Tutte le università italiane si dividono in diversi consigli e organi interni che prendono decisioni nei campi più svariati.
Ma quali sono gli organi di governo dell’Università e che rappresentanza hanno gli studenti?
Tutti gli organi e i consigli universitari decidono ciò che ne sarà della vita accademica dei propri studenti, prenderanno decisioni sull’aspetto sia economico sia accademico delle facoltà.
L’importanza di questi organi è indubbia e sorge spontanea la domanda: la voce degli studenti è rappresentata all’interno di questi organi e di questi consigli?
Grazie alle elezioni studentesche gli studenti potranno eleggere diversi rappresentanti che dovranno fare gli interessi di coloro che li hanno votato durante le elezioni studentesche e degli studenti tutti.
Cerchiamo di capire quali siano i consigli e gli organi all’interno dei quali ci sarà una rappresentanza studentesca scelta grazie alle elezioni universitarie.
Consiglio di facoltà: il consigliere di facoltà viene eletto da tutti gli studenti della facoltà di riferimento durante le elezioni studentesche, rappresenta gli interessi dello studente in seno al Consiglio di Facoltà dove sono presenti diversi studenti-rappresentanti. E’ quindi la carica più vicina agli studenti e quella che più forte fa sentire la loro voce. Per ognuna delle facoltà dell’università di riferimento ci sarà un rappresentante.
Organi Superiori: tutti gli studenti di tutte le facoltà durante le elezioni universitarie eleggeranno i rappresentanti chiamati a rappresentare gli studenti in seno agli organi di governo dell’intero ateneo. Questi rappresentanti saranno la voce degli studenti che parleranno all’orecchio degli organi interni all’ateneo.
Consiglio di Amministrazione: organo responsabile dell’indirizzo strategico e della programmazione finanziaria e del personale di Ateneo. Esso esercita le proprie funzioni operando al fine di perseguire la miglior efficienza e qualità delle attività istituzionali dell’Ateneo, nel rispetto dei criteri di efficacia, economicità e tutela del merito; esso vigila inoltre sulla sostenibilità finanziaria delle attività dell’Ateneo.
Nucleo di Valutazione: il suo compito è quello di verificare e valutare la qualità e l’efficacia dell’offerta didattica e dell’attività di ricerca; di valutare le strutture e il personale, per promuovere il merito e il miglioramento della prestazione organizzativa e individuale. Verifica anche la corretta gestione delle risorse pubbliche, nonché l’imparzialità e il buon andamento dell’azione amministrativa.
Senato accademico: E’ l’organo fondamentale per l’esercizio dell’autonomia universitaria, esercita tutte le competenze relative alla programmazione, all’indirizzo e al coordinamento delle attività di ricerca e didattica dell’Ateneo. E’ composto dal Rettore, dai Presidi di facoltà e da rappresentanti eletti dagli studenti dell’ateneo grazie alle elezioni studentesche. I rappresentanti del senato accademico sono la reale voce degli studenti all’interno della ”sala dei bottoni”.
Consiglio di amministrazione: sovrintende alla gestione amministrativa, finanziaria, economica e patrimoniale dell’Ateneo, attuando gli indirizzi programmatici del Senato Accademico. Cone le elezioni studentesche gli studenti decidono chi dovrà rappresentarli all’interno del consiglio.
CUS: è l’ente che gestisce gli impianti sportivi dell’università e si occupa di favorire la pratica sportiva tra i giovani. Il Cus è inoltre legato alle organizzazioni e agli eventi studenteschi come concerti e manifestazioni.
Consiglio degli studenti: composto da una parte dei rappresentanti degli studenti (iscritti al primo e secondo ciclo) che viene eletta tra candidati individuali; l’altra parte viene eletta con un sistema proporzionale a liste contrapposte. Il Consiglio degli Studenti dà il proprio parere su il documento di Programmazione triennale di Ateneo, il bilancio di previsione e conto consuntivo di Ateneo, il Regolamento generale di Ateneo, Regolamento didattico di Ateneo, Regolamento degli studenti, l’attivazione, modifica o soppressione di corsi e sedi, programmazione annuale degli interventi relativi al diritto allo studio e ai servizi agli studenti, la determinazione dei contributi e delle tasse a carico degli studenti e ogni altra proposta riguardante in modo esclusivo o prevalente l’interesse degli studenti.
Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari: organo del Ministero dell’Istruzione che gestisce e coordina l’operato degli studenti e dei vari organi studenteschi a livello nazionale.
Il funzionamento delle elezioni all’università è abbastanza semplice, in momenti precisi dell’anno si indicono le elezioni studentesche. Prima delle elezioni studentesche i vari partiti e le varie associazioni studentesche proporranno i loro rappresentanti e porteranno avanti una campagna elettorale dove potranno spiegare le loro iniziative e la linea politica che intendono adottare. Le campagne elettorali sono i momenti in cui gli studenti possono farsi una idea su chi sono i rappresentanti proposti dai partiti e dalle associazioni per le elezioni studentesche e decidere a chi dare il voto durante le elezioni studentesche.
Dopo le campagne elettorali gli studenti potranno esprimere le loro preferenze grazie alle elezioni studentesche.
Le elezioni dell’università si svolgono all’interno delle università, solitamente nelle aule più grandi e più importanti. Dopo i due giorni dedicati alle elezioni studentesche ci sarà lo spoglio delle schede e si potrà sapere il risultato finale delle elezioni universitarie e i nomi dei rappresentanti degli studenti all’interno degli organi interni.
Abbiamo sentito due studenti universitari chiedendogli cosa ne pensano sulle elezioni studentesche e sulle rappresentanze studentesche all’interno degli organi accademici. Gli intervistati sono Agostino B. studente di matematica dell’Università di Tor Vergata di Roma e Nicola R. studente di ingegneria dell’Università di Roma La Sapienza.
Pensate che le rappresentanze studentesche possano realmente fare la differenza all’interno degli organi accademici?
A.B. – Assolutamente si. Senza una rappresentanza di studenti gli organi potrebbero fare tutto, in barba agli interessi degli studenti.
N.R. – Non mi sento di dire che la presenza o l’assenza delle rappresentanze all’interno degli organi accademici sia indifferente, ma non penso che possa fare tutta questa differenza. Il rettore e gli altri membri dei consigli non rinunceranno ad apportare le modifiche necessarie solo perchè qualche rappresentante studentesco si oppone. Se si pensa alla classe politica che non si interessa delle mega manifestazioni e dei cortei, come si può sperare che un rappresentante studentesco possa fare la differenza.
Il punto di Antonio Santoro sulle elezioni studentesche Universitarie
Abbiamo sentito inoltre Antonio Sanatoro, membro del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, studente di Scienze Politiche dell’Università di Salerno circa le elezioni studentesche e gli organi di governo di ateneo.
Santoro è rappresentante degli studenti del Mezzogiorno nel CNSU ed è stato tra i candidati eletti con il maggior numero di voti.
Come descriverebbe il ruolo delle rappresentanze studentesche all’interno della politica degli atenei italiani?
“La rappresentanza studentesca universitaria può giocare un ruolo chiave nelle scelte di governance degli Atenei italiani. In genere, le Università in cui c’è un proficuo confronto con gli studenti sono quelle in cui i meccanismi di decisione sono più lineari e trasparenti ed in cui le scelte che si fanno sono quelle più giuste e lungimiranti.
Al momento delle elezioni studentesche non tutti gli studenti universitari rispondono attivamente e con partecipazione a ciò che è nel loro stesso interesse, a cosa crede sia dovuto questo strano comportamento?
“Disinteresse e disinformazione. Purtroppo non è facile sensibilizzare tutti ad una partecipazione attiva e consapevole. Occorre uno sforzo congiunto da parte di tutti. Un buon modo per incentivare la partecipazione e dare anche risalto mediatico alle elezioni studentesche e di conseguenza alla rappresentanza potrebbe essere l’istituzione di un election day nazionale , cioè far in modo che tutti gli studenti d’italia votino per i loro rappresentanti negli organi interni ed in quello nazionale (CNSU) negli stessi giorni. Di certo una cosa del genere avrebbe un impatto sui media e sulla società.”
All’interno delle facoltà straniere è obbligatorio far parte di un gruppo o di una associazione universitaria e partecipare attivamente alla vita politica e sociale dell’ateneo, crede che anche in Italia si dovrebbe rendere obbligatoria la partecipazione attiva degli studenti?
“La partecipazione dovrebbe correre sulle ali dell’entusiasmo di cambiare e le cose per renderle migliori. Obbligare non è mai una buona scelta. Piuttosto dovremmo cercare di avvicinare chi e come prende le decisioni agli studenti (lo stesso discorso vale per i cittadini rispetto alla politica parlamentare). Più riusciamo a far capire che le scelte prese hanno dirette e quasi immediate conseguenze sul nostro futuro, più riusciremo a rendere tutti partecipi e non spettatori”.