo della città e dove nel medioevo si riuniva il popolo e si svolgeva il mercato. Al centro della piazza troviamo il Crescentone, una piattaforma pedonale di granito rosa costruita in epoca fascista.
Nel 1945, il 25 aprile, un carrarmato americano la danneggiò con i suoi cingoli e da allora è diventata simbolo della liberazione nazi-fascista.
Intorno alla piazza bolognase possiamo vedere gli edifici storici della comunità come: Palazzo Comunale, Palazzo del Podestà e Palazzo dei Bianchi. Oggi la piazza è conosciuta anche per il Crescentone e per lo scivolo di accesso.
Da visitare in Piazza Maggiore è la Basilica di San Petronio, dedicata a Petronio, vescovo di della città dal 431 al 450 e patrono cittadino. In questa basilica venne incoronato Imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V, nel 1530. La facciata della basilica è rimasta incompiuta ma l’elemento caratterizzante è il portone centrale, realizzato da Jacopo Della Quercia con scene dell’Antico e Nuovo Testamento.
Una cosa da fare assolutamente è salire i 498 scalini della Torre degli Asinelli. Dalla cima godrai di un panorama stupendo. Insieme alla Torre Garisenda, più bassa rispetto alla quella degli Asinelli, svolgevano funzione militare difensiva ma erano anche simbolo dello status raggiunto dalle famiglie nobili dalle quali derivano i loro nomi.
Info una vacanza a Bologna: quali chiese vedere in un weekend
Non può mancare in un viaggio a Bologna di un fine settimana o di un giorno, un tour delle chiese cittadine.
Cattedrale di San Pietro: è il Duomo. Papa Gregorio XIII le attribuì il titolo di Metropolitana. Si trova su via Indipendenza ed oggi appare con un gusto spiccatamente barocco anche se le sue origini risalgono al X e XI sec. Al suo interno sono conservate opere di Ludovico Carracci e Alfonso Lombardi, caratteristico della chiesa è la torre campanaria con la sua campana da 33 quintali.
Basilica di Santo Stefano: conosciuta anche come Complesso delle Sette Chiese. Nel V sec. l’allora vescovo Petronio fece costruire la Chiesa del Santo Sepolcro con l’intenzione di far costruire poi un complesso di chiese che rappresentassero la Passione di Cristo. All’interno della basilica di santo Stefano possiamo ammirare il chiostro medievale e il cortile di Pilato.
Chiesa del Santo Sepolcro: si dice che parte del complesso sorga sui resti di un tempio di Iside. Questa chiesa doveva rappresentare fedelmente la stanza in cui furono deposti i resti di Cristo dopo la sua morte. Le spoglie di San petronio furono spostate nel 2000 da questa chiesa e furono portate nella Basilica di San Petronio.
Santuario della Madonna di San Luca: si trova sul promontorio del Colle della Guardia. Questo santuario presenta il portico più lungo al mondo, 666 arcate e 15 cappelle che partono dalla Porta Saragozza, nel centro storico della città per facilitare la processione della Beata Vergine di San Luca.
Cosa vedere e quando a Bologna: musei e fiere d’arte
Monumenti da visitare
E’ una città che ha fatto dello sviluppo artistico-culturale un punto di forza, grazie alla presenza sul territorio di numerosi musei e di eventi artistici a livello internazionale.
Un esempio è Arte Fiera, la più antica fiera d’arte contemporanea d’Italia, che si tiene nella zona fieristica della città in una settimana compresa tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio.
Quali musei visitare a Bologna? Quali sono i più importanti?
In città ci sono molti musei che spaziano dall’archeologia all’arte contemporanea.
Ecco un elenco dei posti dove non mancare durante le vostre ferie emiliane.
Civico Archeologico: situato all’interno di Palazzo Galvani. E’ stato aperto al pubblico nel 1881 e contiene al suo interno una prestigiosa collezione di repertio che vanno dalla preistoria all’età romana.
Civico Medievale: sorto nel 1881 all’interno del palazzo Ghisilardi-Fava. Al suo interno sono conservate delle importanti testimonianze del Medioevo cittadino come dei manufatti Altomedievali risalenti al VII-IX sec.
Pinacoteca Nazionale: dedicata ai pittori della scuola emiliana con opere dal XIII al XVIII sec. Conserva opere di giotto, perugino e il Parmigianino.
MAMbo – Museo d’Arte Moderna situato all’interno della Galleria d’Arte Moderna, voluta da una nobildonna che donò al comune la sua collezione. Inaugurato nel 2007 raccoglie opere dalla seconda metà del 1900 ad oggi.
Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it.
Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione
Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico.
Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali
Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata.
Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto
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