Se ne parla a Vietri con esperti e docenti anche dell’Università di Salerno
I disturbi relativi al fegato e alle vie biliari sono, tra i bambini, comuni cause di malattia cronica e colpiscono un bambino su 8.000. Molte forme sono congenite e possono essere causate da anomalie genetiche, malformazioni strutturali e infezioni prenatali.
Altre forme, che sono comuni anche negli adulti (cioè, epatopatie croniche virali e autoimmuni, e il coinvolgimento epatico di condizioni sistemiche come la celiachia e l’obesità), mostrano caratteristiche distintive pediatriche che richiedono attenzione. Infatti, alcune di esse, se non trattate adeguatamente e tempestivamente, evolvono in fibrosi epatica e cirrosi fino alla necessità del trapianto di fegato. Un aspetto sul quale vale la pena tenere i riflettori accesi.
Di questo si stanno occupando i 40 giovani gastroenterologi pediatri provenienti da tutto il mondo che sono da ieri e fino al 17 Maggio a Vietri sul Mare (Sa) per una full immersion residenziale avanzata sulle malattie epatobiliari del bambino organizzata e diretta dal Prof. Pietro Vajro, Epatologo Pediatra che ha sempre ricoperto ruoli direttivi e segretariali nelle società scientifiche nazionali ed europee di gastroenteroepatologia e nutrizione pediatrica, e attualmente docente di Pediatria del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Salerno.
La Faculty, costituita dal prof. Vajro e da 10 membri dell’Hepatology Committee dell’European Society of Pediatric Gastroenterology, Hepatology e Nutrition (ESPGHAN), sarà rafforzata ad hoc anche da alcuni esperti del nostro Paese, fra i quali spiccano anche i professori Stefania Nori, Carolina Ciacci e Marcello Persico, indiscusse risorse rispettivamente di Anatomia e Gastroenterologia/Epatologia dell’Università di Salerno.
Nelle 4 giornate di lavoro verso uno spazio comune europeo di giustizia gli allievi potranno approfondire in maniera interattiva le più moderne conoscenze sulla diagnosi e la gestione delle malattie epatobiliari rare e meno rare ad esordio pediatrico su base genetico/metabolica, autoimmune, infettiva, strutturale, oltre che della NAFLD correlata all’obesità e alla sindrome metabolica. Tra gli argomenti trattati, anche il monitoraggio del bambino epatotrapiantato e le strategie di Transizione dalle cure in ambiente pediatrico a quelle dell’epatologodell’Adulto.
L’organizzazione dell’ESPGHAN Pediatric Hepatology Summer School di Vietri, patrocinata anche dal Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Salerno, nel 2014 ha ricevuto per la prima volta dalla sua istituzione il prestigioso riconoscimento della sponsorship congiunta dell’European United Gastroenterology (UEG) e dell’ European Association for the Study of the Liver (EASL) come attività di eccezionale rilievo nell’ambito dell’alta formazione europea in epatogastroenterologia.