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Calcolo pensione contributiva-retributiva-anticipata: simulatore Inps

Redazione Controcampus 26 Marzo 2015
R. C.
09/08/2024

Ultime notizie sulla Riforma Pensioni del Governo Renzi: ecco come fare il calcolo pensione con sistema contributivo, retributivo e per la pensione anticipata, tabelle, simulatore e intervista all'Inps Calcolo pensione contributiva, sistema retributivo, calcolo pensione vecchiaia, pensione anticipata: per uomo e per donne, tra tutti questi tipi di calcolo di assegno pensionistico è necessario fare chiarezza.



Con la riforma pensioni 2015 in atto, la riforma che dovrebbe tentare di riparare i danni fatti dalla riforma pensioni Fornero nel 2012, il calcolo pensione è diventato sempre più complesso.

Infatti, se si va in pensione all’età anagrafica richiesta attualmente, corrispondente a 66 anni e 7 mesi, il calcolo pensione va effettuato in un determinato modo, che nella maggior parte dei casi è misto, ovvero retributivo fino a un certo anno e poi contributivo; se si va in pensione anticipata, invece, il calcolo potrebbe essere interamente contributivo. Lo stesso vale per il calcolo della pensione che deve essere fatto in caso di quota 100 e opzione donna in cui il calcolo della pensione dev’essere associato, purtroppo nella maggior parte dei casi, a penalizzazioni.

Per venire incontro a tutte le modalità di calcolo pensione differenti e per cercare di dare ai lavoratori un’idea vagamente distinta dell’ammontare del loro futuro assegno pensionistico, vari siti online hanno offerto la possibilità di usufruire di software che effettuano la simulazione del calcolo pensione OnLine automaticamente.

Lo stesso Inps ha messo a disposizione, sul proprio portale, moltissime pagine che spiegano nel dettaglio come avvengono il calcolo della pensione retributiva e il calcolo della pensione contributiva, il calcolo pensione anticipata, e quello per la pensione di vecchiaia.

Dal momento che, come abbiamo già detto, anche con tutti i dati a disposizione il calcolo pensione può risultare molto macchinoso, il sito dell’Inps ha messo a disposizione anche un simulatore creato ad hoc per operazioni del genere consultabile sia online che sul proprio pc, dopo averlo scaricato.

Per capire quale modalità per il calcolo delle pensioni bisognerà applicare alla propria carriera bisogna innanzitutto capire se la nostra pensione sarà considerata come anticipata o di vecchiaia. Se, attualmente, l’età anagrafica non corrisponde a quella richiesta per andare in pensione attualmente, ovvero 66 anni e 7 mesi di età, la riforma pensioni la riterrà pensione anticipata.

In caso l’età anagrafica è quella adatta per non essere considerata anticipata, il calcolo pensione sarà misto e dovrà basarsi sui seguenti dati di fatto:

  • Chi ha 18 anni di contributi dovrà effettuare un calcolo della pensione retributiva fino al 2011 e poi contributiva;
  • Chi ha meno di 18 anni di contributi, dovrà effettuare un calcolo della pensione retributiva fino al ’95 e poi contributivo;
  • Chi non ha contributi fino al 1995 dovrà effettuare un calcolo della pensione contributiva.

Calcolo pensione contributiva, come funziona: come e quando andare in pensione

Il calcolo pensione contributiva va fatto considerando la somma delle retribuzioni annue del lavoratore, il 33% dei contributi versati, i tassi di capitalizzazione che ogni anno vengono aggiornati dall’Istat e la speranza di vita del lavoratore, anch’essa variabile di anno in anno.

Il calcolo della pensione retributiva si effettua considerando la retribuzione complessiva di tutta la carriera del lavoratore e la media della rivalutazione basata su dati Istat.

Quando il calcolo pensione è misto, invece, come già accennato, bisogna calcolare la pensione con metodo retributivo fino ad un certo anno e poi contributivo dal periodo successivo in poi.

Nel caso di calcolo pensione anticipata, si può andare incontro a penalizzazioni che decurtano l’assegno pensionistico di un tot – nel caso di quota 100 (pensione anticipata per chi ha una somma di età anagrafica ed età contributiva che dia come risultato il numero 100) si parla di un punto a percentuale corrispondente a ogni anno di anticipo rispetto all’età anagrafica in cui si sarebbe dovuti andare in pensione . Ciò non vale per i lavoratori precoci, i quali con 41 anni di contributi possono andare in pensione anticipatamente senza dover subire penalizzazioni.

Le lavoratrici che decidono di usufruire dell’opzione donna, andando in pensione a 57 o 58 anni con 35 anni di contributi, dovranno calcolare l’assegno che spetterà loro interamente con calcolo pensione contributiva.

calcolo pensione contributiva: come funziona il simulatore

Al fine di fare ulteriore chiarezza sulle modalità di calcolo delle pensioni e sul software per la simulazione del calcolo: per sapere quindi quando e come andare in pensione, abbiamo chiesto il parere dell’Inps.

Per quanto riguarda il rapporto tra l’Inps e i futuri pensionati, c’è prima di tutto da precisare che “L’Istituto risponde ai pensionati attraverso ciò che la legge gli impone di dire e di fare. Non ci possono essere altre considerazioni da fare a riguardo” – per quanto riguarda il calcolo pensione, “Il software messo a disposizione dal portale dell’Inps non ha conto delle penalizzazioni. Scaricandolo ci si può fare soltanto un’idea approssimativa dell’ammontare dell’assegno. C’è da aggiungere che il simulatore di pensione non servirà più a breve termine: una delle prime operazioni che il Presidente ha intenzione di fare è quella di rendere possibile l’accesso a un’area privata, tramite apposito pin, in cui il lavoratore potrà vedere tutti i suoi dati, i suoi contributi, e conoscere dettagliatamente la propria situazione.

La prova di questa volontà di venire incontro ai lavoratori promuovendo un contatto che inciti alla trasparenza, mediante area riservata con tutti i propri dati, è nel saluto iniziale del nuovo Presidente dell’Inps, consultabile sempre attraverso il loro sito, in cui viene ribadito che questa sarà sicuramente una delle prime operazioni che durante il suo mandato ha intenzione di fare.

Ambra Benvenuto

© Riproduzione Riservata
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Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto