Cosa sono e in cosa consistono, come averli ed entro quando?
La Legge di Stabilità relativa al 2014 ha tracciato una netta linea di confine, segnando una svolta nella programmazione economico-finanziaria del Bel Paese. Il sentiero imboccato, seppur irto di insidie, non è apparso privo di benefici.
Il Governo Letta, firmatario del maxiemendamento, ha, in realtà, ottemperato ai due prioritari imperativi d’impronta economica, “favorire la crescita e promuovere l’occupazione”, introducendo importanti e sostanziali novità inerenti ai contributi ristrutturazione ed al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. La legge n. 147/2013 (legge di stabilità 2014), ha prorogato al 31 dicembre 2014 la possibilità di usufruire della maggiore detrazione Irpef (50%), sempre con il limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare, e stabilito una detrazione del 40% per le spese che saranno sostenute nel 2015. Dal 1° gennaio 2016 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare.
Contributi Ristrutturazione 2014. Le agevolazioni ristrutturazione casa
In cosa consiste il Piano Casa 2014?
Con l’intento prioritario di attutire l’ormai cronica asfissia del mercato immobiliare, il Governo Renzi ha scelto di prorogare le agevolazioni inerenti al mercato dei mutui ed alle ristrutturazioni edilizie. Ad assurgere al rango di destinatari principali delle nuove misure economiche sono: giovani coppie, famiglie numerose e con disabili, animati dall’intento di acquisire o ristrutturare un immobile.
Le giovani coppie, in particolare, rappresentano circa l’11% delle famiglie italiane e rientrano, a pieno titolo, in una categoria concettuale non del tutto agnostica alle difficoltà. Secondo alcune correnti di pensiero, infatti, sebbene assorbano più del 16% dei consumi relativi all’industria del legno-arredo, negli ultimi tempi, a causa della crisi economica, i nuovi nuclei familiari hanno destato non poche preoccupazioni, paventando un netto calo delle potenzialità di spesa.
Al fin di migliorare l’efficienza energetica e sostenere la filiera del mattone, settore trainante dell’economia italiana, sono stati prorogati anche gli incentivi relativi all’acquisto di mobili ed elettrodomestici legati alla riqualificazione edilizia.
Nuovi Incentivi Ristrutturazione e Progetto Plafond Casa
Lo scorso 5 marzo, il Governo Renzi ha dato vita all’iniziativa Plafond Casa: un progetto (fortemente voluto dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi) da 2 miliardi di euro, ideato per facilitare l’erogazione dei mutui per l’acquisto o la ristrutturazione degli edifici. A regolare le modalità di utilizzo delle cospicue risorse è una specifica convenzione stipulata tra la Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) e l’Associazione Bancaria Italiana (Abi). L’accesso al Plafond Casa è regolato a sportello, cioè fino ad esaurimento, con un limite massimo di 150 milioni di euro per istituto di credito. Il Progetto affonda le proprie radici storico-normative nel Decreto Legge n. 102 del 2013, convertito in legge n. 124 dello stesso anno, e tende a riguardare l’erogazione di mutui immobiliari a tassi agevolati o prestiti relativi:
- all’acquisto della prima casa, di classe energetica A, B, C o D;
- alla ristrutturazione edilizia;
- al miglioramento dell’efficienza energetica dell’abitazione;
Chi può accedere agli incentivi e a Plafond Casa? I beneficiari sono tutti i cittadini residenti in Italia:
- giovani coppie: coniugi o conviventi da 2 anni, uno un’età inferiore ai 35 anni e l’altro ai 40;
- famiglie numerose con 3 o più figli;
- famiglie con persone disabili;
L’importo massimo finanziabile da rimborsare poi entro 10, 20 o 30 anni, è di:
- 100 mila euro per gli interventi di ristrutturazione e miglioramento dell’efficienza energetica;
- 250 mila euro per l’acquisto della prima casa;
- 300 mila euro per l’acquisto della prima casa con interventi di ristrutturazione e miglioramento dell’efficienza energetica.
Contributi ristrutturazione e norme di Legge, dal Governo Letta a Renzi
La Legge di Stabilità 2014 ha tracciato una netta linea di confine, segnando una svolta nella programmazione economico-finanziaria. Il Governo Letta, firmatario del maxiemendamento, ha, in realtà, ottemperato ai due prioritari imperativi d’impronta economica, “favorire la crescita e promuovere l’occupazione”, introducendo importanti e sostanziali novità inerenti ai contributi ristrutturazione ed al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. La legge n. 147/2013 (legge di stabilità 2014), ha prorogato al 31 dicembre 2014 la possibilità di usufruire della maggiore detrazione Irpef (50%), sempre con il limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare, e stabilito una detrazione del 40% per le spese che saranno sostenute nel 2015. Dal 1° gennaio 2016 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 € per unità immobiliare.
Il Piano Casa 2014 del Governo Renzi non ha eliminato gli incentivi fiscali relativi ai contributi ristrutturazione, ma ha prorogato le detrazioni irpef per interventi di ristrutturazione edilizia, disciplinate dal D.p.r. 917 del 1986 (art. 16 bis).
Ha inoltre prorogato anche le detrazioni relative agli interventi di adozione di misure antisismiche e all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo di edifici oggetto di ristrutturazione. Le detrazioni del primo tipo, inerenti ad un ammontare massimo di spesa non superiore a 96 mila euro, attengono alle seguenti misure percentuali:
- 65%, per le spese effettuate dal 4 agosto 2013 al 31 dicembre 2014
- 50%, per le spese sostenute dal 1º gennaio 2015 al 31 dicembre 2015
Le detrazioni relative all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, invece, sono pari al 50%, e devono essere calcolate su un ammontare complessivo non superiore a 10 mila euro.
In sintesi, è possibile detrarre dall’Irpef, imposta sul reddito delle persone fisiche, gran parte degli oneri (spese) sostenuti per ristrutturare case e edifici situati nel territorio statale. Ricapitolando, i contributi ristrutturazione (o meglio incentivi fiscali relativi alle ristrutturazioni edilizie) sono pari al:
- 50% delle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2014, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascun immobile;
- 40% delle spese che saranno sostenute nel 2015;
- 36% delle somme che saranno spese a partire dal 1° gennaio 2016, con un limite di 48.000 euro per unità immobiliare;
Detrazioni Fiscali Ristrutturazioni: casa, e lavori casa
Le detrazioni fiscali riguardanti unità immobiliari residenziali, edifici residenziali, sono sui seguenti lavori:
- Contributi ristrutturazione relativi alle spese sostenute per interventi di manutenzione straordinaria, opere di restauro e risanamento conservativo e per lavori di ristrutturazione edilizia su singole unità immobiliari
- Contributi ristrutturazione relativi agli interventi di ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato a causa di calamità naturali
- Contributi ristrutturazione relativi al restauro ed al risanamento conservativo
- Contributi ristrutturazione per interventi attinenti alla realizzazione di strumenti tecnologici idonei a favorire la mobilità interna ed esterna dell’immobile
- Contributi ristrutturazione relativi alla cablatura degli edifici, al conseguimento di risparmi energetici, all’adozione di misure di sicurezza antisismica ed al contenimento dell’inquinamento acustico
- Contributi ristrutturazione finalizzati all’elisione di barriere architettoniche
- Contributi ristrutturazione concernenti la realizzazione di autorimesse o posti auto
- Contributi ristrutturazione riguardanti l’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio di atti illeciti compiuti da terzi
- Contributi ristrutturazione inerenti ad interventi di bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici
- Contributi ristrutturazione relativi agli interventi di manutenzione ordinaria, ammessi solo se riguardanti le parti comuni (art. 1117 c.c.), poiché la detrazione spetta ad ogni condomino in base alla quota millesimale
Come chiedere le detrazioni fiscali
La detrazione fiscale relativa ai contributi ristrutturazione va chiesta tramite il Modello 730 per la dichiarazione dei redditi che deve essere presentato entro il 30 aprile 2014 al proprio datore di lavoro o ente pensionistico, o entro il 31 maggio 2014 presso un qualsiasi Caf.
I soggetti interessati potranno fruire delle detrazioni irpef, inviando all’Azienda Sanitaria Locale competente per territorio una comunicazione relativa all’inizio dei lavori ed effettuando, con bonifico bancario o postale, i pagamenti relative alle:
- spese effettuate dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2014: detrazione del 50% e spesa massima detraibile pari a 96.000 euro;
- spese nel 2015: detrazione 40% spesa massima detraibile 96.000 euro;
- spese dal 2016: detrazione 36% fino a 48.000 euro per unità immobiliare.
Gli interessati dovranno poi indicare anche i dati catastali identificativi dell’immobile.
- Scarica da qui Modello 730 per fruire dei contributi ristrutturazione 2014
- Scarica da qui Istruzioni per la compilazione del tuo Modello 730
Antonio Migliorino