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Giovanni Basile, presidente della Fondazione Teatro M. Severino: il ricordo del figlio

R. C.
15/11/2024

In ricordo di Giovanni Basile, presidente della Fondazione Teatro di Mercato San Severino: l'ultimo tributo al grandissimo maestro, le parole del figlio Gaetano E’ calato il sipario sulla suggestiva stagione teatrale promossa dal Dott.


Giovanni Basile

Giovanni Basile

Giovanni Basile, compianto ed amato Presidente della Fondazione Teatro Città di Mercato S. Severino. Si sono concluse ad aprile, in un tripudio d’emozioni, le due rassegne, targate 2014-2015, organizzate dalla Fondazione Teatro e patrocinate dal Comune di Mercato S. Severino.

Intervista esclusiva al Direttore Artistico Gaetano Basile ed al Responsabile del Teatro Comunale, Fabio Stornaiuolo.

E’ stata una stagione ricca di brio, verve e originalità, ingemmata da spettacoli avveniristici, sublimi, dotati di grande impatto emotivo. Dal retaggio classicista de “L’opera da tre soldi” di Brecht agli afflati contemporanei di “Oggi Sto da Dio” di Assisi, Guaccero e Sabatucci, sino a lambire l’impronta ritmica della rassegna musicale “Sulle Note Blues, Crossover & Jazz”, organizzata dal Direttore Artistico Gaetano Basile, giovane e brillante laureando in musicologia presso il Conservatorio di Salerno.

Rassegna Teatrale 2014-2015 organizzata dal Presidente Giovanni Basile

I sedici spettacoli andati in scena, da novembre ad aprile, nella suggestiva cornice del Teatro di Mercato S. Severino hanno riscosso un inaspettato successo. Nel corso dell’entusiasmante stagione, infatti, lo storico Comunale, fiore all’occhiello della cultura salernitana, è assurto al nobile rango di fucina di talenti e divertissement pascaliani, assumendo le vesti di un tempio destinato a sviscerare le emozioni, i sorrisi, i sentimenti e gli applausi della platea.

Entrambe le rassegne (teatrale e musicale), infatti, sono state scalfite da afflati qualitativi davvero invidiabili. A calcare il palcoscenico del Comunale, quest’anno, sono stati numerosi ed apprezzati personaggi del panorama artistico e musicale italiano, tra i quali: Serena Autieri, Sergio Assisi, Bianca Guaccero, Milena Miconi, de Divitiis dei Neri per Caso, Deidda Brothers, Luigi Raoul De Luca e Adriana Fiorillo. Degno di nota è stato, inoltre, il lavoro svolto dal Direttore del Teatro, Fabio Stornaiuolo, e dall’Avv. Andrea Torre, al quale è toccato l’arduo compito di sostituire lo storico, dinamico e geniale Presidente Giovanni Basile.

Un cartellone di alta qualità, pingue di varietà e talenti, ideato e fortemente voluto, come detto, dal Dott. Giovanni Basile, che purtroppo è scomparso il 13 gennaio scorso, lasciando un incolmabile vuoto nell’intera comunità sanseverinese. Il Dott. Giovanni Basile, infatti, non era soltanto il Presidente della Fondazione Teatro, ma era un professionista senza etichette ed ipocrisie. Un uomo perbene, dotato di grandi qualità morali. Un umile, onesto ed infaticabile lavoratore che ha lasciato, in tutti noi, un ricordo a dir poco indelebile, e a cui va il merito d’aver trasformato la Fondazione Teatro in uno dei principali punti di riferimento culturali, artistici e sociali del meridione italiano.

L’omaggio all’indimenticabile Giovanni Basile: un padre ed un maestro di vita per la comunità

Giunti ormai all’epilogo di quest’interessantissima avventura, ed al fin di far luce sulle rassegne ideate dal Dott. Giovanni Basile, abbiamo intervistato una delle rivelazioni della stagione 2014-2015, il Direttore Artistico Gaetano Basile e il Direttore del Teatro Comunale di Mercato S. Severino, Fabio Stornaiuolo.

Gaetano potresti parlarci di quest’esperienza?

“Beh che dire, esperienza magnifica. Anche se ho vissuto il palcoscenico per 12 anni con la danza in varie scuole tra saggi, prove e spettacoli, e in tre opere liriche al Teatro Verdi di Salerno, è stata la mia prima esperienza da Direttore Artistico. E’ stata una delle più significative perché è cominciata anzitutto grazie ad una richiesta di tirocinio gratuito, da parte mia, per concludere il Triennio di Musicologia, indirizzo Management dell’Impresa Culturale, al Conservatorio di Salerno. Poi ancor più importante è stata la prima e, purtroppo, unica esperienza che ho vissuto con mio padre, Giovanni Basile, allora Presidente della Fondazione Teatro, al quale devo tutto ciò che ho imparato sull’organizzazione di eventi di qualsiasi genere, sull’umiltà e sul rispetto nei confronti di ogni tipo di figura professionale che lavora in qualsiasi ambito. La frase che mi ripeteva sempre era: ‘non aver paura di dare le mani a chi le tiene sporche, perché chi ha le mani sporche è una persona che lavora e bisogna rispettarla sempre’. Sono davvero tanti gli insegnamenti che mi ha inculcato. Quindi per me è stata una delle esperienze più fantastiche che abbia mai vissuto”.

Sul palco del Comunale si sono esibiti artisti e musicisti dal talento cristallino. Grazie a te ed al Presidente Giovanni Basile, Mercato S. Severino è ritornata a respirare un sublime profumo d’impronta culturale. Sei soddisfatto del lavoro svolto?

“Il lavoro svolto è stato molto complicato da realizzare, perché abbiamo ristrutturato la forma mentis del teatro stesso. Siamo partiti con l’utilizzo di facebook curato, con grande pazienza, da Michele Stornaiuolo. Poi – continua il figlio dell’ex Presidente Giovanni Basile – l’idea e la progettazione in toto, da parte mia, di un nuovo sito internet della Fondazione per rendere più agevoli le informazioni ad un pubblico che nella realtà odierna cerca tutto sul web. Abbiamo creato tariffe più agevoli per gli studenti, tariffe che solo quest’anno sono state estese anche agli studenti e a tutte le forze armate, viste le difficoltà economiche che tutti stiamo affrontando. Poi c’è da stimare il gran lavoro che fanno tutti i giorni i dipendenti del Teatro, in primis il direttore Fabio Stornaiuolo. E va, altresì, ricordato il grande sforzo che il nuovo Presidente si è trovato ad affrontare, entrando, con la perdita di mio padre, in un meccanismo complesso come quello del Teatro. Quindi da parte mia, sono molto soddisfatto del lavoro svolto e degli ospiti che abbiamo avuto al teatro. Per quanto riguarda la rassegna jazz, abbiamo avuto artisti che vivono già da tempo il teatro. Artisti nati e cresciuti con la musica, con i quali abbiamo instaurato anche rapporti d’amicizia”.

Progetti futuri?

“Bella domanda. In cantiere, ho la tesi sulla figura dell’impresario in modo da poter terminare il percorso del Triennio per poi cominciare la specialistica in project management. Dopodiché – conclude Gaetano Basile – spero di continuare la collaborazione con il teatro di Mercato S. Severino con altri progetti che vorrei proporre. Vorrei continuare a fare di Mercato S. Severino, una Città che non solo “ospiti” gli artisti, ma che li “formi”. Una vita, insomma, di studi e spero anche di lavoro, incentrata su: arte, teatro, danza e musica. Il tutto, per mantenere sempre vivo il ricordo di mio padre, e per restare in un campo che ho vissuto sin da piccolo, e che porterò sempre nel mio cuore”.

E’ calato il sipario sulla stagione ideata dal Dott. Giovanni Basile. Fabio, quanto è stato difficile portare a termine le due rassegne senza il supporto e la verve dello storico Presidente? E’ soddisfatto, comunque sia, dei risultati raggiunti?

“Quest’anno è stato, a dire il vero, un po’ anomalo, sia per il particolare momento storico che stiamo vivendo in Italia, sia per la crisi del mondo teatrale e cinematografico. Gli incassi sono stati davvero molto bassi. Poi la perdita del caro Presidente Giovanni Basile ha influito moltissimo, soprattutto sugli umori e sull’organizzazione della stagione teatrale. Abbiamo vissuto momenti molto difficili in cui non si sapeva se gli spettacoli sarebbero andati in scena. Fortunatamente, alla fine, siamo riusciti a portare a termine entrambe le rassegne, soprattutto per rispetto nei riguardi dei nostri abbonati – dichiara Fabio Stornaiuolo -. Tra qualche giorno incontrerò alcuni personaggi che rappresentano il teatro campano in modo da iniziare a sondare il terreno per il prossimo anno. Credo, tuttavia, che dovremmo pensare ad una stagione teatrale adatta alle nostre esigenze ed incentrata sulle necessità degli spettatori, così da incrementare gli abbonamenti. Dovremmo impegnarci a realizzare qualcosa di significativo ed essenziale. Qualcosa che vada al di là di un effimero cartellone affisso alla parete del teatro. Colgo l’occasione per invitare tutti ad assistere e partecipare ai nostri spettacoli, e per rinnovare la nostra accondiscendenza verso future adesioni e manifestazioni”.

Antonio Migliorino

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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto