Spesso si diventa evasori senza neppure saperlo, senza, cioè, che sussista una chiara volontà “fraudolenta”.
Ma, si sa, la legge non ammette ignoranza. Non sono rari infatti i casi di cittadini che non usano il televisore (es. vecchie tv buttate in cantina) o ne posseggono uno non funzionante, i quali, in perfetta buona fede, presumono di non dover pagare il tributo e poi si vedono recapitare in buca la famosa cartella esattoriale dell’Agenzia delle Entrate che segnala l’omesso pagamento del canone rai, intimandone l’estinzione.
Esenzione canone Rai: come non pagare il canone rai “legalmente”, quando e come fare
Come non pagare il canone rai “legalmente”: soluzioni per esenzione canone Rai:
- Rottamazione: sbarazzarsi “materialmente” del televisore, cioè rottamare l’apparecchio. Ma occhio! Perché l’operazione abbia efficacia, occorre farsi rilasciare la ricevuta di rottamazione da inviare in allegato alla disdetta la quale, è bene precisare, dispensa dal pagamento del canone rai a decorrere dal 1 gennaio dell’anno successivo sole se presentata entro il 31 dicembre dell’anno precedente.
- Disdetta del canone rai. La legge consente al contribuente (previo pagamento per intero il canone dell’anno in corso ed assenza di altre pendenze con il S.A.T. – Sportello Abbonamenti Tv) di revocare l’abbonamento RAI a condizione che questi dismetta gli apparecchi in suo possesso e ne richieda formalmente il suggellamento, impegnandosi di fatto a non usare più la televisione. Sul libretto di abbonamento si trova, infatti, una cartolina intitolata “Denuncia di cessazione”. In estrema sintesi occorre barrare la casella con la richiesta di suggellamento ed inviare un vaglia postale dell’importo di 5,17 euro intestato al SAT –Sportello Abbonamenti TV – Casella postale 22, 10100 Torino. Entro il 30 novembre, poi, bisognerà spedire mezzo raccomandata AR la cartolina firmata, con in allegato la ricevuta originale del vaglia e il libretto di abbonamento.
- Suggellamento canone rai. Ad effettuare quest’operazione è Ufficio Tecnico Erariale cui è stata passata la pratica: dei funzionari dovrebbero materialmente presentarsi alla volta porta, prendere il televisore, avvolgerlo in un sacco di juta, apporre un sigillo (un timbro piombato), verbalizzare in triplice copia e compilare l’apposito registro. Qualora il libretto sia andato smarrito, si può procedere tramite lettera raccomandata. Solo una volta concluse le operazioni di cui sopra, l’utente può considerarsi esonerato dal pagamento del canone.
- Esenzione canone rai per i 75enni a reddito basso ed appartenenti a categorie professionali specifiche. Molti cittadini pagano il canone rai senza sapere che potrebbero chiedere l’esonero e, in taluni casi, agevolazioni o addirittura rimborsi. Si tratta di fasce di contribuenti precise: anziani poco abbienti e specifiche categorie professionali. I cittadini che rientrano in queste categorie possono rivolgersi all’Agenzia delle Entrate per compilare ed inviare il modulo necessario: una semplice dichiarazione sostitutiva, accompagnata da un qualsiasi documento di riconoscimento che attesti l’effettivo possesso dei requisiti necessari. Nello specifico sono esentati dal canone rai i soggetti di età pari o superiore ai 75 anni che nell’anno precedente abbiano percepito con il coniuge un reddito complessivo non superiore a 6.713,98 euro (anno 2008). In questo caso il canone rai non va pagato, a patto che l’apparecchio usato sia quello della casa di residenza. È necessario, che il beneficiario viva esclusivamente con il coniuge e con nessun’altra persona dotata di un reddito proprio. Inoltre sono esonerati dal pagamento canone rai anche:
- Militari delle Forze Armate Italiane
- Militari di cittadinanza straniera appartenenti alle Forze Nato;
- Agenti diplomatici e consolari (stranieri accreditati in Italia)
- Rivenditori e riparatori TV.
Il Dott. Davide Cecchino sull’esenzione canone Rai e cessazione
Per saperne di più sui casi di esenzione canone rai connessi all’imposta sulla tv ed, insieme, rispondere alle perplessità dei tanti contribuenti che ancora si chiedono se esista un modo “legale” e, soprattutto, efficace per non pagare il canone rai abbiamo chiesto il parere del Dott. Davide Cecchinato, Segretario Generale di Adiconsum Verona.
Salve Dottor Cecchinato. La domanda che tanti si pongono è: esistono “strade legali” per non pagare il canone rai? Ce le può descrivere brevemente sull’esenzione canone Rai?
“L’unica strada legale per non pagare il canone d e per l’esenzione canone Rai è non detenere uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive. Dura lex sed lex.”
Parliamo di “denuncia di cessazione” ed esenzione canone Rai (il famoso suggellamento). L’Erario incassa una piccola parte del canone e sembra non avere interesse all’operazione di suggellamento. Gli ultimi suggellamenti risalgono infatti a 30 anni fa. Su internet addirittura sono partite aste in cui i televisori suggellati vengono battuti a cifre spesso vertiginose. Sappiamo che il SAT manda a chi richiede il suggellamento un modello di dichiarazione con il quale il richiedente deve accettare o meno la visita della Guardia di Finanza per verificare che il televisore non sia utilizzato e che il suggello sia stato apposto e non rimosso. Nella realtà i suggellamenti non avvengono mai e si continua a vedere la RAI gratis. Questo favorisce l’evasione fiscale? Come si spiega questa incoerenza secondo lei? Come va effettuata la richiesta di disdetta? Ci sono suggerimenti pratici che possiamo dare agli utenti per evitare sgradevoli fraintendimenti legali?
“Consiglio di evitare la procedura di suggellamento. A quanto mi consta ultimamente non viene neppure più eseguita dagli incaricati oppure viene espletata dopo mesi di attesa. E finché l’apparecchio tv non viene suggellato si è obbligati al pagamento del canone rai. Quindi può essere controproducente.
Meglio inviare formale disdetta. La comunicazione deve essere inoltrata a mezzo raccomandata all’Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio territoriale di Torino 1 Sportello S.A.T. Casella postale 22 – 10121 Torino (To). Si rammenti che la cessazione che può avvenire solamente in due casi (oltre al suggellamento):
- 1) annullamento dell’abbonamento per comprovata mancata detenzione della tv. A seguito della richiesta di annullamento, nel modulo che verrà successivamente inviato dallo Sportello Sat (Sportello Abbonamento Tv), andranno indicate tutte le informazioni richieste allegando il certificato di rottamazione della televisione – si può ottenere recandosi alle isole ecologiche gestite dalle società di smaltimento rifiuti – oppure la denuncia di furto o la documentazione che comprovi l’incendio o lo smarrimento dello stesso. Avendo cura di indicare il tipo/i di apparecchio/i detenuti di cui non si è più detentori.
- 2) annullamento per cessione della tv. In questo caso, successivamente all’invio della raccomandata di disdetta, lo Sportello Sat chiederà la compilazione di un modulo di dichiarazione integrativa della disdetta che dovrà essere debitamente compilato, anche con l’indicazione del tipo/i di apparecchio/i detenuti, firmato dal cedente e dal cessionario e restituito per la definizione completa della richiesta di annullamento.
- 3) la disdetta de canone rai denunciata entro il 31 dicembre dispensa dal pagamento dal 1 gennaio dell’anno successivo. La disdetta del canone rai denunciata entro il 30 giugno dispensa dal pagamento dal primo luglio. Qualora il contribuente abbia già corrisposto l’intera annualità non e’ previsto per legge chiedere il rimborso. Poiché il pagamento trimestrale costituisce una rata del canone rai semestrale non e’ possibile dare disdetta del canone rai senza aver corrisposto almeno l’importo per il semestre. In mancanza di regolare disdetta il canone rai si intende tacitamente rinnovato.”
Come fare ad avere l’esenzione canone Rai
La gente non ha ancora capito come fare ad avere l’esenzione canone Rai e non pagare il canone rai e cosa succede se smette di farlo. C’è molta disinformazione in merito. Cronaca e discorso politico in questo senso non aiutano molto.
Quando sono al governo i politici invitano i cittadini a pagare, quando siedono all’opposizione dicono di non pagare. A cosa dobbiamo questa disinformazione?
“Spesso in Italia le cose non si chiamano con il loro nome e non si spiega ai cittadini come stanno veramente le cose perché si conquistano più voti con la demagogia che con la verità. Siamo un Paese sempre più povero e sempre più analfabeta. Trattare i cittadini da sudditi vuol dire orientarli più facilmente”
Quello che molti non sanno è che ci sono alcune categorie di cittadini che sono esenti dal pagamento del canone rai. Purtroppo la circolare che stabilisce i requisiti per l’esenzione non è adeguatamente pubblicizzata né dei media né dagli uffici competenti. Ci dice quali sono queste categorie e quali requisiti devono possedere?
“La legge 24 dicembre 2007, n. 248, prevede l’abolizione del canone rai per soggetti di età pari o superiore a 75 anni. Per aver diritto all’esenzione è necessario:
- aver compiuto 75 anni di età entro il termine di pagamento del canone (entro il 31 gennaio 2012). Per coloro che vogliono usufruire del beneficio per la prima volta, relativamente al secondo semestre dell’anno, devono aver compiuto 75 anni entro il 31/07/2012;
- non convivere con altre persone, diverse dal coniuge, titolari di reddito proprio;
- godere di un reddito che, insieme a quello del coniuge, non sia superiore a 6.713,98 euro annui (516,46 euro per tredici mensilità ). Il reddito deve essere riferito all’anno precedente a quello per il quale ci si intende avvalere dell’agevolazione.
La domanda di esenzione canone Rai per gli anni 2008-2009-2010-2011 deve essere presentata utilizzando un modulo scaricabile dal sito Internet dell’Agenzia delle Entrate.
La domanda di rimborso canone rai per gli anni 2008-2009-2010-2011-2012 dovrà essere effettuata attraverso un apposito modulo scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate o presso gli sportelli delle sedi regionali della Rai.”
In collaborazione con Matteo Napoli