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PAS Scuola 2014: News PAS Scuola elenchi ammessi/esclusi, PAS Regione

Redazione Controcampus 23 Gennaio 2014
R. C.
04/09/2024

Novità PAS e Decreto Ufficiale di accettazione dell'offerta formativa.



Ultimi aggiornamenti da Miur  ed Università per l’attivazione dei Pas e nuovi elenchi dagli Uffici Scolastici Regionali.

Nullaosta all’iscrizione ed elenchi provvisori e definitivi aggiornati Regione per Regione.

Da Viale Trastevere buone notizie per diversi aspiranti PAS (percorsi di formazione per conseguire l’abilitazione all’insegnamento, rivolti ai docenti della scuola con contratto a tempo determinato che hanno prestato servizio per almeno tre anni nelle istituzioni scolastiche statali e paritarie).

Mondo della scuola come non mai al centro dell’attenzione in questi giorni. Con l’inizio del 2014 si fa imminente l’esordio dei Pas (ex Tfa speciali), i nuovi percorsi di abilitazione pensati dal MIUR per consentire l’abilitazione dei tanti docenti precari della scuola italiana.

I corsi, che prenderanno inizio tra Febbraio-Marzo 2014, riguarderanno tutti gli ordini e gradi della scuola e dovrebbero coinvolgere circa 70.000 aspiranti: 9.000 per la scuola dell’infanzia, 15.000 per la scuola elementare, 18.700 per la media e 26.000 per le scuole superiori.

Dopo il “niet” di molte Università nostrane all’attivazione dei corsi Pas e la “melina” ministeriale che ha infiammato le polemiche sul destino di migliaia di ex Tfa speciali, lo scorso 18 gennaio il Miur ha finalmente diramato un comunicato stampa in cui si fa chiarezza sulle prossime misure previste in materia di reclutamento  e formazione del corpo insegnante. Attraverso il comunicato il Ministero dell’Istruzione, infatti, informa di aver  predisposto il decreto ministeriale che modifica in parte l’attuale Regolamento sulla formazione iniziale degli insegnanti.

Scopo: valorizzare il titolo abilitante nelle graduatorie di istituto, come già aveva anticipato il Ministro Carrozza nel salotto televisivo di Fabio Fazio.

Ma prima di esaminare le ultime misure annunciate dal Miur, ricordiamo cosa sono i Pas e come funzionano.

I Percorsi Abilitanti Speciali (PAS), istituiti con Ddg 58 del 25 luglio 2013, rappresentano un’opportunità studiata in favore di quegli insegnanti precari che, pur lavorando nelle scuole da anni, non sono ancora riusciti (per varie ragioni) a conseguire l’abilitazione all’insegnamento.

La ratio di questo istituto riposa sulla consapevolezza che, se un insegnante supplente esercita da anni a tempo determinato, ha senz’altro maturato sul campo la giusta esperienza necessaria all’insegnamento, tale da renderlo idoneo ad occupare una cattedra fissa e sperare in un contratto a tempo indeterminato.

Ma quali sono i requisiti per accedere ai PAS e come funzionano? Anzitutto occorre aver prestato servizio in qualità di docente supplente con contratto a tempo determinato per almeno tre anni. A differenza di quanto avviene per i TFA (tirocinio formativo attivo), non serve superare alcun concorso pubblico. Basta inoltrare apposita domanda, esclusivamente on line, sul sito del Miur: www.istruzione.it nella parte “Istanze on line – registrazione”. e attendere che l’ateneo di riferimento programmi il corso PAS.

Percorsi Abilitanti Speciali

Percorsi Abilitanti Speciali

I corsi hanno durata annuale, a frequenza obbligatoria ma flessibil.

(es. ogni 15 giorni per agevolare chi lavora), e  culminano in un esame finale, che ha valore abilitante.

Consentito un massimo di assenze del 20%. Superato l’esame, il docente ottiene la sospirata abilitazione e può finalmente concorrere per l’assegnazione di una cattedra presso scuole secondarie, primarie e dell’infanzia.

In attesa che il Decreto ufficiale di accettazione dell’offerta formativa studiato dal Ministero venga pubblicato su Gazzetta Ufficiale, vediamo nel dettaglio le ultime novità circolate da viale Trastevere:

  • PAS, dalla valorizzazione del titolo abilitante alla riapertura delle Graduatorie di Istituto. L’aggiornamento più significativo riguarda la valorizzazione immediata del titolo abilitante. Annunciate, insomma, maggiori e migliori misure tese a valorizzare l’abilitazione conseguita con i Tirocini Formativi Attivi, a cominciare dalla riapertura delle Graduatorie di Istituto (prevista per la prossima estate). Obiettivo: garantire una “corsia preferenziale” per l’attribuzione delle supplenze brevi all’interno della terza fascia e rispondere, in questo modo, alle proteste avanzate in questi mesi dai neoabilitati, che già si erano visti esclusi sia dal Concorsone che dalle Graduatorie di Istituto. In sostanza tutti coloro che si trovavano già nella terza fascia (riservata ai semplici laureati) e che frattanto si sono abilitati con il primo ciclo di Tfa, “sopravanzeranno” immediatamente i non abilitati.
  • PAS e Istituzione Graduatoria Nazionale. Le graduatorie di ammissione ai Tirocini formativi attivi (Tfa), i percorsi abilitanti che vengono attivati presso le Università e le Istituzioni AFAM, dal prossimo ciclo di corsi confluiscono in un’unica graduatoria nazionale, per consentire il transito degli idonei in atenei e istituzioni dove vi sia una maggiore disponibilità di posti.
  • PAS e novità Graduatoria Unica Nazionale. L’istituzione della graduatoria nazionale comporterà alcune novità sul versante della selezione: ogni candidato, al momento dell’iscrizione, dovrà indicare una sede di preferenza, che sarà quella in cui in cui svolgerà le prove di selezione, e una o più alternativa, in ordine di gradimento. Qualora il candidato risulti idoneo, potrà chiedere di essere inserito in una delle altre sedi scelte, purché vi siano ancora posti disponibili. Sistema per cui tutti i posti disponibili dovrebbero essere coperti e un numero maggiore di insegnanti potrà conseguire l’abilitazione nel rispetto del numero complessivo dei posti a bando.
  • PAS e conferma requisito a.s. 2012-2013. Nello stesso comunicato il Ministro annuncia che anche l’anno scolastico 2012/2013 sarà valido per la maturazione dei tre anni di servizio necessari per poter essere ammessi ai Pas. In realtà era da mesi che le indiscrezioni parlavano dell’a.s. 2012/13 come requisito di servizio utile a maturare le tre annualità richieste per l’accesso ai Percorsi Speciali Abilitanti (PAS), ma i ritardi nella sua ufficializzazione sui documenti del Ministero della Pubblica Istruzione avevano tenuto col fiato sospeso migliaia di candidati, spaventati da un possibile dietro front dell’ultimo minuto. Ora che la decisione è stata ufficializzata, anche chi ha inserito nella domanda di partecipazione l’a.s. 2012/13 può essere certo di avere le carte in regola per accedere ai Percorsi Abilitanti Speciali.
  • PAS e Riapertura delle graduatorie. Ulteriore novità è  la riapertura della terza fascia ai neolaureati. Contrariamente a quanto previsto dal Decreto del 25 marzo n. 81, la laurea (senza abilitazione) torna a essere valida per l’iscrizione alla terza fascia delle Graduatorie di Istituto: a partire dalla prossima estate – quando le graduatorie verranno riaperte – chi sarà in possesso della laurea magistrale e dei crediti necessari per le diverse classi di concorso potrà iscriversi quindi alla terza fascia, per le supplenze annuali o temporanee.
  • A Febbraio Secondo Ciclo Tfa ordinario. Non solo. Il Miur annuncia il via libera ufficiale al II ciclo del Tfa ordinario,  per il conseguimento dell’abilitazione nella scuola secondaria, il cui bando sarà pubblicato entro il mese di febbraio. La procedura interesserà 29.000 candidati per l’abilitazione nelle scuole secondarie e, qualora il decreto fosse effettivamente emanato a febbraio 2014, in circa due mesi le Università potrebbero predisporre i bandi ed avviare le selezioni nel periodo estivo. Giusto in tempo per l’inizio del prossimo anno accademico.
  • PAS. Incognita punteggi. Ancora da risolvere, infine, il nodo punteggi. Sarà più conveniente abilitarsi con i PAS o con il TFA? Intanto il Ministro informa che nel periodo in cui le graduatorie saranno chiuse gli abilitati avranno una precedenza per gli incarichi di III fascia. Come anticipato da Luciano Chiappetta, responsabile capo dipartimento del Miur, dovrebbe trattarsi di una differenziazione di punteggio, e non di fascia. perché le abilitazioni, legalmente, sono tutte uguali. Al momento dell’aggiornamento delle graduatorie, tutti i candidati sono inseriti nella II fascia delle graduatorie di istituto. Ma come avverrà il calcolo? Ci saranno distinzioni di punteggio tra l’abilitazione conseguita con il TFA ordinario selettivo e quella conseguita con PAS sulla base del servizio svolto? E se sì, quale consistenza avranno? Sarà possibile equilibrare eventuali scarti di punteggio tra i due percorsi? L’impressione è che per risposte finalmente convincenti servano intese istituzionali più chiare e definitive.
Docente

Docente

In vista di nuovi dettagli in materia di formazione e stabilizzazione professionale, allora, bisognerà probabilmente attendere l’annunciato incontro del 23 gennaio prossimo fra Miur e sindacati, con argomento principale i PAS appunto. Le parti sociali hanno chiesto al Miur un dialogo aperto per affrontare tutti i temi del comunicato stampa del 18 gennaio, allo scopo di mirare alla soluzione del problema del precariato della scuola che, “come dato strutturale, diventa un ostacolo per una scuola di qualità”.

Pas, polemiche e stabilizzazione dei precari della scuola. L’abuso di personale precario con contratti a termine, infatti, come confermato dalla stessa Ragioneria di Stato, continua a produrre nel comparto scuola una situazione di giustificato allarme sociale: oltre il 15% del personale docente è precario, sottoposto ad una duplice mortificazione: salariale (dovuta ai tagli e ai continui blocchi al riconoscimento contrattuale) e professionale. Tanto più, si lamenta da più parti, se la richiesta principale riguarda un’abilitazione professionale che consenta loro di entrare in un percorso già di suo non-garantito di stabilizzazione.

Incertezze che tengono sotto scacco i circa 300.000 docenti precari dello Stivale, costretti ad una vulnerabilità esistenziale che di fatto nega loro ogni progettualità, ogni possibilità di proiettare nel futuro la propria esistenza rispetto ai bisogni, ma soprattutto rispetto all’impegno speso in lunghi anni di formazione e servizio mal retribuito e mal-garantito.

Un processo di proletarizzazione in piena regola, denunciano i diretti interessati, cui si richiedono impegno e motivazione nel lavoro a fronte di un riconoscimento contrattuale e normativo ancora drammaticamente inadeguato.

Tra proroghe, sanatorie e ritardi fisiologici, intanto, prosegue il lavoro di gran parte degli Uffici Scolastici Regionali, impegnati in queste ore frenetiche a trasmettere gli elenchi definitivi degli ammessi ad Atenei e Afam interessati allo svolgimento dei corsi, che assegnano i candidati alle varie sedi. Il criterio, in ossequio alle disposizioni ministeriali, sarà quello di mettere il corsista nelle condizioni di frequentare il corso agilmente e garantire lo svolgimento dell’eventuale servizio di insegnamento nei tempi previsti dal decreto.

Di seguito Controcampus propone la tabella aggiornata degli elenchi ammessi/esclusi (provvisori e definitivi) pubblicati dagli USR in vista dell’attivazione dei Percorsi Abilitanti Speciali per il conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento (di cui al D.D.G. n. 58 del 25 luglio 2013), suddivisi per Regione.

Leggi e scarica gratis: Pas tabella elenchi aggiornati – percorsi abilitanti speciali 2014

Pas – regioni italianeElenchi ammessi/esclusi – uffici scolastici regionali
AbruzzoElenco ammessi
Elenco esclusi
BasilicataElenco ammessi primariaElenco esclusi primariaElenco ammessi infanzia

Elenco esclusi infanzia

Elenco ammessi i e ii grado

Elenchi esclusi i e ii grado

CalabriaElenco ammessiElenco esclusi
CampaniaElenco ammessiElenco esclusi
Emilia romagnaElenco ammessiElenco esclusi
Friuli v.g.Elenco ammessi lingua italianaElenco ammessi lingua slovena
LazioElenco ammessi/esclusi
LiguriaElenco ammessi/esclusi
LombardiaElenco pas lombardia
MarcheElenco ammessiElenco esclusi
MoliseElenco ammessi/esclusi/con riserva
PiemonteElenchi ammessi/non ammessi
PugliaElenco ammessiElenco esclusi
SardegnaElenco ammessiElenco esclusi
SiciliaElenchi ammessi/esclusi
ToscanaElenco provvisorio ammessi/esclusi
UmbriaElenco ammessi/esclusi
VenetoElenco ammessi/Elenchi esclusi 
TrentinoElenco ammessiElenco esclusi
Elenco ammessiElenco esclusi 
Valle d’aostaElenco ammessiElenco esclusi 
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto