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Norme elezioni ordine giornalisti: Emilio Salierno ci spiega come funziona

Redazione Controcampus 15 Maggio 2013
R. C.
29/07/2024

Norme elezioni ordine giornalisti: intervista ad Emilio Salierno, candidato al Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti ci spiega come funziona.



Domenica 19 maggio 2013, i giornalisti di alcuni ordini tra cui quello Lucano saranno chiamati alle urne per il rinnovo dei Consigli regionali e del Consiglio nazionale dell’Ordine.

Le Elezioni Ordine Giornalisti a scrutinio segreto, si svolgono ogni tre anni ed hanno il pregio di contribuire al rinnovo della composizione dei consigli.

La prima convocazione relativa alle elezioni ordine giornalisti 2013 era prevista per il 12 maggio: per la validità era necessaria la partecipazione della metà più uno degli aventi diritto. Domenica prossima, invece, la votazione sarà valida con qualsiasi partecipazione. Domenica 26 maggio, infine, si svolgerà l’eventuale ballottaggio.

Istituito con la legge Gonella n. 69 del 1963, l’Ordine Nazionale dei giornalisti è composto da presidente, Consiglio nazionale, Assemblea e Collegio dei revisori dei conti.

Al fine di comprendere nel migliore dei modi l’importanza e le modalità di svolgimento delle elezioni ordine giornalisti e le norme elezioni ordine giornalisti, abbiamo deciso d’intervistare il dott. Emilio Salierno, giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno, redazione di Matera, consigliere e vicepresidente uscente dell’Ordine dei giornalisti della Basilicata e ora candidato al Consiglio nazionale.

Norme elezioni ordine giornalisti: ecco come funziona secondo Emilio Salierno

Dott. Salierno, Lei è consigliere e vicepresidente uscente del Consiglio dell’Ordine della Basilicata. Ci parli della composizione dell’Ordine lucano e della rappresentanza per il Consiglio nazionale e ci spieghi cosa sono le elezioni ordine giornalisti

“Il Consiglio regionale della Basilicata è composto da 6 giornalisti professionisti, da 3 consiglieri pubblicisti e da tre revisori dei conti. I pubblicisti, alle elezioni, possono votare 3 pubblicisti, mentre i professionisti hanno il diritto di votare sino a 6 professionisti. Per quanto riguarda il Consiglio nazionale, noi giornalisti della Basilicata, che siamo meno di 1000 iscritti, abbiamo diritto ad eleggere  2 consiglieri nazionali professionisti ed un consigliere nazionale pubblicista. Per quel che concerne le elezioni in Basilicata, quest’anno, per la prima volta, avremo un seggio a Matera, oltre che a Potenza. Si tratta di una novità di grande importanza per l’Ordine lucano, che potrà agevolare i giornalisti materani, i quali non dovranno recarsi in trasferta a Potenza, ma potranno votare in sede. Quindi, spero in una maggiore affluenza”.

Ci parli della sua candidatura al Consiglio nazionale dei Giornalisti relativa alle elezioni ordine giornalisti e delle norme elezioni ordine giornalisti.

“La mia è una candidatura di servizio, come è stata quella al Consiglio regionale dell’Ordine dei Giornalisti della Basilicata. Nulla di più di questo e con la coerenza di sempre. Ho voluto accettare, infatti, l’invito di alcuni amici e colleghi di propormi all’assemblea nazionale, per continuare a dare voce alle  istanze della nostra categoria. Mi è stato chiesto di fare questo passo, così come tre anni fa di candidarmi al Consiglio regionale. Gli ultimi tre anni, per me, sono stati i primi all’interno di un organismo di rappresentanza. Nel solco dei compiti richiesti ad un Ordine professionale, ho cercato di garantire l’attenzione sull’etica e sul rispetto delle regole di questo mestiere, oltre che sulla difesa dei diritti degli iscritti”.

Quali sono le funzioni svolte dall’Ordine dei giornalisti?

“L’Ordine, attraverso l’assemblea nazionale ed i Consigli territoriali, svolge prevalentemente un’attività di tutela e difesa degli iscritti, vigila sul rispetto dell’etica professionale e delle regole del mestiere, gestisce gli elenchi dei professionisti e dei pubblicisti, consente il praticantato propedeutico all’esame di Stato, è impegnato nella formazione degli iscritti.

Norme elezioni ordine giornalisti: le modalità di voto

“Tutti gli iscritti all’Ordine, in regola con il pagamento delle quote annuali, possono votare. Possono essere votati, invece, coloro che abbiano almeno 5 anni di iscrizione. Intanto, deve essere chiaro che i pubblicisti votano per i pubblicisti ed i professionisti per i professionisti. Per il Consiglio regionale della Basilicata: sulla scheda per i pubblicisti che sarà consegnata al seggio, bisogna indicare al massimo tre nominativi per i consiglieri e uno per i revisori dei conti; sulla scheda per i professionisti è possibile indicare sino a massimo sei nominativi per i consiglieri e due per i revisori dei conti. Per il Consiglio nazionale: sulla scheda per i pubblicisti bisogna indicare un solo nominativo per il consigliere; sulla scheda per i professionisti, invece, due nominativi per i consiglieri. Chi non è in regola con il pagamento delle quote di iscrizione all’Ordine, può provvedere direttamente al seggio di Potenza o di Matera, prima di votare”.

Perché sono importanti i giornalisti pubblicisti?

“Credo sia fondamentale ribadire il ruolo importantissimo dei pubblicisti nell’organizzazione del lavoro giornalistico. I pubblicisti, ovunque, sono  numerosi. Solo in Basilicata raggiungono il numero di 716. Senza di loro non ci sarebbe l’Ordine dei giornalisti. Sono l’asse portante dell’informazione in Italia. Senza i pubblicisti i quotidiani non uscirebbero e verrebbero meno le”sentinelle” sparse sul territorio, in tutti i nostri comuni. Hanno un ruolo prioritario nell’organizzazione redazionale e nel sistema dei collaboratori che si interfacciano, quotidianamente, con le redazioni. Del resto, ci sono colleghi, tra cui io, che hanno un contratto da pubblicista ma, in realtà, svolgono attività da “professionisti”, tanto da aver potuto acquisire il titolo giuridico conseguente all’esame di Stato. E non possiamo essere assolutamente comprimari nemmeno per quanto riguarda  la rappresentanza negli organismi di categoria, regionali e nazionali. Ritengo, comunque, che debba essere data fiducia a chi, pubblicista, sperimenti quotidianamente la realtà del mestiere di giornalista, sapendo mediare tra i problemi di chi lavora nelle redazioni e le necessità di chi, con impegno sistematico e dedizione, collabora dall’esterno.

Norme elezioni ordine giornalisti e riforma giornalistica

“I tre anni appena trascorsi, per i giornalisti italiani, sono stati cruciali per porre le basi della riforma della professione. Certo, i problemi sono tanti, soprattutto per le note difficoltà di accesso al lavoro e per la complicata gestione dei rapporti con il mondo produttivo e politico. Credo sia indispensabile pensare ad un adeguamento della normativa relativa al nostro settore. Il Consiglio nazionale lo sta facendo. La legge che disciplina la professione è del 1963, ma il nostro settore, nel frattempo, si è evoluto ed ha cambiato volto. Si pensi alle testate on-line ed alle difficoltà della carta stampata. Pertanto, credo sia giusto rendere attuale una normativa nata in un’epoca profondamente diversa dalla nostra, senza tuttavia stravolgere le regole deontologiche, anzi bisogna rilanciarle e farle rispettare sempre di più. Personalmente, ritengo che per fare il giornalista serva il massimo della preparazione, a cominciare dal titolo di studio. Basta dare uno sguardo nelle redazioni dei giornali,ad esempio, per rendersi conto che il numero dei laureati è davvero basso, se non bassissimo. E un aspetto fondamentale è quello dell’aggiornamento professionale, in particolare per i pubblicisti. Non tutti gli Ordini, anche a causa di budget risicati, garantiscono i corsi di accesso alla professione, in particolare sui temi deontologici. Da questo punto di vista, bisogna cambiare e c’è ancora tanto da fare, allargando le iniziative di formazione/informazione ai neo-pubblicisti.

L’opinione espressa dal Dott. Emilio Salierno circa le Elezioni ordine giornalisti 2013 ha il pregio di chiarire le modalità di svolgimento delle elezioni ordine giornalisti ed, al contempo, di porre l’accento sull’importante ruolo ricoperto dai giornalisti pubblicisti italiani.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto