L’università è finita, è il momento di immettersi nel mondo del lavoro.
Per molti il percorso universitario può continuare post lauream grazie al dottorato di ricerca.
Il dottorato di ricerca è un titolo accademico post lauream che permette ai laureati più meritevoli di continuare il loro percorso di ricerca e studio all’interno dell’università per presentare, a conclusione del dottorato, una tesi di dottorato che esporrà tutto il lavoro di ricerca che si è svolto durante il dottorato.
Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta e in cosa consiste il dottorato di ricerca e la tesi di dottorato finale.
Il dottorato di ricerca è il grado più alto di istruzione che è previsto nell’ordinamento accademico italiano, come è espresso nell’articolo 4 della legge n.210/98. L’obiettivo del dottorato di ricerca è quello di fornire le competenze necessarie a sviluppare una ricerca, descritta all’interno della tesi del dottorato, che possa essere necessaria e utile all’Università, ad un Ente pubblico o a Soggetti privati. La ricerca va condotta sia attraverso programmi di didattica avanzata, sia tramite l’approfondimento individuale, e in molti casi anche attraverso lo scambio culturale con altri Paesi. Il corso si conclude con l’elaborazione di una tesi di dottorato finale condotta con metodo scientifico.
Il corso di dottorato è a numero chiuso; l’ammissione avviene tramite concorso pubblico, con valutazione di titoli e prove di esame. Le tipologie di concorso possono essere diverse per i vari dottorati, è pertanto necessario fare riferimento ai singoli bandi. Tutte le università italiane, all’interno dei siti online, hanno delle sezioni specifiche dove inseriscono i bandi dei dottorati di ricerca. Il dottorato di ricerca, solitamente che una durata di tre anni, ma in nessun caso supera i cinque anni.
Come scrivere e chiedere la tesi di dottorato di ricerca: info e consigli
Facsimile ed esempio del frontespizio di una tesi per dottorato << scarica
Una volta svolto il concorso, si crea una graduatoria dei vincitori del bando.
Almeno la metà dei posti messi a concorso sono coperti da borse di studio, che permetteranno ai vincitori più meritevoli avere una indipendenza economica.
I requisiti minimi per poter partecipare al bando di concorso per il dottorato di ricerca sono:
- essere in possesso di una laurea magistrale o laurea specialistica o un titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto in Italia.
- La conoscenza della lingua inglese almeno di livello B2 ai sensi del Common European Framework of Reference for Languages
In alcuni dottorati di ricerca sono richiesti dei requisiti minimi specifici e quindi bene controllare i bandi. I candidati vincitori del bando, entro tre giorni lavorativi dalla data di pubblicazione della graduatoria sul sito dell’Ateneo dovranno, pena l’esclusione, pagare le tasse e i contributi di iscrizione previsti, utilizzando esclusivamente la procedura di pagamento online, raggiungibile dal sito di Ateneo e cliccando sulla voce ”Immatricolazione Dottorato di ricerca” o ”Dottorati di ricerca” o ”Iscrizione ai dottorati di ricerca”.
Durante l’iscrizione i candidati dovranno presentare anche:
- una foto tessera;
- copia di un valido documento di identità;
- copia del codice fiscale;
- ricevuta del pagamento delle tasse e contributi di iscrizione;
- permesso di soggiorno (nel caso di candidato straniero);
- certificazione di lingua inglese livello B2 (se richiesto).
Al termine del dottorato di ricerca e a conclusione della ricerca che si è portati avanti, il dottorando dovrà scrivere la tesi di dottorato, all’interno della quale dovrà spiegare qual è la ricerca che ha condotto e a quali risultati ha portato.
*Impaginazione e Struttura della Tesi: Essendo obbligatoria una stampa su fogli in formato A4 (21 x 29,7 cm), ti suggeriamo di impaginare il testo impostando le seguenti dimensioni (utilizzando il programma “Word” per Windows si accede all’impostazione dei margini attraverso la finestra: File/Imposta pagina…).
- Margini della tesi di dottorato
- Margine superiore: 2 cm
- Margine inferiore: 2 cm
- Margine sinistro: 3 cm
- Margine destro: 2,5 cm
- Distanza dal bordo – pie’ di pagina: 1,25 cm (per consentire di avere i numeri di pagina nella posizione corretta
- Corpo del testo della tesi di dottorato
- Tipo di carattere: “Times New Roman” o “Arial” (a seconda delle preferenze personali);
- Dimensioni del carattere 12 oppure 11 punti;
- Interlinea: singola o 1,5 linee. Si consiglia di lasciare una spaziatura maggiore tra un paragrafo e l’altro;
- Allineamento: giustificato;
- Rientri: nessuno
- Il frontespizio della tesi di dottorato dovrà contenere le seguenti informazioni:
- Università
- Nome del corso di dottorato
- Coordinatore del corso
- Titolo della tesi
- Settore scientifico disciplinare
- Nome e cognome del dottorando (con firma in originale)
- Nome e cognome del Tutor (con firma in originale)
- Anni di svolgimento del dottorato
*Nota bene, si tratta di indicazioni di massima e non di parametri tassativi.
- Scarica da qui il facsimile del frontespizio della tesi
La scrittura della tesi di dottorato avverrà in collaborazione con il relatore della tesi di dottorato, un po’ come avviene durante la scrittura della tesi triennale e della tesi magistrale all’università. Consultandovi con il relatore della tesi di dottorato potrete concordare i tempi entro cui scrivere la tesi.
La tesi dovrà essere consegnata a conclusione del dottorato di ricerca
Una volta redatta la tesi di dottorato e conseguito il titolo, è possibile pubblicare la tesi di dottorato. La pubblicazione della tesi di dottorato rende più prestigioso il curriculum e da notorietà al lavoro svolto. Esistono due tipi di modi per pubblicare la tesi di dottorato:
- Pubblicazione online – basta navigare un po’ all’interno del web per accorgersi dell’enorme numero di siti che offrono questa possibilità. Attenzione a selezionare il sito giusto, poiché la pubblicazione della tesi di dottorato all’interno di un sito non ben valutato non porterà nessun tipo di vantaggio alla tua carriera. Tra i siti di sharing più accreditati, si segnala Pubblitesi.it, la più famosa ed efficiente banca dati italiana di pubblicazione/consultazione delle tesi di laurea e dottorato (il progetto è infatti patrocinato dal MIUR). La pubblicazione della tesi è quasi sempre gratuita.Basta registrarsi al sito, inserire i dati anagrafici e quelli relativi all’elaborato (di qualsiasi facoltà e anno di discussione, magistrale, triennale o specialistica, Dottorato, Master) ed effettuare l’upload dello stesso (in formato PDF, word, TXT, alcuni siti accettano anche il cartaceo). Una volta confermata la procedura, comincia il “business”. Per ogni download o visualizzazione il sito corrisponderà all’autore una percentuale di vendita più o meno variabile a seconda del regolamento.
Per maggiori ragguagli, si rimanda al Regolamento.
- Pubblicazione tesi del dottorato cartacee – si deve fare una ricerca e guardare quali case editrici trattano l’argomento della tua tesi. Guarda le case editrici dei libri su cui hai studiato, ti aiuterà a trovarle prima. Trovata la casa editrice, bisogna contattare l’editore anche con lettera in raccomandata con ricevuta di ritorno e fare la tua proposta. Bisogna sintetizzare in breve quanto contiene la tesi di dottorato, di che tratta. Non dimenticare di indicare il numero delle pagine, il numero di parole, il numero di foto, di schemi e di grafici. Una volta fatto questo attendi pazientemente una risposta. Attenzione: non mandare mai di propria iniziativa materiale senza aver prima contattato l’editore ed avere ricevuto la sua conferma o richiesta di invio. Si rischia di non vedersi restituire quello che si è spedito e purtroppo i furti di proprietà intellettuale sono una triste realtà dell’editoria italiana! Nel caso in cui si riceve una risposta dove l’editore si mostra interessato alla tua tesi di dottorato dovrai inviargli solamente una copia del materiale che lui visionerà (anche via internet attraverso email, come doc, pdf etc.). Attendi risposta. Se la tesi di dottorato è qualcosa di inedito, di originale e interessante, qualcosa che può far crescere i lettori della sua casa editrice, l’editore ti contatterà in via privata con lettera e ti farà la sua proposta-contratto. Se ti va l’accetti. Se declini, invece, meglio abusare di prudenza! Chiedi sempre la restituzione del materiale proposto (di solito questa dovrebbe avvenire in automatico, ma non sempre è così), allegando alla richiesta di spedizione, una lettera firmata che attesti la mancata intesa. Molte case editrici, fanno leva sul cosiddetto pay on demand. Gli editori, cioè, propongono la pubblicazione, ma, al tempo stesso, chiedono agli interessati di pagare di tasca propria talune spese: impaginazione, editing, correzione, ufficio stampa, apposizione del codice ISBN ecc. Chiaramente dipende dal tipo di contratto che andiamo a stipulare. Per cui, se tutto questo non rientra negli accordi, guarda altrove. Diffida tassativamente anche degli accordi verbali e telefonici
Per avere il parere di un esperto abbiamo sentito il professor A.R. dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna coordinatore del dottorato di ricerca in chimica e Francesca G. dottoranda in Agraria nella stessa università a Bologna.
Prof. qual è l’importanza principale del dottorato di ricerca, sia dal punto di vista dell’università sia dal punto di vista dello studente dottorando.
A.R. – L’università attraverso i dottorati di ricerca punta sulle eccellenze dei propri studenti i quali sono portati a collaborare con l’università stessa e continuare gli studi, ricercare e scoprire cose nuove che aumentano il prestigio dell’università e dello studente stesso.
F.G. – Per coloro che volessero rimanere all’interno del mondo universitario il dottorato è fondamentale. Inoltre ti permette di venire a conoscenza di moltissime cose nuove e nuovi modi di studiare e ricercare. Dal punto di vista dello studente aumento in maniera enorme il tuo prestigio e se sai giocartela bene èuò essere la carta che ti farà diventare un professore universitario.
La pubblicazione della tesi è importante per lo studente dottorato? Che vantaggi può portare all’Università?
A.R. – Un’università che ospita dottorati che pubblicano in continuazione su riviste specializzate, non può essere che una ottima università.
F.G. – Il prestigio del tuo curriculum aumenta molto. Gli studiosi che si interessano dello stesso ambito verranno a conoscenza del tuo lavoro e potranno offrirti anche dei posti di lavoro in università o enti diversi.
Quale consiglio dareste ai ragazzi che si stanno avvicinando ai dottorati di ricerca?
A.R. – Rappresenta una delle migliori occasioni per crescere mentalmente e culturalmente.
F.G. – Sarà dura, ma potrà portarvi vantaggi enormi.
Vincenzo Gatta