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Come essere più efficaci nel prepararsi e sostenere gli esami

Redazione Controcampus 14 Giugno 2011
R. C.
29/08/2024

Ecco come essere più efficaci nel prepararsi e sostenere gli esami: esiste un modo per essere più efficaci nel superamento degli esami.



La risposta è sì, a patto che si facciano una serie di considerazioni preliminari. Innanzitutto la preparazione e lo studio.

Gli studenti, seppur diversi per molteplici variabili, risultano essere simili in quanto esseri viventi accomunati da determinati modi di funzionamento del loro cervello. Prepararsi adeguatamente ad un esame significa essere in grado di dimostrare di saper ricordare concetti e fare collegamenti tra i vari argomenti studiati.

Dunque già in questa considerazione è racchiuso un importante presupposto: è indispensabile evitare la pura memorizzazione di dati, codici e concetti. E’ invece molto più proficuo dimostrare di essere in grado di creare nessi logici e collegamenti tra i vari elementi studiati.

Come essere più efficaci nel preparare agli esami

Nella fase di preparazione degli esami ciascuno saprà quando il suo corpo risponde meglio, quando è maggiormente predisposto ad apprendere. Allo stesso tempo è indispensabile considerare che le fasi durante le quali il nostro cervello è capace di memorizzare e “lavorare” seguono dei cicli temporali ben caratterizzati. Per cui può essere poco proficuo sedersi per ore ed ore di seguito, forzando il nostro cervello a lavorare. E’ stato dimostrato da numerosi studi che il nostro cervello perde la capacità di essere “concentrato” e “operativo” dopo un arco temporale di 60-90minuti. Molto meglio dunque alternare nella giornata dei momenti di studio con momenti anche brevi di totale svago e riposo. Detto in cifre potrebbe significare che dopo un’ora e mezza al massimo di studio è opportuno fermarsi e distrarsi per almeno 20-30 minuti. Seguendo questo andamento è possibile arrivare nell’arco della giornata a studiare anche per 8 ore, considerando che per otto ore di studio saranno necessarie 13-14 ore della giornata.

Chi non avesse a disposizione 13-14 ore potrebbe decidere di studiare meno ore, mantenendo sempre però l’alternanza tra studio e svago/relax. E’ necessario considerare che fermarsi dopo 60-90 minuti, anche se apparentemente non si è stanchi, consente di rimanere in grado di utilizzare al meglio le ore di studio. Infatti potrebbe anche accadere che dopo poche ore di studio continuativo non ci si senta apparentemente stanchi.. In realtà la lucidità del nostro cervello inizia a scemare e conseguentemente la qualità dello studio inizia a diminuire. Di contro, fermarsi seguendo una tabella di marcia strategica, consente di mantenere il cervello più capace di dare il meglio di sé.

Metodo di studio e mappe concettuali

Riguardo invece il “metodo di studio”, invito i lettori a leggere nuovamente l’articolo “Le mappe concettuali e mentali: due straordinari strumenti per lo studio e il lavoro”. Questi due strumenti consentono infatti di organizzare i concetti da ricordare in modo molto più efficace. Entrambi i tipi di mappe si basano sul presupposto che la nostra mente ricorda molto meglio schemi, disegni, figure, diagrammi..che mere stringhe di informazioni. Gi studenti solitamente procedono nello studio evidenziando i libri di testo.

Successivamente provvedono ad evidenziare con altro colore, tra le parti già evidenziate, delle sottoparti.. E poi ancora utilizzano altro colore per evidenziare tra le sottoparti gli elementi che ritengono più importanti.. Il risultato finale è quello di trovarsi dei testi completamente evidenziati con 3-4-5 colori differenti, dove risulta difficile comprendere cosa all’interno della pagina abbia realmente importanza!! Altre volte, dopo aver completamente evidenziato tutte le pagine con molteplici colori, gli studenti provvedono a riportare in forma scritta dei riassunti di quello che dovrebbe essere il “succo del discorso”.

Il mio consiglio è dunque quello di utilizzare delle mappe mentali e concettuali inserendo come ramificazioni principali i concetti “succo del discorso” e poi come sottoramificazioni gli ulteriori collegamenti logici e di approfondimento.

E’ importante utilizzare nelle mappe: colori, disegni, forme, simboli, tutto ciò che aiuti il nostro cervello a ricordare il significato più facilmente. Si possono anche utilizzare più mappe con differenti livelli di “approfondimento”. Mi spiego. Potremmo pensare ad una prima mappa “generale” che analizzi ed illustri in una panoramica ampia e poco dettagliata l’intero contenuto dell’argomento dell’esame. Successivamente si potrebbero realizzare ulteriori mappe che approfondiscano ciascun testo d’esame. Potremmo continuare con altre mappe composte dai titoli dei paragrafi di ciascun libro di testo.. In questo modo, una volta realizzate le mappe sarebbe molto più agevole e anche piacevole riuscire a ripassare tutti i contenuti dell’esame riguardando le mappe mentali che si lascerebbero fruire a “colpo d’occhio”.

Come essere più efficaci nel sostenere gli esami

Una volta curata adeguatamente la parte inerente lo studio della materia passiamo a vedere qualche consiglio pratico inerente il modo di affrontare la seduta dell’esame. Come ricorderà chi ha letto l’articolo “La regola non cambia tra docente e discente, ciò che conta è comunicare efficacemente” la comunicazione è composta di tre “livelli”: le parole che pronunciamo (livello verbale), come le pronunciamo (livello paraverbale), ciò che comunica il nostro corpo (livello non verbale).

Dunque è importante innanzitutto sedersi ben dritti di fronte al docente, respirando in modo regolare. Date la massima importanza al contatto visivo col docente: guardatelo/a dritti negli occhi e con un leggero sorriso, quello di chi è sicuro ed a proprio agio in un contesto. Quando il docente vi ha formulato la domanda, evitate di distogliere lo sguardo e di pronunciare i fastidiosi “ehm”… “uhm”….

Evitate anche di pronunciare parole inutili come ad esempio: “dunque… allora….”.. Dopo una brevissima pausa che vi abbia permesso di raccogliere le idee partite subito e direttamente con una frase di senso compiuto. Costruite frasi brevi, chiareFate brevi pause tra una frase e l’altra. Ogni volta che è possibile farlo dimostrate che siete in grado di trovare dei nessi logico concettuali tra l’elemento che risponde direttamente alla domanda del docente e argomenti correlati.

Qualche altro consiglio per sapere come essere più efficaci

nei giorni precedenti l’esame allenatevi ad occhi chiusi ad anticipare l’evento dell’esame. E’ importante che nella vostra mente guardiate ciò che accade con i vostri occhi. Immaginate che il docente vi faccia delle domande e guardatevi e ascoltatevi mentre rispondete con sicurezza e competenza a ciascuna domanda. Questa è una potente tecnica che allena il cervello al successo; la utilizzano i migliori performer di molteplici settori, dagli sportivi ai venditori, dagli attori agli oratori.

Altra buona regola è quella di ipotizzare una domanda e rispondere ad alta voce, registrandosi. Poi diventa utile andare a riascoltarsi per valutare spassionatamente “quella persona” che risponde, cioè voi! E ancora: così come fanno i migliori venditori al mondo per allenarsi e prepararsi alle obiezioni che riceveranno sul campo relativamente ai propri prodotti e servizi da vendere..anche voi potreste allenarvi in modo analogo. Fate una lista delle domande più ostili che potreste ricevere ed allenatevi a rispondere a quelle. Pensate alle domante che maggiormente vi metterebbero in difficoltà e preparatevi a rispondere anche a quelle. Infine una considerazione che dovrebbe stimolarvi a livello motivazionale.

Mentre state studiando chiedetevi perché lo state facendo! Riflettete sul fatto che la scelta dello studio è stata una vostra scelta. Considerate che non a tutti i ragazzi è data la possibilità di farlo. State investendo nel vostro futuro, vi state preparando ad entrare nel mondo del lavoro dove qualsiasi datore di lavoro pretenderà che siate brillanti, preparati, competenti e professionali.

Dunque ditevi: “ho un’occasione d’oro per dimostrare quanto valgo e quanto sono preparato”. Ci sono migliaia e migliaia di ragazzi della vostra età che trascorrono le loro giornate svolgendo lavori poco gratificanti e per di più pagati poche centinaia di euro. Voi siete dei privilegiati. Sfruttate al meglio questo tempo.

Stefano Tassone

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto