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La voce di un padre contro il numero chiuso

R. C.
28/12/2024

Controcampus da sempre si è voluto porre nel panorama del giornalismo italiano prima di tutto come un magazine che fosse in primis per gli studenti un punto di riferimento, una fonte di notizie, ma anche di curiosità e consigli utili.


Ha sempre tentato di aiutare giovani studenti “a capirci di più” in questo intricato mondo accademico, a recuperare informazioni utili, a capire insieme quale poteva essere il miglior master, il miglior corso universitario, o un concorso da fare.

Controcampus segue con passione le vicissitudini del mondo universitario e si è fatto negli anni portavoce delle perplessità, delle tensioni e delle vicissitudini degli studenti o di quanti si approssimano a diventare matricole dei vari campus d’Italia.

Controcampus sa che ogni studente è prima di tutto una persona: una persona piena di paure, perplessità, spesso insicurezze. Ma è anche una persona piena di aspettative, fiducia e che non desidera arrendersi rispetto alle problematiche che possono emergere in un percorso accademico spesso insidioso, stressante, ma talvolta anche ingiusto e problematico.

Ogni studente è una vita, una famiglia alle spalle che si preoccupa del suo avvenire, del suo percorso universitario e soprattutto di quello che sarà dopo.
Per questo motivo e in considerazione di tutto ciò, Controcampus non poteva rimanere indifferente e lasciare nel silenzio un padre, un padre preoccupato per le sorti del proprio figlio e per gli ostacoli che il sistema universitario sta frapponendo tra suo figlio e il suo stesso percorso accademico.

A seguire una lettera a cuore aperto che quel papà pugliese ha inviato a Controcampus e a cui noi ci siamo sentiti in dovere di dar voce.

Sono un padre di famiglia piuttosto preoccupato per il futuro dei propri figli.
Vi scrivo per sensibilizzarVi al fine di adoperarVi nelle opportune sedi affinché venga abrogata la legge relativa al NUMERO CHIUSO per l’accesso alle varie università scientifiche (vds. medicina, scienze infermieristiche ecc…).

Son venuto a conoscenza che il 30 novembre alcuni movimenti studenteschi sono stati ricevuti dal ministro Profumo che, nell’ambito di un giro di consultazioni delle varie parti sociali, sta cercando di capire quali siano le reali problematiche, più sentite, del mondo della scuola. Dalla relativa nota diffusa dal Miur in merito a quanto emerso sia dall’incontro con le componenti rappresentative delle famiglie (incontro avvenuto il 23 novembre) sia da quello con le rappresentative studentesche non mi risulta sia posto in evidenza tale problema così importante per il futuro dei nostri figli.

E’ incredibile costatare come le masse studentesche si mobilitano spesso per i motivi più disparati (tutti condivisibili, per carità!) quali la Riforma scolastica (ormai già in atto, nelle superiori, dal precedente anno scolastico), i tagli alle spese nel settore dell’istruzione, le strutture scolastiche fatiscenti ecc., trascurando un interesse, a mio avviso importantissimo, quale la salvaguardia reale del “diritto di studio” (sancito dalla nostra Carta Costituzionale) che progressivamente risulta essere sempre più scardinato. Tutti “dovrebbero” avere libero accesso alla scuola! Infatti, l’art. 34 della Costituzione così recita: “La scuola è aperta a tutti (…) I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno il diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”. Ma in realtà, oggi, tale principio sembra non sussistere nell’ambito dei piani più alti dell’Istruzione, quale quella universitaria, dove, essendo stati inseriti man mano vari contingenti (con l’introduzione del NUMERO CHIUSO IN ACCESSO!) nei più disparati corsi di laurea, di fatto sono state precluse le possibilità di prosieguo negli studi universitari per tantissimi giovani seriamente impegnati, capaci e meritevoli, che avevano iniziato, con la scelta dell’indirizzo di studi superiori, a costruire le basi culturali per un progetto di vita professionale.

Ma “All’apparir del vero tu, misera, cadesti” scriveva Giacomo Leopardi e, così, per un banalissimo test vengono a crollare tutti quei sogni che tantissimi giovani avevano coltivato con passione fino a quel momento. Immaginate lo sconforto, la delusione e la comprensibile rabbia di tanti giovani che in un batter d’occhio si vedono fuori da un percorso formativo tanto ambìto. E’ alquanto umiliante per uno/a studente/ssa diplomatosi con voti alti vedersi negato l’accesso a un determinato corso di laurea (da sempre considerato consono alle proprie capacità e potenzialità) per non aver superato il test d’ingresso (dove magari sono state inseriti quesiti “strani” che lasciano pensare ad una pianificazione a monte di tipo clientelare!) ed è soprattutto mortificante costatare come qualche altro ragazzo (magari compagno di classe figlio di … che ha sempre dimostrato scarso impegno nello studio e nelle varie attività scolastiche e che con un calcio “SPINTO” sia riuscito a terminare il percorso superiore) abbia superato quella barriera all’ingresso e magari frequenti qualche facoltà scientifica (vds. medicina, scienze infermieristiche, terapia della riabilitazione ecc…) che assicura il posto di lavoro futuro. Risulta naturale domandarsi dov’è finita la giustizia! COSA SI NASCONDE DIETRO IL NUMERO CHIUSO? Non sarebbe meglio applicare nel percorso di studi universitari dei filtri “in itinere” piuttosto che “in entrata”? Magari si potrebbe DARE LA POSSIBILITA’ A TUTTI di SCEGLIERE IN PIENA LIBERTA’ IL CORSO DI LAUREA a cui iscriversi e poi, durante il percorso degli stessi, attuare dei meccanismi (magari facendo leva sul numero minimo di crediti da acquisire ogni anno per poter restare nell’ambito dello stesso corso di laurea) tali da premiare, di fatto, i meritevoli e dirottare gli altri verso altre tipologie di facoltà (sempre riconoscendo loro gli esami già sostenuti sebbene non ritenuti sufficienti per poter restare in quel determinato corso di studi).

Sarebbe opportuno che gli studenti delle scuole superiori non si facessero strumentalizzare da ristretti gruppi portatori di egoistici interessi (vds. interessi politici o, come nello scorso anno, interessi di una ristretta cerchia sociale universitaria).
Ancora oggi assumono grande peso le parole pronunciate da Pietro Calamandrei (uno dei padri della Costituzione Italiana) nel corso di un Congresso nel lontano 1950: “La scuola, ORGANO CENTRALE DI DEMOCRAZIA, serve (tra l’altro) alla formazione della classe dirigente (a tutti i livelli!) (che) deve essere sempre aperta e sempre rinnovata DALL’AFFLUENZA VERSO L’ALTO DEGLI ELEMENTI MIGLIORI DI TUTTE LE CLASSI, DI TUTTE LE CATEGORIE.”
CONTRO GLI INTERESSI DELLA CASTA, CONTRO IL NUMERO CHIUSO, LIBERO ACCESSO A TUTTE LE UNIVERSITA’: queste parole dovrebbero risuonare forte nelle piazze per rivendicare realmente IL DIRITTO ALLO STUDIO PER TUTTI.

Confidando nella Vostra sensibilità e serietà, spero che diate voce alla mia richiesta che, credo, rispecchi quella della maggioranza degli italiani che hanno a cuore il futuro dei propri figli.
Distintamente Vi saluto.
Salvatore (Lecce)”

Pasqualina Scalea

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Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto